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Luke accompagnò Michael a casa per assicurarsi che non andasse di nuovo altrove.
Quando arrivarono i suoi genitori erano in panico ma si calmarono immediatamente appena videro Michael. Gli dissero che suo padre era andato al parco dove pensavano fosse, ma lui non c'era e stavano per chiamare la polizia quando Luke e Michael erano arrivati.

Michael salutò Luke e se ne andò di sopra. Proprio mentre Luke se ne stava andando sua madre gli chiese di entrare cosi avrebbero potuto parlare in cucina. Lo condusse in cucina e gli chiese se volesse da bere, ma lui rifiutò così si sedettero.

"Lo sanno i tuoi che sei in giro a queste ore?" Mancava un quarto alle 7, quindi non era proprio tardi, ma era tardi abbastanza perché Luke perdesse la cena.

Luke annuì "avevo scritto a mia madre che sarei stato fuori per un po' " rispose educatamente. Stava facendo il massimo per fare una buona impressione alla madre di Michael.

Lei annuì, poi la sua espressione si fece più seria "hai notato se é successo qualcosa di strano a Michael a scuola?" chiese guardando Luke negli occhi.
"Era molto loquace a tavola con me e suo padre, ma ora fa storie anche per mangiare quello che gli preparo. Sono solo preoccupata."

Luke si morse il labbro; non voleva dire alla signora Clifford cos'era successo perché voleva avere la possibilità di renderlo felice prima di chiunque altro. Era abbastanza egoista sì, ma se non avesse funzionato e Michael avesse iniziato a stare male il signor e la signora Clifford sarebbero stati i primi che avrebbe informato.

"È taciturno, sì. Ma forse è solo perché non si sente molto bene. Lo porterò fuori questo fine settimana e vedere se riesco a tirarlo su di morale." disse sorridendo orgoglioso.

Alla signora Clifford si illuminò il viso "davvero? Tipo un appuntamento?" chiese, l'emozione traspariva dalla voce.

Luke si senti arrossire e annuì "si" rispose timidamente giocherellando con le dita che erano appoggiate al banco della cucina "Se a lei e suo marito va bene, ovviamente."

"Ovvio che si!" esclamò sorridendo raggiante a Luke.
"Solo non state fuori oltre le dieci di sera."

"Certo signora" ridacchiò, poi il suo sguardo si posò sull'orologio sopra i fornelli. "Dovrei avviarmi a casa."

Mrs. Clifford annuì alzandosi "certo, non voglio trattenerti ancora e chiamami Karen." Gli disse felice.

Luke se ne andò con il sorriso e salutò.
Forse quando Luke si sarebbe avvicinato a Michael, anche lui sarebbe stato così. Spumeggiante e felice. Luke voleva rendere Michael felice ed era determinato a riuscirci.

+

Quando Michael stava si stava avvicinando alla scuola, fu estremamente sorpreso di sentirsi chiamare. Si girò nella direzione della voce e appoggiati alla parete vide Luke, Calum e Ashton. Ashton e Calum erano chinati e stavano usando il telefono, ma Luke era alzato e lo stava salutando.

Michael instintivamente si guardò in giro per assicurarsi che Luke fosse rivolto a lui (sebbene avesse chiamato il suo nome, quindi sapeva che staa parlando con lui) e poi andò verso Luke e i suoi amici.

Arrivò lì e Luke gli sorrise ampiamente "ciao michael" lo salutò allegro e poi si appoggiò di nuovo alla parete vicino ad Ashton che alzò lo sguardo velocemente per guardare Michael e poi tornò a fare qualsiasi cosa stesse facendo al telefono.

"Sei tremendamente felice oggi." commentò Michael, mettendo impacciatamente le mani nelle tasche dei jeans.

Luke rise "c'è un motivo per cui non dovrei esserlo?" Michael scosse la testa guadagnando un'altra risata da parte di Luke.

Erano in silenzio e l'attenzione di Luke e Michael continuava ad andare a Ashton e Calum che era estremamente persi in qualsiasi cosa stessero facendo.

"Ma cosa state facendo?" chiese in fine Luke cercando di vedere oltre la spalla di Ashton.
Ma lui lo scansò lamentandosi e Luke alzò le mani in difesa.

"Non vi ho ancora presentato Michael" piagnucolò Luke guardando Ashton che scriveva agressivamente qualcosa che per lui era estremamente importante finire di scrivere senza che nessuno veda.

Calum bloccò il telefono e lo mise in tasca "ho già conosciuto Michael, ci ho parlato ieri al telefono." disse con noncuranza, staccandosi dal muro così da stare in piedi come si deve.

Luke lanciò a Calum uno sguardo fisso. "Ho sentito." Grugnì, stando in piedi allo stesso modo; fece scivolare la sua mano in quella di Michael, stringendola stretta.

Il calore salì alle guance di Michael e lui pregò che non si vedesse. Ma ovviamente si vedeva, perché Calum gli sorrise.

"Dai Ashton, stanno per iniziare le lezioni." Brontolò Luke colpendo con il piede la gamba di Ashton; dato che Ashton non si muoveva Luke grugnì "Vabbè, come ti pare. Ignorami, noi andiamo."

Con quello Luke, Michael e Calum salirono le scale ed entrarono a scuola. Mentre camminavano lungo il corridoio sentirono passi affrettati dietro di loro finché un Ashton ansimante arrivò vicino a Calum.

"Stavo facendo una cosa importante! Perché mi dovete sempre abbandonare?" piagnucolò e Calum ridacchiò colpendo scherzosamente Ashton col gomito.

Michael sentì una sensazione di calore crescere nello stomaco, perché sebbene non sapesse se piacesse o no a Calum e ad Ashton, per una volta si sentiva parte di un gruppo.

Quando era ovvio che Michael stesse avendo una brutta giornata, Luke non la prendeva come "lascialo solo, dagli un po' di spazio", ma come una buona occasione per provare a farlo ridere; sia che fosse con una barzelletta veramente divertente o magari una battuta squallida alla quale Michael avrebbe riso perché Luke pensava fosse divertente. In un modo o nell'altro Michael finiva sempre a scoppiare dalle risate.

Non era nemmeno imbarazzante quando c'erano anche Ashton e Calum, perché i due ragazzi finivano per ridere allo stesso modo. Luke non era nemmeno così divertente, era solo come presentava le battute, usando diversi toni di voce e gesticolando.

Lunga storia in breve, i quattro ragazzi si trovarono bene insieme.

Weird; Muke [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora