Capitolo 7 - La strega dell'ombra

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Bloom's POV

«Ti sei riappacificata con Helia?» chiesi a Flora, tra i due c'è stato un leggero diverbio, spero che non sia successo l'irreparabile. Vorrei esprimere i miei dubbi e sentimenti a Flora ma non volevo che cominciassero a girare delle voci su di noi, temendo l'odio che ne sarebbe scaturito. «Tranquilla, si è scusato, ha detto che le sue erano solo paranoie...» C'era qualcosa che non mi convinceva ma cercai di togliermi dalla testa certe idee. «Senti... vuoi vedere il negozio di fiore di mia madre?» gli occhi di Flora cominciarono a brillare. «Si! Subito!» Mi prese per mano e cominciò a correre. «Aspetta! Non sai dov'è!»

«Ah, giusto...»

Arrivammo al negozio di fiori, Flora non restava più nella pelle. «Entriamo! Entriamo!» Flora mi trascinò all'interno. Entrare lì è come essere travolti da un arcobaleno di colori: cremisi, malva, ceruleo, onice, per ogni colore c'era un fiore. I fiori insieme emanavano una gradevole tempesta di profumi. I bouquet che comprendevano ogni colore dello spettro di luce erano la gioia e l'orgoglio di quel negozio. Erano pure presenta una zona dedicata ai semi per chi volesse coltivare i propri fiori. «Figlia mia, ogni tanto mi vieni a fare visita?» mia madre sorrise da dietro il bancone, cercava sempre di mantenere un clima allegro e accogliente. «Tu devi essere Flora! Bloom mi ha parlato molto di te, così tanto che ho pure pensato che foste quasi innamorate.» Flora arrossì e cominciò a farneticare qualcosa. «Io, non, insomma...» cominciò a toccarsi capelli dal nervosismo. «Scherzo, tranquilla! Piuttosto, mia figlia dice che ti piacciono i fiori, vero?»

«A me non piacciono i fiori. Li adoro!» cominciò a girare per il negozio e odorare ogni singolo vaso e composizione di fiori. «Stai attenta, se cadono poi sono guai!» cercai di avvisarla ma non mi dava la benché minima retta. Vabbè almeno si stava divertendo, l'importante era quello. «Permesso!» La porta si spalancò come se qualcuno l'avesse aperta con un calcio. Entrò una ragazza, aveva dei lunghi capelli castani e indossava una maglietta indaco con un motivo a cerchio e pantaloni viola. Quello che mi colpì furono i suoi occhi, un innaturale color giallo, sembrava emanare odio. «Posso aiutarla?» chiese mia madre con il tono di voce di chi si sforzava di essere gentile ma non ci riusciva. «Sto cercando qualcosa di speciale...» il tono arrogante e disinteressato di quella ragazza mi dava sui nervi. «Abbiamo molte composizioni floreali che...»

«Le composizioni non mi interessano, sto cercando qualcos'altro.» dallo sguardo mia madre riusciva a stento a trattenersi, fortunatamente era molto professionale sul lavoro. «Se vuole abbiamo anche dei semi di...»

«Signora, io non voglio alcun fiore. Voglio la Fiamma del Drago!» Cosa? Era anche lei in combutta con quella strega? «Ghoul, attaccate!» Due creature sfondarono le finestre, erano di nuovo quegli esseri rossi dagli occhi gialli! I mostri si diressero verso mia madre. No! Non avrei potuto assolutamente lasciarglielo fare! Lanciai una palla di fuoco e li allontanai da lei. «Bloom...» su mia madre si dipinse un'espressione che non riuscivo a decifrare, non era sconvolta, sembrava più amareggiata. «Non c'è tempo per spiegare!» mi posizionai davanti a lei pronta a difenderla. «Tu mi sembri forte. Chissà se la tua amica lo è altrettanto!» la strega si voltò verso Flora. «Tu chi sei e che cosa vuoi?» le chiese cercando d'intimidirla senza successo. «Io sono Darcy, la strega dell'ombra. Preparati perché non avrò alcuna pietà!» Svanì nel nulla, com'era possibile? Flora sarebbe dovuta stare attenta, l'attacco sarebbe arrivato all'improvviso! «Sorpresa!» Darcy apparve alle sue spalle. «Flora!» una rosa in un vaso avvolse il braccio della strega. Flora si lasciò andare a un sorrisetto. «Forse non hai capito una cosa. Nessuno può permettersi di far del male a delle persone innocenti es soprattutto...» Flora s'interruppe un attimo. «Nessuno può permettersi di far del male a una persona che amo!» La strega dell'ombra si liberò dalla presa. «Ok, adesso te la faccio vedere io!» sparì nuovamente nel nulla, dove sarebbe sbucata questa volta? «Eccomi qua!» non ci potevo credere! Era a pochi centimetri dalla mia faccia, i suoi occhi gialli mi guardavano pieni di follia. «Il tuo potere, finalmente noi potremo...» lanciai una palla di fuoco che la ragazza scansò. «Vattene o ne pagherai le conseguenze!»

Flora utilizzò di nuovo i suoi poteri, il gambo di un tulipano prese Darcy per la caviglia e con tutta la forza a disposizione la gettò fuori dalla porta. Mia madre prese l'estintore accanto al bancone e spense il piccolo incendio creato dalla mia palla di fuoco. «Bloom...»

«Mamma, dimmi la verità...» la donna abbassò la testa. «Vorrei farlo ma è molto complicato, andate a casa che è meglio.»

Il Drago e il Fiore - Bloom x FloraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora