VENTIQUATTRO

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<<manca solo il tuo sorellì>>

<<u sacc>> sorrido e inizio prendendo il pacchettino

<<inizia da questo>> nel pacchettino c'è il buono di un regalo per un tatuaggio e poi c'è un foglietto con scritto guardami. Io ho slegato i bottoni della manica della camicia per sfoderare il piccolo tatuaggio con scritto "Edoardo" in corsivo.

<<tu sei tutta matta>>

<<so anche questo, il buono è per un tatuaggio qualunque non per fare la stessa cosa>> sorrido e lo stringo forte anche se lui è ancora incantato e incredulo

<<sai che tatuerò Sara, lo sai vero?>>
annuisco trattenendo le lacrime dalla felicità di avere trovato una persona così nella mia vita.

<<ti faccio vedere anche gli altri due che ho fatto insieme>> e così scopro anche l'altro braccio e vede "Matteo" lo vedo sorridere e poi l'ultimo, sfilo leggermente l'anello del fidanzamento ed si svela la scritta "Ciro" i suoi occhi diventano immediatamente lucidi e i miei lo seguono. Mi lascia un enorme e potente bacio sulla fronte e così felici e uniti con il nostro bottino di polaroid un po' sparpagliate tra tutti, i suoi regali e la felicità per i tatuaggi c'è ne ritorniamo da basso.

<<sono così fiera di te sorellì>>

<<una persona migliore di te non potevo desiderarla>> ci salutiamo per quello che sarà poco tempo, perché poi ci vediamo tutti i giorni.

Edoardo è uno dei pochi a essermi entrato nel cuore e a riempirlo completamente, ha fatto centro ed è stato il migliore regalo oltre a Ciro che potesse farmi l'entrare in IPM.

<<Sa dobbiamo fare fuori sia Carmine che Mimmo per quello che hanno fatto. Hanno sparato a Don Salvatore e sono stati sicuramente i DiSalvo non c'è ne sono dubbi, insieme a Mimmo l'infame di turno. Hanno ucciso Pietro e l'unico a cui avevamo detto il luogo era Mimmo e ci ha traditi, io te e Carmela lo sapevamo da troppo tempo per tradirci e poi il tentato omicidio a Edoardo che per fortuna non si è trovato in quel camioncino>>

<<lo so Rosa, però cavoli io a Carmine voglio bene>>

<<ha ucciso fratm e tuo marito>>

<<u sacc>> sbuffo perché non posso continuare a dire a tutti che non è stato o' piecuro.

<<senti Ro, mi sono rotta le palle, facciamo qualcosa perché mi sono rotta di stare qua con le mani in mano>> mi sorride felice

<<è così che ti volevo Sara, andiamo vah>> e cosi che usciamo più cattive di prima con un'amicizia indissolubile

Oggi io e Rosa siamo piene di rabbia e dopo una battuta al quanto pessima di Viola gliela stiamo facendo pagare in cella, come quando lei mi ha fatta svenire o per tutte le volte in cui si meritava tante di quelle botte, ma che nessuno gliele ha date.

<<Sara vieni, la cella sta qua>>

<<oh eccoti Carmine... dimmi che sta succedendo?>> mi fermo mezza stupita sulla soglia della porta, davanti a me un bellissima bimba uguale identica a Nina

<<Futura>>

<<vai vai dalla zia Sara>> me la prendo e la coccolo, viziandola proprio come fa una zia, anche se è ancora piccola. Poche ore fa stavo dicendo che il padre di questa bimbetta poteva morire, ora invece voglio solo che viva per fare crescere questo splendore.

<<non c'è bambina più bella di lei Ca'>>

<<ce un bimbo Matteo>> saluto sia il papà che la piccina con dei baci, tanti baci volanti e torno alle questioni importanti

<<Edo senti me, non sporcarti tu le mani a far fori Mimmo, o' pirucchio non si sta rivelando diverso da quello che era. Bene, allora sarà lui a ucciderlo, perché deve portare sempre fedeltà a Ciro. Dentro o fuori poco importa però deve farlo o vedi tu le conseguenze>>

<<hai parlato con tuo padre?>> annuisco

<<ci penso io sorellì>> mi lascia il solito bacio sulla fronte e mezzo incazzato va a parlare con Gaetano come vuole essere chiamato ora.

<<Sara grazie per essere venuta qua>>

<<che è successo direttrí, non si viene mai qua senza motivo>>

<<è una cosa bella. Ciro aveva dato a Gaetano questa collana, la chiamava salvezza e l'aveva dato a uno dei suoi fedeli. Gaetano ha chiesto che venisse data a te, voleva che avessi tu la protezione di Ciro.>> indosso subito la collana, ma non me ne pento del discorso di poco prima con Edoardo. Gaetano deve uccidere Mimmo, punto.

Ho un'altra lettera sul tavolino della cella e riconosco subito che la carta è la stessa della scorsa volta. Prendo anche la vecchia lettera è arrivata giusto due giorni fa. Mi siedo sul letto e con le mani tremolanti, il fiato corto e le lacrime che minacciano di scendere decido di aprire la seconda busta e mettermi a leggere tutto.

"ehi nenné,
sapevo che avrei faticato a ricevere una tua risposta dopo la prima lettera. come si può credere che il proprio ex ragazzo morto davanti ai nostri occhi in realtà ha lottato contro la morte e dopo un anno è qui, vivo, pronto a riprendere da dove si è fermato?
Potrei farti capire che sono io semplicemente descrivendo il nostro primo bacio o la nostra prima volta, ma no farò diversamente, sarebbe fin troppo scontato. Racconterò di quel posto che ho guardato con gli occhi di un bambino nonostante mi mancasse pochissimo ai 18 anni.
Mi ricordo la prima volta che mi hai portato, quella piccola insenatura del mare, non raggiungibile a nuoto e che sempre tutto e sola roccia, mentre invece ti devi piegate, stringere per vedere quella piccola zona splendida, dove si rivela il mare più azzurro di tutta Napoli. Non puoi arrivarci se ti fermi a guardare solo la parte esterna, devi entrarci e voler guardare ancora gli occhi di un bambino. Proprio quegli occhi li ho usati per guardare il tuo posto preferito, e li ho usati anche per guardare te mentre ogni volta ti emozionavi guardando quel posto.
Dimmi nenné, ora credi che una risposta me la posso meritare? credi sia il caso e il momento giusto?
Aspetto una tua risposta nenné.
Ti amo da sempre.
Tuo C..."

prendo subito carta e penna e mi siedo nella piccola scrivania che poi è solo un tavolo. Non so bene cosa uscirà e cosa scriverò, ma devo scrivere in fretta e spedirla subito voglio che sappia che so di lui e ci credo.

"C..., ciao amore mio,
mi sei mancato tantissimo per due mesi ho sperato che tu fossi ancora vivo e che avevamo una speranza, ma poi è tutto finito perché nessuno immaginava che tu fossi vivo.
Non ho messo in dubbio che fosse tutto una farsa la storia delle lettere e che qualcuno mi stava prendendo in giro toccando l'unico punto che ancora fa male e che farà sempre male. Ho dubitato ma mai messo in dubbio che non fosse vero, hai detto cose che solo tu potevi sapere e dopo aver descritto i miei occhi così bene non potevo non credere che fossi tu. Per non parlare di come hai descritto me e mio fratello e ora il mio posto del cuore, non poteva essere nessuno se non te.
scrivimi che ci ci vediamo, non vedo l'ora di poterti stringere a me.
Ti amo e ti ho sempre amato e ti ho inciso sulla mia pelle, mi hai vista dal tatuatore no? ecco che ho fatto.
Tua nenné."

NENNÈ | Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora