{Il gran consiglio}

135 7 1
                                    

Buio, solo l'oscurità vedeva Chuuya. Sembrava un seminterrato, c'era solo una fioca luce ad illuminare una piccola parte della stanza. Era legato ad una sedia al centro della stanza, non riusciva a capire dove fosse dato che le finestre erano blindate. La sua testa vacillava, era stato colpito svariate volte e ormai il sangue gli rigava le tempie. Due uomini entrano nella stanza scendendo delle scale. Chuuya capì che quella doveva essere l'uscita per lui, ^deve essere l'ingresso a questo posto, quindi posso uscire…ma devo liberarmi.^, gli uomini si avvicinavano sempre di più al rosso. Appena davanti alla luce Chuuya mise a fuoco e capì di chi si trattasse ^scagnozzi dell'agenzia…ma perché avrebbero dovuto farlo? noi collaboriamo^, "è inutile che ti chiedi perché lo stiamo facendo, semplicemente l'accordo non è più valido e noi possiamo farti ciò che vogliamo quindi rifletti, dicci tutto ciò che sai sulla Port Mafia o muori, semplice no?" Parlò un ragazzo avvicinandosi a lui. Il rosso lo guardò e rispose "Voi dell'agenzia sarete pure dei bastardi traditori, ma io non la tradisco la Port Mafia. Puoi scordatelo." "Beh allora ci toccherà usare le maniere forti" disse con un pizzico di divertimento una donna, dirigendosi al tavolo nella penombra. Chuuya, sapeva bene cosa aspettarsi, insomma era il dirigente della Port Mafia, sapeva bene come sopportare le torture. La ragazza bionda tornò con un pugnale piuttosto affilato che sembra molto vecchio. "Questo è uno scalpello della guerra d'indipendenza Americana, quindi faresti meglio a parlare per non scoprire perché lo chiamavano così. " disse avvicinandosi "ancora non ti viene in mente niente?" Aggiunse, mettendogli l'arma proprio sopra la fronte. Chuuya si irrigidì doveva uscire di lì o sarebbe morto. La luce si affievolì e una lama gli scalfì la fronte, facendolo gridare, il sangue aveva sommerso quasi tutta la sua faccia, la donna lo avrebbe ucciso se il suo superiore non l'avesse fermata. "Ferma non possiamo ucciderlo, non ancora ricordi? Ci servono le informazioni!" La ammonì, la bionda sbuffò e tolse la lama dalla fronte dell'altro. Chuuya era sfinito e dolorante, la testa gli pulsata, ansimava per il dolore. Non si sarebbe arreso però. Non poteva farlo, oppure tutti i suoi sforzi sarebbero stati vani. Prima di finire in un vortice nero sentì un panno umido che disinfettava la sua ferita. Sì svegliò dopo tre ore, sentendo le liti dei due, " TI AVEVO DETTO DI NON ESAGERARE MEDLINE! SE NON SI SVEGLIA NOI NON AVREMO LE INFORMAZIONI CHE CI SERVONO!" sbraitò il capo, "JACE QUANTE VOLTE TI HO DETTO CHE NON CI DIRÀ NIENTE SE NON LO STIMOLIAMO IN MANIERA VIOLENTA A FARLO!" contrattaccò lei, ^quindi sono dei dipartimenti dell'agenzia, si chiamano Medline e Jace, se esco di qui dovrò fare rapporto alla Port Mafia.^ finse di stare ancora dormendo per origliare la conversazione dei due, "Ascoltami non so perché ma i dirigenti del consiglio sono andati oltre, addirittura a Fukuzawa-kun, non possiamo disobbedire o potrebbero farci fare la fine di quel ragazzo! Dobbiamo scoprire tutto sulla Port Mafia così da distruggerla e più importante, se qui vi erano degli ex collaboratori o qualcuno legato a loro." ^Dazai….^ Chuuya nonostante l'ansia ascoltò in silenzio.Continuò Jace, la ragazza però non lo ascoltò "Si ma lui è abituato a sopportare torture di alto livello o facciamo così o non ci dirà nulla, tanto vale catturarne un'altro-" la voce di Medline fù interrotta da un uomo appena sceso nel seminterrato "Tipo Akutagawa Ryūnosuke, ha problemi ai polmoni o roba simile, non resisterebbe alle torture ne sono convinto!" ^Akutagawa…no devo impedirlo, ma come?^ il rosso solo quando si trovò una pistola alla testa capì che avevano scoperto che era sveglio. "Bel trucco Chuuya Nakahara, peccato che non funzionerà. Ad ogni modo dov'eravamo rimasti?" Gli sorrise con fare vittorioso la biondina. Chuuya nonostante le torture si facessero sempre più pesanti non parlò mai, anzi memorizzò i volti e l'aspetto delle tre persone ^Medline: Bionda, alta, pazza psicotica, occhi azzurri e sorriso inquietante, Jace: occhi marroni, capelli neri, alto e il capo, infine Josh: bassino paffutello, occhi verdi, capelli grigiastro, era più anziano dei due.^ il rosso non sapeva perché ma, sentiva che sarebbe stato utile memorizzare queste cose, dentro di sé sperava che Dazai venisse a soccorrerlo. Anche se forse sarebbe meglio di no...lo ucciderebbero sicuramente per essere considerato traditore dell'ADA e del Gran Consiglio, già Merdazai ha molti problemi suoi se venisse privato di quello che l'ha fatto ricominciare, sarebbe perso, proverebbe di nuovo a suicidarsi e questo non lo voglio...devo solo accettare il fatto che morirò...ma ma non voglio e non ci riesco...se muoio io prenderanno Akutagawa e nonostante a volte sia una testa calda, quasi sempre-ma non è questo il punto, è pur sempre la mia famiglia e la mia casa viene prima di tutto. Non posso solo metterla in pericolo così, è egoista da parte mia e io non sono così. Troverò il modo di uscire alla svelta e salverò casa mia, la mia famiglia e Dazai, che spero non stia facendo niente di stupido anche se conoscendolo sicuramente lo starà facendo. ^ Chuuya riflettè a lungo e alla fine arrivò ad una conclusione geniale ^ma certo, dopo tutte le torture che ho subito il sangue allenta le manette ai polsi per non parlare del sudore, devo solo fare uscire di lì le mani e poi potrò usare la mia abilità, corruzione non credo ma comunque basterà uno scossone a distrarli. ^ così il rosso si liberò dalla presa delle manette piano senza destare dei sospetti ai rapitori che stavano discutendo sul dafarsi. Chuuya appena liberi le braccia si liberò completamente dalla sedia buttandola da un lato della stanza, facendo così voltare tutti i presenti. "Bene bastardi ora facciamo sul serio!" Esordì la voce roca del rosso, i presenti si misere in postazione di combattimento, ciò che però non sapevano era che il rosso aveva sempre un'asso nella manica. Attivò la sua abilità lanciando lo scalfo, dei proiettili di pistola nella loro direzione, riuscì a colpire in fronte il più anziano con un proiettile "JOSH!" urlò il capo avvicinandosi al cadavere inerme immerso in una pozza di sangue. La ragazza agguerrita usò la sua abilità. Tirò fuori una bambola vudu e con il campione di sangue del più basso più un chiodo che conficcò nell'avambraccio della bambola riuscì a ferire Chuuya. ^ma che diavolo...^ pensò tenendosi la parte del braccio sanguinante, "Affascinante vero...io ho l'abilità di uccidere qualcuno tramite la stregoneria con la bambola Vudu, vedi, mi è bastato avere un chiodo e un campione del tuo sangue!" Spiegò soddisfatta Medline. Intanto anche il capo si era alzato e corso per attaccarlo, ma Chuuya essendo più agile con un calcio potenziato lo spedì contro un asse appuntita, così da farlo morire indolore. La ragazza era furente di rabbia. Ora erano solo loro due. Medline cercò di usare di nuovo la sua abilità ma con un calcio del rosso perse la bambola dalle mani. Era un duro combattimento le loro abilità non scherzavano, ma quella della donna aveva diverse lagune. Mentre al piano inferiore si svolgeva un combattimento all'ultimo sangue, di sopra invece Atsushi stava camminando di qua e di là per la stanza senza sapere di essere osservato da qualcuno...Dazai.












○•ANGOLO SCLERI•○
e anche questo capitolo ci fa capire svariate cose riguardo il consiglio, ci ho messo un po a scriverlo, perché è stato più impegnativo del previsto in alcune scene, ad ogni modo voi chi pensate ci sia dietro tutto questo? Dazai avrà un piano? Beh speriamo per il suo bene di si hahaha, comunque forse entro oggi pomeriggio ne posto un'altro, spero di riuscire a farcela, dato che sto avendo molti più impegni del previsto, spero vi sia piaciuto il capitolo e ci vediamo al prossimo♡Ciaaaauuuuu💜🫶🏻✨️🫶🏻💜

Da quando ti ho ritrovato sei il mio ossigeno ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora