♡amami come fosse l'ultima notte♡

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⚠️ATTENZIONE⚠️QUESTO CAPITOLO CONTIENE SCENE 16🔞+ non esagerate ma se non vi piace saltatele e andate al prossimo capitolo ✨️🫶🏻💜buona lettura

Akutagawa era ancora in ospedale, Atsushi era appena entrato per sapere come stava, il dottore lo accompagnò nella stanza del ragazzo, "Puoi entrare, vi lascio soli per un po'!" Si congedò il dottore. Subito l'albino corse e si buttò tra le braccia dell'amato.Si staccò dall'abbraccio e gli chiese "Ryu, come ti senti? Come stai?" "Jinko…non ti spaventare…m-m-ma l-le mie condizioni sono piuttosto critiche…" sussurrò con la voce tremante. "Potrei morire…" aggiunse poi sotto lo sguardo sempre più preoccupato dell'altro, ^no no no no…non può morire ^ aveva gli occhi sempre più lucidi. Preso dall'agitazione si gettò sulle sue labbra, baciandolo come se fosse la fine di tutto, con passione ma allo stesso tempo amore. L'altro ovviamente ricambiò con foga quel bacio che sarebbe potuto essere l'ultimo. "TI amo…ti amo, ti amo Ryūnosuke Akutagawa!" Gli disse ad un centimetro dalle sue labbra. "Anche io Nakajima Atsushi " gli sussurrò per poi far scontrare nuovamente le loro labbra. Passarono due settimane dal loro incontro e finalmente Akutagawa era uscito dall'ospedale. Il corvino stava camminando dopo essere stato dimesso per i corridoi della Port Mafia fino ad arrivare alla sua stanza. Aprì la porta e sì ritrovò l'inaspettato, Atsushi che era davanti alla porta con un gran sorriso stampato in volto. Il corvino era scioccato nel vederlo lì ma anche sollevato prima che potesse dire qualcosa si ritrovò delle braccia attorno al collo e la testa dell'albino nell'incavo del collo. I due si strinsero forte, finché però Akutagawa barcollò sul tappeto e cadde con la schiena nel letto trascinandosi sopra Atsushi. Il corvino era disteso con la schiena nel letto e le mani che stringevano ancora la schiena dell'altro, non ci volle molto perché capisse in che posizione erano. Jinko sopra di lui, con le mani a fianco alla sua testa, mentre lui con le braccia attorno alla sua schiena e le gambe in mezzo a quelle dell'albino. Si guardarono intensamente per qualche minuto, Akutagawa era più rosso di un pomodoro e Atsushi invece era sicuro di sé più del solito. I suoi occhi bicolore incontrarono quelli grigi di Akutagawa mentre la mano destra di Atsushi vagava sul suo petto. La mano sinistra si reggeva al letto, mentre continuava la sua discesa verso il corpo dell'altro, fino ad arrivare al cavallo dei pantaloni. Lo guardò e gli chiese ad un millimetro dalle sue labbra "posso?..." l'altro in risposta gli prese il viso con le mani e unì le loro labbra in un bacio passionale, che l'altro approfondì. Le loro labbra danzavano in sincronia, si staccarono solo per riprendere fiato. Atsushi intanto stava sbottonando la camicia di Akutagawa che continuava a baciarlo, appena sbottonata, notò la vita stretta e pallida del corvino che nonostante fosse un po' timoroso gli prese la mano e gliela fece posare sul petto, guardandolo con i suoi bellissimi occhi grigi. L'altro non resistette e si fiondò su di essa, baciando delicatamente i punti più sensibili, iniziando dal collo, per poi scendere al petto, continuare nella vita per poi arrivare ai pantaloni. Il corvino era in estasi, amava ogni piccolo tocco dell'altro, quando l'altro baciava le parti più sensibili lasciando dei segni, il suo corpo era come pervaso da piccole scariche di piacere. Akutagawa fece lo stesso con Atsushi, gli tolse piano la maglia, per poi fare lo stesso che l'albino stava facendo con lui. Entrambi erano legati più che mai all'altro, si lo stavano facendo ma non senza un significato,loro si amavano e stavano condividendo il proprio corpo con l'altro. Atsushi mentre continuava ad assaporare ogni centimetro delle labbra dell'altro gli sganciava la cintura dei pantaloni, mentre infilava la mano al suo interno, facendo così gemere l'altro nel bacio. Akutagawa nonostante avesse una mano bloccata da quella di Atsushi con l'altra scese alla vita dell'altro e sganciò la cintura dei pantaloni. Inutile dire che lo fecero, prima di cadere esausti sul letto si baciarono e in coro dissero "ti amo…", poi nonostante fossero entrambi svestiti si stesero insieme sotto le coperte abbracciati. Intanto Chuuya e Dazai erano ad un appuntamento perché sì, il rosso lo doveva al castano dopo averlo fatto così tanto preoccupare.
