NOVE

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<<Io e te Ciro non saremo mai solo amici e tu lo sai bene>> sta volta lo provoco un po' provando anche a spostarmi dal blocco del suo corpo ma fallisco miseramente

<<dove vuoi scappare Sara, non ti libererai facilmente di me>>

<<chi ti ha detto che mi voglio liberare di te? sei la mia guardia del corpo ora no?>> ride molto divertito dalla mi battuta, e si avvicina molto prepotente al mio viso

<<sarei qualunque cosa tu volessi, Sara, tutto>> sussurra sulle mie labbra facendomi rabbrividire completamente. Mi fissa negli occhi, per poi passare alle mie labbra, continuando questo scambio di occhiate. Siamo veramente appiccicati, le nostre labbra sono a meno di un centimetro dalle mie, non so cosa fare sono completamente paralizzata.

Dopo qualche secondo di sguardi fissi negli occhi, sospira e poggia le sue labbra sulle mie. Ci baciamo appassionatamente, lo desideravamo entrambi da un po' e finalmente è successo.

<<chi c'è?>> cazzo, non potremmo essere qua, non è legale. Ci guardiamo sorridiamo, prende la coperta, io la borsa, mi prende per mano e poi iniziamo a scappare per le vie della bellissima Napoli.

<<non facciamolo più>> mi fermo a ridere con il fiatone mentre le nostre mani sono ancora unite

<<invece facciamolo ancora e ancora>> dice prima di appoggiare le sue labbra sulle mie, mi poggia una mano sul fianco stringendomi a se, si sto impazzendo, Ciro mi fa uno strano effetto.

In questo momento ci siamo solo noi due a destra abbiamo il mare a sinistra la città e sotto di noi la strada. Ci siamo solo io e lui ed è strano perché questa strada è sempre molto trafficata, siamo soli in questo bellissimo posto.

<<vieni ti mostro un posto bellissimo>> lo riprendo per mano dopo avergli lasciato un dolce bacio a stampo.

Sono sicura che lui non abbia mai visto questo punto di Napoli, non mi ricordo ne anche io come l'ho scoperto. È una piccola insenatura nel mare, una sorta di grotta ma non la vedi, non pensi sia tale perché c'è un passaggio piccolissimo per entrarci. Nessuno ci fa mai caso, se guardi dallo spazio per entrare vedi tutto nero e senti anche la roccia perché non sai che se ti giri leggermente entri nel paradiso terrestre. Non ci sono mai arrivata a nuoto, credo sia quasi impossibile, ma venire qua è sempre la cosa più bella del mondo. Sto dando a Ciro una parte del mio cuore, una parte dei miei giorni e un posto dove può sempre trovarmi, spero non mi deludi.

<<stai attento alla testa e seguimi>> lui annuisce un po' perplesso, ma so che quando vedrà quel paradiso ne sarà contento

<<tieni gli occhi chiusi>> gli poggio anche una mano sugli occhi per sicurezza, voglio che sia una sorpresa a tutti gli effetti

<<dove mi stai portando Sara?>>

<<sei troppo curioso, adesso lo vedi... ecco...>> lascio la frase in sospeso, togliendo le mani dai suoi occhi, lasciandolo stupito

CIRO

Sara mi ha portato in questo posto molto speciale per lei, lo capisco da come mi guarda e come è felice di vedermi felice. È da quando ha messo piede nell'IPM che voglio prenderla e baciarla, lei è mia e lo sarà per sempre. Sono ancora incantato a vedere quel paradiso e Sara, così le prendo una mano e la faccio mettere davanti a me. La lascio ammirare il suo posticino, ma standole vicino, poso le mie abbraccia attorno al suo collo e appoggio il mio mento alla sua testa.

<<è tutto bellissimo qua>> ed è proprio mentre le sussurro queste parole che prende il telefono dalla borsetta e scatta una foto prima al posto e poi una serie di foto a noi.

<<volevo immortalare il momento più bello da quando sono all'IPM>> le lascio un bacio sulla guancia e torno a guardarla incantato.

Dopo qualche minuto la sento sospirare quindi mi sporgo leggermente per guardarla in faccia e noto i suoi occhi lucidi.

<<Ciro>> dice proprio in quel momento voltandosi e unendo le mie mani alle sue <<ho tanta paura>>

<<nennè lo so, ma non ti preoccupare ci sono sempre io con te, sempre>> tocco il braccialetto che non si è tolta dal giorno sul tetto e le lascio un bacio sulla fronte prima di stringerla a me.

<<non voglio che si sappia dentro l'IPM, lo sappiamo io, te, papà e devo dirlo a Carmine così Wanda può fare un po' di ricerche>> le asciugo una lacrima sul suo viso

<<devi permettermi di dirlo a Edoardo, perché io ci sarò sempre ma quattro occhi sono meglio di due e lui ti vuole un bene dell'anima>> annuisce un po' preoccupata <<stai tranquilla che non succederà niente nennè>>

<<glielo diciamo insieme a Eduà però>> sospira asciugandosi un'altra lacrima

<<va bene, ma stai tranquilla che nessuno ti toccherà con un dito>> le tolgo le ultime lacrime e le lascio qualche dolce bacio sulle mobide labbra.

Tra qualche ora torneremo in IPM, io e lei insieme, non so bene cosa siamo, ma non ho problemi su questo, mi basta averla vicino e non ho fretta di fare niente. Mi basta che siamo io e lei. Sto proprio pensando a chi potrebbe farle così del male, mandandole quelle lettere così nude e crude che fanno rabbrividire anche me. Adesso non tengo due occhi aperti, tutti devono difenderla e nessuno toccarla, avrà una scorta personale al suo fianco.

<<si torna qua dentro>> sospiro

<<ci sono io con te però>> sbuca da dietro di me regalandomi un sorriso stupendo

<<sei la cosa più bella che potesse esserci>> me la spupazzo ancora un po' per i pochi minuti che mi posso permettere, una volta entrati sarà tutto diverso, ci saranno momenti nostri ma mai come questi.

Ci separiamo poco dopo, rientro in cella più felice di quando sono uscito sta mattina e tutti i miei amici sono già lì ad aspettarmi.

<<Pirucchio, vai a chiamarmi Milos, O' Piecoro e O' Chiattill>> stranamente non risponde scocciato e va subito

<<è successo qualcosa?>> Edoardo mi conosce fin troppo bene

<<assai Eduà, adesso ne parliamo>> attendo qualche secondo che siano tutti qua e mando sempre Pirucchio alla porta della cella, in modo che possa sia controllare tutto sia sentire.
Sono tutti qua davanti a me, Edoardo, Gaetano, Totò, Pino, Cardio, Milos, Carmine e Filippo e per la prima volta non sono qua per insultarli.

<<Non spetta a me dirvi cosa è successo e perché vi sto per dire quello che vi dirò. Non centro io ma siccome mi avete sempre supportato ora vi chiedo una mano. È una cosa che riguarda Sara, non posso dirvi niente, ma so che potrebbe dirlo a qualcuno di voi. Detto ciò voglio che in qualunque situazione siate teniate un occhio su di lei, non fate niente, non intervenite ne niente, lasciatela fare ma tenete occhi su di lei, deve essere protetta. Sono pronto a uccidere chiunque dovesse farle del male.>>

NENNÈ | Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora