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Anziché andare alla lezione successiva, Michael si diresse nel bagno dei ragazzi. Per fortuna non c'era nessuno, così stette lì, in piedi davanti allo specchio a fissare il suo riflesso.
Era pallido come uno spettro, ma questo era normale per lui. I suoi capelli stavano diventando di un verde menta, quasi pastello ed erano spettinati.
Improvvisamente non gli piacevano più. Li voleva cambiare, forse se avesse cambiato colore la gente non lo avrebbe più notato.

Sussulto quando vide Luke dietro di lui riflesso nello specchio. Lui non disse nulla all'inizio, solo stava dietro di lui a guardare il suo riflesso.

"Mi hai spaventato a morte" borbottò Michael, ma prima che Luke potesse rispondere aggiunse "perché mi hai seguito? Che vuoi?"

L'angolo delle labbra di Luke si curvo verso il basso "Mi dispiace, non volevo spaventarti" sospirò leggermente. Quando Michael non rispose, Luke si incaricò di continuare la conversazione e sorrise per cambiare l'atmosfera. "Qualche volta parlo troppo. Volevo parlarti solo perché sei molto bravo in musica e sembri veramente fico."

Michael trasalì quando la mano di Luke si appoggiò sulla sua spalla, lasciandola moscia così che scivolò giù. "Cosa dicono?" chiese Michael ignorando ciò che aveva detto Luke "Hai detto che le persone parlano di me, cosa dicono?"

Luke si corrucciò di nuovo e si mise le mani in tasca "niente" evitò la domanda ancora una volta "dai dimenticati di quello" sospirò "ti va di uscire questo fine settimana? Possiamo andare al parco, al cinema o suonare la chitarra assieme o..."

"No" borbottò Michael bruscamente.
Si tolse di mezzo e si diresse verso la porta.

"Michael" si lamentò Luke, ansimo e iniziò a seguire Michael.

"Smettila di seguirmi!" gli urlò Michael lanciandogli un'occhiata furiosa, prima di uscire dal bagno.

Luke si corrucciò, ma non era così sconcertato come avrebbe dovuto essere. Sarebbe diventato suo amico, che lo volesse o meno.

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Michael era chiuso nella sua stanza a strimpellare la chitarra quando sua madre entrò sembrando stranamente frivola.

"C'è un ragazzo alla porta che chiede di te" disse, il sorriso troppo grande per la sua faccia.

Michael corrugò le sopracciglia, c'era qualcosa di strano. Appoggiò la chitarra e corse giù dalle scale e camminò finché non arrivò all'entrata. Sentì le farfalle nello stomaco non appena vide Luke.

Luke aveva un sorriso soddisfatto ed era vestito come a scuola, con l'unica differenza che ora indossava un berretto che prima non aveva.

"Come fai a sapere dove abito?" fu la prima cosa che chiese Michael mordendosi il labbro e fissando Luke.

La domanda lo colse alla sprovvista "Io..uh.. Conosco alcune persone" rispose esitante.
Michael continuò a fissarlo duramente, finché Luke non si arrese. "OK, ti ho seguito fino a casa; però sono stato a cazzeggiare su quella panchina laggiù affinché non fosse troppo scontato." Ammise arrossendo.

Michael non poté fare a meno di sorridere, ma il sorriso perse colpi in fretta "é piuttosto da brividi" commentò, facendo arrossire ancora di più l'altro ragazzo.

"Scusa" borbottò, lasciando cadere lo sguardo "volevo solo uscire."

"Ho detto di no."

Luke rialzò lo sguardo verso Michael, corrugando le sopracciglia frustato (cosa che Michael pensava fosse innegabilmente adorabile)

"Beh, io non accetto un no come risposta." lo minacciò, continuando a chiedere a Michael di accettare.
"Per favore?"

Lo sguardo di Michael si spostò velocemente dagli occhi di Luke alla sua mano e poi di nuovo agli occhi.
Chiunque altro avrebbe pensato che Michael fosse pazzo dato che stava riflettendo se rifiutare un ragazzo estremamente attraente e chiaramente molto interessato.
Ma Michael semplicemente non voleva incasinare tutto.

Ma si decise in fretta e iniziò a infilarsi le scarpe "Mamma, esco con un amico!" urlò, afferrando la mano di Luke e chiudendosi la porta di casa alle spalle.

Weird; Muke [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora