◇passato che ritorna...◇

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ATTENZIONE⚠️
Questo capitolo contiene scene un po violente e sangue, se siete sensibili a questi argomenti saltate pure le scene con questi argomenti ✨️😙 detto ciò buona lettura

Un'esplosione, fuoco, grida, paura…l'esplosione aveva colpito il lato est della zona e aveva fatto rimbombare tutto il resto, Akutagawa che stava per parlare in quel momento, per via dell'esplosione si sbilanciò e cadde in avanti, ma perfortuna Atsushi con un movimento impercettibile riuscì ad attirarlo a sé e stringerlo al suo petto per evitare che cadesse. Si strinsero a vicenda, rimasero così fino a quando, non sentirono grida e puzza di fumo…" ma che diavolo…?" Mormorò il bicolore ancora imprigionato nella stretta dell'albino, "n-n-non lo s-o…"Mormorò l'altro impaurito, stringendo ancora di più il ragazzo dalle ciocche bianche, intrecciando le dita nei suoi capelli. L'altro acquistando un po 'di autocontrollo, si diresse verso la porta sotto lo sguardo scioccato del più basso. " Akutagawa no!" Gridò prendendogli il polso, lui lo guardò "è troppo pericoloso…non andare "continuò l'albino mantenendo la stretta sul braccio del più alto. Akutagawa non lo ascoltò e corse fuori, "AKUTAGAWA NO!" Urlò Atsushi, il bicolore si voltò "sono la mia famiglia Atsushi " poi ricominciò a correre. ^ mi ha chiamato per nome…devo muovermi, perché sto testone non fa mai ciò che gli dico?!^ pensò tra sé e sé arrabbiato ma anche molto preoccupato. Iniziò a correre seguendo il più alto. Intanto degli uomini armati con un simbolo…*Star* firmato sul tessuto della divisa, stavano sparando e bombardando finestre e gli interni dell'ala est della Port Mafia. "SCAPPATE FORZA, L'USCITA È DI QUA!" Urlava il ragazzo dai capelli rossi ai ragazzi che si stavano allenando. "Mettete questi, e prendete più armi possibili mentre scappate dal condotto." Esordì Kenji, guardò un'attimo il rosso preoccupato che appena ricambiò lo sguardo capì che doveva fare uscire i ragazzi da diverse entrate. I ragazzi erano tutti quanti usciti ed evacuati, non fecero in tempo a mettersi nei condotti che un soldato sparò dritto al petto il biondo, "KENJI!" urlò Tachihara, tornando indietro per sorreggere il ferito. " Kenji resisti…CAZZO!" urlò non appena vide arrivare altri uomini armati. "Resisti,resisti per favore !" Continuò a dire il rosso premendo sulla ferita per evitare uscisse troppo sangue. "MERDA! NE STA USCENDO TROPPO!" imprecò. Si strappò un pezzo della manica e fasciò la benda, premendo il più forte possibile ^cazzo cazzo cazzo^ era in preda al panico. Teneva il ragazzo tra le sue gambe, gli teneva le braccia sulla ferita e l'altro aveva la testa sulla sua spalla. Tachihara stava cercando di tenere premuta la ferita ma allo stesso tempo gli faceva male il braccio siccome, gli avevano sparato qualche minuto prima. Il rosso e il biondo erano sotto una zona nascosta il più al sicuro possibile, attendendo i soccorsi. In tutto ciò la sparatoria continuava, c'erano vetri a terra, sangue e alcuni cadaveri dei soldati della Star…al piano superiore erano entrati e avevano cominciato a sparare e stracciare tutto ciò che trovavano. "KŌYŌ! ODDIO! AHHHH!" urlò angosciata Yosano, la sua partner era stesa a terra con un taglio che dalla fronte finiva sotto l'occhio e un proiettile le aveva perforato lo stomaco. "o mio dio! O mio dio! Resisti, resta con me ok? Respira, tra poco arrivano i soccorsi!" Disse usando la sua abilità per cercare di fermare la perdita di sangue e regolare i valori cardiaci. Non fece in tempo a cominciare che i soldati abbatterono la porta e provarono a spararle, ma lei essendo molto agile rotolo per terra dal lato opposto della scrivania. Purtroppo però la rossa era ancora stesa per terra in condizioni critiche. "A-ah…Y-ysan-o…" provò ad avvertire l'altra ragazza con il poco fiato che aveva. Non ebbe il tempo di reagire  che si trovò scaraventata a terra, con delle pistole ad altezza viso. Ma dato che aveva un'abilità speciale la usò sui soldati, rubandogli le armi e uccidendoli in modi orribili, con viscere e interiora per terra, sarebbe sembrata una pietanza se fosse stato cibo. La ragazza piena di sangue, non suo, si avvicinò alla rossa incosciente, la sollevò e la mise tra le sue gambe così da poter stoppare meglio la perdita troppo veloce di sangue. ^ dove, sono tutti…accidenti!^ pensò lei. Intanto nelle zone nord, e ovest si preparavano i paramedici accompagnati dai soldati per fermare l'assalto, Mori il capo era nel suo ufficio e si stava preparando a combattere, ma prima chiamò i rinforzi," vi prego è una situazione di emergenza, venite il più presto possibile!" Esordì "saremo lì al più presto "rispose una voce sicura dall'altra parte del telefono. "AKUTAGAWA ASPETTA! TI PREGO! POTRESTI MORIRE!" Gli prese il braccio per fermarlo, era terrorizzato. " Starò bene Atsushi non preoccuparti…" lo guardò l'altro, in realtà il tono di voce lo tradiva, aveva paura eccome, ma doveva stanare chiunque ci fosse dietro a questo atto così spregevole…"Akutagawa-" lo guardò, il bicolore distolse lo sguardo "non guardarmi così sai che è la cosa giusta da fare.. "disse poi staccandosi dalla presa del più basso. Corse e fuori. Vide dei furgoni parcheggiati in modo strategico, poi trovò una stradina e si infilò per controllare. "Ahahaha, guarda chi abbiamo qui, Akutagawa " disse voltandosi il moro. Il bicolore sbiancò ^no….non è possibile…lui è morto…l'ho visto morire…lo ha ucciso Chuuya…^ "che c'è? Ti sono mancato? O hai solo paura!" Ghignò, ciocche bianche disse incavolato nero "Rashomon" e si scagliò su di lui. Riuscì a scaraventarlo e farlo sbattere nei cassonetti. Akutagawa non ne fù fiero sapeva che c'era qualcosa sotto, non si sarebbe fatto attaccare così se no. "CHE COSA VUOI? QUAL'È IL TUO PIANO?!" urlò il bicolore, l'altro rise di gusto, alzò la mano e disse una parola che l'altro non comprese. Una folata di energia trafisse Akutagawa e lo fece sbattere su un cumulo molto appuntito.

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