FLASHBACK 2 SETTIMANE PRIMA:
Dazai entrò correndo come un matto nella stanza di Chuuya, che era in condizioni critiche nel letto dell'ospedale, quando lo vide così gli si ghiacciò il sangue nelle vene, si sedette immediatamente accanto a lui e con una mano gli prese delle ciocche di capelli per accarezzarle. "Chuchu….ti prego torna da me…ti prego…non posso vivere senza di te, forse l'ho capito tardi, mi dispiace, ma ora l'ho capito perciò ti prego torna da me…" sussurrò baciandogli la mano che era ancora piuttosto bianca e con dei fili collegati al macchinario. ^non lasciarmi…resti ancora un po ti prometto che non ti farò mai più soffrire^, poi si alzò lasciando prima un bacio sul naso al più basso ed uscì dato che l'orario delle visite era finito. Da quel giorno Dazai tornava tutte le volte e le condizioni di Chuuya migliorarono sempre di più. "Grazie Yosano-San, ti stai dando molto da fare per Chuuya…" la ringraziò sinceramente il moro "Chuuya è importante anche per me…e per Kōyō…" Rispose dicendo l'ultima parte un po in imbarazzo, "ooooo~, ti piace eh~" disse maliziosamente il castano, beccandosi uno schiaffo dalla dottoressa "VAI DA CHUUYA-SAN CHE È MEGLIO DISGRAZIATO!" urlò poi allontanandosi imbarazzata. Il più alto aprì la porta e subito il suo cuore riprese a battere, Chuuya era seduto con solo delle flebo attaccate alle braccia, "Ehy…" riuscì a dire. "ODDIO CHUUYA!" urlò quasi in lacrime Dazai saltandogli praticamente addosso, provocando così un gemito di dolore all'altro, "Dove-dove ti fa male?" Chiese il moro preoccupato " un po 'dappertutto ma la faccia è apposto,  mi hanno guarito!" Disse felici non immaginandosi di ricevere uno schiaffo da parte del castano "OW!PERCHÉ?!" urlò arrabbiato "TI RENDI CONTO DI QUANTO MI HAI FATTO PREOCCUPARE!? CAZZO CHUUYA PENSAVO NON SARESTI- I-IO P-ENSAV-O, CHE CHE TU-NON CÈ L'AVRESTI FATTA!" urlò sull'orlo del pianto. Lo sguardo del rosso si fece più compassionevole "Ehy…merdazai va tutto bene…sono qui no? E sai che dovevo farlo…mi dispiace tanto…" disse l'ultima frase mortificato "no no dispiace a me…sarei dovuto arrivare prima-" provò a rassicurarlo il castano ma l'altro lo interruppe "no spreco di bende non osare darti la colpa, perché non ne hai" lo corresse in fine. Il moro allora sorrise beffardo "Beh allora quando uscirai di qui mi dovrai un appuntamento ~" sussurrò suadente, facendo sussultare l'altro che imbarazzato rispose "VA AL DIAVOLO DAZAI DI MERDA!" però poi sperando che l'altro non sentisse aggiunse "mi farebbe piacere…ti devo un appuntamento " ovviamente l'altro sentì e lo punzecchiò come suo solito "Chuchu~come sei dolce ~" gli disse facendo gli occhi dolci, "NO!NON È VERO!" urlò di rimando ma vennè bloccato dalle labbra di Dazai, che poi sussurrò "non ti conviene contraddirmi chuchu~", il rosso aveva le guance in fiamme e questo fece sbellicare dal ridere l'altro, che puntualmente si beccò un cazzotto.
