Capitolo 3 - Una nuova compagna

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Bloom's POV

Arrivammo finalmente a scuola con ben poco entusiasmo per questa nuova giornata scolastica, avrei dovuto salutare Sky essendo in una sezione diversa dalla mia... Poco male lo avrei rivisto all'intervallo. Il liceo Alfea è un edificio relativamente grande, caratterizzato da dei mattoni di un triste color grigio scuro, alcuni parti dell'esterno sono state imbrattate da dei graffiti, l'ultimo è il disegno di una fata che vola vicino ai fiori, dà un senso di oppressione pensarci.... Attraversammo le strisce pedonali e salimmo sul marciapiede grigio, non così pronti per andare a lezione. Quel caso nel corridoio mi ricordò che la giornata era appena iniziata. Tutte quelle persone che parlavano, rumore di armadietti che si aprivano e chiudevano addossati alle pareti grigie, anche il semplice rumore dei passi sul pavimento grigio, tutto era un caos che mi metteva tranquillità, alleggerendo l'atmosfera opprimente e claustrofobica che caratterizzava la scuola.

Entrai in aula, gli scarabocchi sui banchi mi ricordavano l'inciviltà di certa gente. Mi misi il cuore in pace ed ero pronta per quella che sarebbe stata l'ennesima lezione se non per un piccolo ma significativo dettaglio. Entrò in classe una nuova studentessa. «Ciao a tutti.Mi chiamo Flora, lieta di conoscervi...» Si presentò timidamente e si sedette nel banco accanto a me «Tu sei la ragazza di stamattina, scusa per prima...» Flora arrossì, non sapevo che dire e per qualche motivo mi sentii in colpa. «Ma no! Tranquilla! Io... mi chiamo Bloom, piacere... Se hai bisogno di appunti o di aiuto con i compiti chiedi pure.» La lezione iniziò e la giornata procedette senza troppi intoppi fino all'intervallo. Decisi di presentare alla nuova arrivata Sky, magari l'avrei aiutata a farsi un nuovo amico. «Piacere di conoscerti Flora, Bloom ti ha detto che sono il suo fidanzato?» e il biondo cominciò a ridere. «Non ascoltarlo Flora, siamo solo amici noi due.» Non riuscii a trattenere una risatina. Il telefono di Sky squillò. «Scusatemi un attimo...» Probabilmente era di nuovo suo padre. «Mi sembri arrabbiata, tutto bene Bloom?» Doveva aver notato la mia frustrazione, mi calmai e cercai di spiegarle la situazione. «Devi sapere che Sky è figlio di un imprenditore, il proprietario dell'Eraklyon Company...» sospirai in un misto di rabbia e tristezza. «Il padre vuole che un giorno erediti l'azienda di famiglia e per questo gli fissa una serie di lezioni private e impegni per farlo diventare un uomo d'affari...» Non stavo facendo una buona impressione su Flora, probabilmente pensa che sia una persona capace solo di lamentarmi ma Sky è mio amico e mi spiace vederlo così carico d'impegni... «Senti Flora, che ne dici se torniamo a casa insieme dopo?» le domandai speranzosa. «Volentieri, Gardenia ha dei fiori bellissimi e osservarli insieme è anche meglio!» il suo volto s'illuminò immediatamente. «Ti piacciono i fiori? Mia madre è una fiorista, un giorno dovresti passare da lei!» Si! Stavo riuscendo a fare amicizia con lei! Il trillo della campanella interruppe i miei pensieri e dovemmo ritornare in classe... Tuttavia, ero felice, avevo trovato una nuova amica e ne avevo bisogno essendo Sky molto occupato nell'ultimo periodo. Anche le lezioni pomeridiane si conclusero, finalmente eravamo libere! «Che ne dici se visitiamo il parco?» le chiesi essendo a conoscenza del suo amore per i fiori. «Assolutamente sì!» annuì lei con gli occhi che le brillavano di gioia. Gardenia da quel punto di vista era bellissima, c'erano molto verde che si mescolava al grigio della città, senza che una parte prevalga sull'altra con l'unica eccezione dei parchi che erano all'insegna della natura. Era verde e rigoglioso, ed erano presenti dei bellissimi alberi sempre verde come abeti e pini, un vento leggero spostava i fili d'erba e i fiori, è un luogo che trasmette pace e tranquillità. Quando arrivammo Flora si precipitò ad annusare un cespuglio di rose, poi si mise a osservare i pini e gli abeti, erano dei bellissimi sempreverdi. «Ho la vaga impressione che ti piacciano le piante!»

«Nah, giusto un pochino!» Scoppiammo entrambe a ridere senza un motivo specifico. Non mi divertivo così tanto con qualcuno da quando conobbi Sky ma quella felicità duro per poco. «Grrr» Udimmo uno strano verso, inizialmente pensammo fosse solo un cane ma ci sbagliavamo... Eccome se ci sbagliavamo! Non avevo mai visto nulla di simile: Erano delle piccole creature rosse dotate di artigli, avevano delle braccia sproporzionate al resto del corpo, non arrivavano nemmeno al mio ginocchio; eppure, risultavano spaventose, i loro occhi gialli risultavano minacciosi come se fosse pronti ad attaccare senza alcuna pietà. Non erano cani che volevano giocare con la pallina, di questo ne ero sicura. «Bloom... Che cosa sono?» Flora era comprensibilmente spaventata ma cercai di tranquillizzarla. «Stai tranquilla!» presi un ramo da terra e lo agitai come se fosse una spada. «Se vogliono farti del male dovranno prima vedersela con me!» I mostri si stavano avvicinando sempre di più. «Indietro!» Due di loro si scagliarono verso di me, sarebbe stata la mia fine ma avrei combattuto fino all'ultimo per non avere rimpianti. Misi nelle braccia tutta la mia forza e con un colpo riuscii a respingerli. Ma purtroppo non era finita, ce n'erano ancora. «Ok! Ora mi sono stufata!» la rabbia ormai mi pervadeva e stava prendendo il sopravvento. «Non ho la più pallida idea di che cosa siate o che cosa vogliate da noi... Ma adesso ve la faccio vedere io!» Caccia un urlo così forte che per poco non mi sentì tutta Gardenia. «Forza!» All'improvviso l'estremità del ramo tra le mie mani prese fuoco. «Ma che...» Flora era allibita quasi quanto me. «Indietro!» agitati il ramo sperando di poterli scacciare e i mostri davanti a me indietreggiarono. «Grrr» mi voltai e una delle creature stava per attaccare Flora. «No!» la ragazza mise la mano davanti a sé e la creatura smise di muoversi, i fili d'erba crebbero e l'avvolsero. «Scappiamo!» La presi per mano e cominciammo a correre a perdifiato. «Io non ci credo... Bloom che cosa dobbiamo fare?» Flora mi abbracciò spaventata. «Non dobbiamo dirlo a nessuno!» Aveva paura e la comprendevo ma non avremmo potuto dire niente a nessuno, chissà che cosa sarebbe successo se avessero scoperto che noi abbiamo dei poteri?

Il Drago e il Fiore - Bloom x FloraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora