Capitolo 2 - Helia

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Flora's POV

Ero in ritardo! Tardare il primo giorno di scuola! No, non se ne parla! Sfrecciai a tutta velocità per la strada ma urtai contro qualcuno. «Hey! Fai più attenzione!» Oh, no! Adesso mi picchierà! Guardai negli occhi la persona che avevo atterrato. Era una ragazza dai lunghi capelli rossi e gli occhi azzurri, indossava una maglietta blu a maniche gialle e dei Jeans. «Scusa! Scusa! Scusa!» ero così in imbarazzo, mi rialzai e partii alla velocità della luce. Che razza di figura avevo fatto... Ma chi era quella ragazza? I capelli di quel rosso ardente erano in contrasto con gli occhi azzurri... Ma che stavo facendo? Non avevo il tempo di pensare a una sconosciuta! Dovevo correre al massimo per arrivare a scuola, fortunatamente non era troppo lontana! «Stai attenta!» Oh no! Per sbaglio nella fretta avevo urtato un'altra persona! Era una ragazza dai capelli argentati avvolti in una coda e gli occhi azzurri, indossava una maglietta azzurra e una gonna dello stesso colore. «L'hai fatto apposta, vero?» Cercai di giustificarmi. «Assolutamente no!» ma mi guardò furibonda e non troppo convinta. «Sei proprio sicura di quello che dici?» stavo iniziando ad aver sinceramente paura... «Senti, ti ripeto che non l'ho fatto apposta e mi scuso, non era assolutamente mia intenzione...»

«Qualcuno forse deve insegnarti l'educazione!» Cominciò ad avvicinarsi con fare minaccioso, ero nei guai, se mi fosse successo qualcosa chi avrebbe innaffiato le piante di casa mia? «Sento qualcosa in te... Forse tu sei...» continua a indietreggiare e urtai nuovamente contro qualcuno.

«Tutto a posto?» Era un ragazzo dai lunghi capelli neri si avvicinò, indossava una camicia verde e pantaloni color kaki. «Togliti di mezzo! La questione è tra me e lei!» lo minacciò la ragazza. «Non so che cosa è successo ma si può trovare una soluzione pacifica!» I suoi occhi blu mi trasmettevano uno strano sentimento, erano determinati ma non emanavano intenzioni bellicose. «No, mi sarò sbagliata... Non ho tempo da perdere con una fallita del genere!» E dopo queste parole glaciali come i suoi occhi di ghiaccio se ne andò. Il ragazzo si avvicinò a me. «Vai anche tu alla scuola di Alfea?» Mi misi la mano nei capelli imbarazzata. «Si, mi sono appena trasferita lì...» cercai di spiegare timidamente. «Io mi chiamo Flora...»

«Mi chiamo Helia, possiamo fare la strada insieme... sempre che tu lo voglia ovviamente.» Avevo incontrato un vero gentiluomo fortunatamente. «Io, tu, Insomma, Per me va bene!» A Helia scappò una risatina. «Guardati, stai arrossendo!» Oh cavolo, probabilmente ero rossa come peperone in volto. «Non lo dico in modo offensivo, anzi la trovo una cosa adorabile.» Sorrise lui. Cominciammo a camminare e iniziammo a parlare del più e del meno. «Lo sai che faccio parte insieme ai miei amici di una squadra di scherma? Ci chiamiamo Gli Specialisti!»

«E perché questo nome? Siete Specialisti ma di cosa?» Helia si fece subito pensieroso e si mise una mano sul mento. «Non siamo Specialisti di nulla! Era solo un bel nome e lo abbiamo scelto per quello.» Forse stavo dando un giudizio affrettato ma era un ragazzo con cui era piacevole parlare. «Oltre a quello mi diletto nel disegno ma non sono molto bravo... Scusa ho parlato solo io, di te che cosa mi racconti?» Mi aveva preso in contropiede, ogni volta che qualcuno mi faceva quella domanda non sapevo mai che risposta dare... «Io... Ehm... Mi piace prendermi cura delle piante! Amo tutto ciò che riguarda la natura!» arrossii nuovamente, mi imbarazzava parlare delle mie passioni... Vidi in lontananza l'edificio scolastico e mi preparai per il mio primo giorno in questa nuova scuola.

Il Drago e il Fiore - Bloom x FloraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora