Il Drago e il Fiore - Bloom x Flora

Capitolo 1 - Un incontro inaspettato

Bloom's POV

«Bloom...» Una voce mi stava chiamando. «Bloom... mi senti?» non vedevo nulla, udivo solo una voce in lontananza che mi chiamava... «Sta arrivando...»

«Chi? Cosa?» Non ci capivo nulla... Stava arrivando qualcosa, oppure qualcuno ma quando? Perché? «Bloom svegliati! Devi andare a scuola!» Una voce femminile mi svegliò di soprassalto. Mi massaggiai la testa e aprii gli occhi cercando di mettere a fuoco la vista. Una donna dai capelli castani lunghi fino al collo era in piedi davanti al mio letto. «Mamma, altri cinque minuti...» Gli occhi color nocciola mi guardarono severamente. «Bloom è lunedì mattina, alzati! Non dirmi che sei stata tutta la notte a leggere quel libro fantasy?» Mia madre prese il tomo e lo squadrò con sguardo dubbioso, non capiva che quei libri erano la cosa più importante della mia vita. Si avviò verso la porta, il suo grembiule decorato con delle mele svolazzò. «Sbrigati o farai tardi a scuola.» sentenziò severamente. Mi alzai e guardai il libro sul mio comodino, posizionato accanto una lampada e sorrisi pensando a quella bellissima storia. Camminai sul pavimento in parquet e aprii le tende. La luce solare metteva in risalto le pareti color crema della stanza. Mi avvicinai alla scrivania con sopra il computer e sistemai i fogli da disegno sopra. Andai in cucina e salutai mio padre intento a leggere il giornale. «Buongiorno Bloom!» si sistemò i capelli biondi tirati indietro e bevve un sorso di caffè. «Allora Mike, farai fuoco e fiamme oggi?» mio padre è un vigile del fuoco e mia madre gli fa la stessa identica battuta da anni ogni mattina. «Possibile Mike che ogni volta ti debba sistemare il colletto?» la donna si avvicinò a lui e gli sistemò la camicia blu. «Ma tanto poi mi metto l'uniforme...» ogni giorno la stessa conversazione ma non mi dispiaceva. Era un modo per dimostrare che tenesse a lui. Sentii il trillo del campanello, probabilmente era Sky. «Non mi convince quel biondino...» ogni volta che arrivava a prendermi mio padre roteava gli occhi. «Mike, sei anche tu biondo, lascia vivere tranquilla tua figlia!» Li salutai e uscii di casa. «Hey rossa, hai studiato?» mi chiese Sky, sorridente. È uno dei miei migliori amici, ha gli occhi azzurri e lunghi capelli biondi, quel giorno indossava una maglietta blu con delle maniche verdi e dei jeans. «La pianti di chiamarmi rossa... Biondino?» sorrisi, e lui ci divertiamo a punzecchiarci in questo modo, molti dicono che insieme saremmo una bella coppia ma non ero sicura di quello che provavo per lui e non volevo rovinare un buon rapporto d'amicizia. «Seriamente, hai studiato? Forse mi sarei dovuto far aiutare da Timmy...» si mise una mano nei capelli biondi con fare preoccupato. «Tranquillo, andrà tutto...»

«Sono in ritardo! Sono in ritardo!» Una voce mi perforò i timpani e persi l'equilibrio, qualcuno mi aveva appena spinta a terra. «Hey! Fai più attenzione!»

«Scusa! Scusa! Scusa!» guardai per un attimo la mia interlocutrice: era una ragazza dai lunghi capelli castani e gli occhi verdi, indossava una maglietta verde e una gonna rosa decorata con delle fragole, porta alle orecchie degli orecchini rotondi. Rimasi ferma un attimo a guardarla, non sapevo che fare, normalmente mi sarei infuriata e le avrei detto di stare più attenta ma stavolta non ci riuscivo. «Io... devo andare!» arrossì e partì per la sua strada a velocità razzo. Sky mi aiutò a rialzarmi e ci dirigemmo verso la scuola. Ho provato una strana sensazione davanti a quella ragazza, è un qualcosa che non riesco a spiegare, come se un giorno dovessi vederla nuovamente.