FINE FLASHBACK:
ORA:
Dazai e Chuuya erano al loro appuntamento, il rosso aveva prenotato una bella vetrata che dava sul mare in un ristorante alla moda che ovviamente solo lui poteva scegliere. Il menù era a base di pesce, era tutto raffinato e costoso ma il più basso poteva permetterselo, infatti aveva prenotato il ristorante solo per loro. Era tutto ornato di bianco e rosso, il tavolo era a lume di candela. Come pezzo forte il vino, il più buono e costoso. Quando Chuuya fece togliere la benda al più alto, lui rimase scioccato "Chuchu che significa tutto questo?" Chiese sbalordito "Ti dovevo un appuntamento no?" Sorrise il rosso. L'altro era scioccato ^lo amo sempre di più…riesce sempre a sorprendermi.^ pensò il più alto sentendosi l'uomo più fortunato del mondo, si sedettero al tavolo e presero il menù. "Mh…Chibi sicuro di potertelo permettere?" Chiese dubbioso, "Certo, prendi quello che vuoi!" Esclamò l'altro. I due ordinarono,Dazai prese un'insalata di mare e un piatto a base di cozze. Chuuya invece ordinò, pasta con i gamberi e la pasta con le cozze. "Bello qui eh?" Chiese il rosso, "si..molto" rispose l'altro ancora un po scioccato, il più basso rise e poi continuò "e non hai visto dove ti porterò dopo. " con fare misterioso si alzò e andò a pagare. Quando uscirono Chuuya fece mettere di nuovo la benda a Dazai, che sbuffò perché non ne aveva voglia. Quando arrivarono il rosso aprì la porta e fece togliere la benda all'altro. "Wow…" si sentì in risposta, il castano era rimasto di stucco. C'era una camera di Hotel solo per loro e la più lussuosa e silenziosa, il suo ragazzo era proprio bravo con gli appuntamenti. "Chibi, questa è tutta per noi?" Chiese sbalordito, "MI SEMBRA OVVIO SGOMBRO!" Gli urlò dietro il rosso. ^Io vorrei farlo…cioè vorrei fare il prossimo passo, ma non voglio affrettare le cose con Chibi ^ pensò il moro fissando un punto vuoto della parete bianca. Si voltò a guardare il rosso che era molto in imbarazzo, con lo sguardo gli fece capire che anche lui era pronto. Dazai capì subito e così con la sua solita grazia lo prese in braccio e lo sbatté al muro baciandolo con foga, l'altro ovviamente ricambiò il bacio, anche se dovette stringersi al moro per non cadere, siccome era l'unico appoggio. Il castano approfondì il bacio mentre l'altro ogni tanto mugolava, facendogli capire che gli piacesse. Dazai sempre tenendo in braccio il più basso si diresse vicino al letto e glielo buttò sopra, tutto questo mentre gli baciava il collo. Quando si mise sopra di lui Chuuya gli disse a fiato corto "La delicatezza no eh? No ma,più forte la prossima volta merdazai!" Ovviamente era ironico. Il castano continuò ad assaporare il suo collo, mentre l'altro era in estasi, con la mano destra gli sbottonò la giacca e la lanciò dall'altro lato della stanza come se fosse uno straccio. Chuuya intanto stava sbottonando i pantaloni dell'altro. Il moro gli tolse anche la maglia e cominciò a lasciare segni sul suo petto fino ai pantaloni che sbottonò subito dopo. Prima di infilare la mano risalì fino al viso dell'altro che era pervaso da scaricare elettroniche lungo tutto il corpo. Lo guardò e gli sussurrò ad un centimetro dalle labbra " posso…?" L'altro gli tirò un cazzotto e rispose "ovvio, e muoviti ". Così Dazai tornò a baciarlo, con meno foga e più amore, Le loro labbra danzavano in sincronia, si staccarono solo per riprendere fiato. Poi il moro proseguì la sua discesa baciando delicatamente i punti più sensibili, iniziando dal collo, per poi scendere al petto, continuare nella vita per poi arrivare ai pantaloni. Il rosso era in estasi, amava ogni piccolo tocco dell'altro, quando l'altro baciava le parti più sensibili lasciando dei segni, il suo corpo era come pervaso da piccole scariche di piacere. Dazai gli sganciò la cintura dei pantaloni, mentre infilava la mano al suo interno, facendo così gemere l'altro nel bacio. I due passarono così la più bella notte della loro vita, quando finirono si accasciarono sul letto esausti ma felici, perché l'altro era lì e non se ne sarebbe andato. "Ti amo Chuchu ~" gli sussurrò all'orecchio Dazai, il volto di Chuuya prese fuoco, ma si voltò e baciò le candide labbra arrossate del moro, poi disse "ti amo anche io Osamu Dazai". Chiuse gli occhi e si addormentò sul petto nudo di Dazai.











○•ANGOLO SCLERI •○
EH si questo capitolo è stato più soft e più spicy ma cmq spero sia piaciuto e ci vediamo al prossimo capitolo, chi sa se tra loro finirà bene...💜🫶🏻✨️

Da quando ti ho ritrovato sei il mio ossigeno ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora