L'adolescenza. Mi è sempre sembrata un punto cruciale, una parte essenziale che determina la persona e il suo futuro . Viviamo in un mondo fatto di persone che cercando in continuazione di apparire perfette, persone che portano una maschera, persone depresse, felici, tristi, grasse, magre, belle e brutte. Un mondo fatto di persone diverse. Una diversità data anche dalle piccole cose. Io sono diversa, anzi, penso che, a differenza delle altre mie compagne, di me ce ne sia una sola. Il giorno del loro sedicesimo compleanno le mie compagne di classe avevano organizzato delle feste pazzesche. Avevano preteso, e ovviamente ottenuto, i DJ più famosi, i locali più esclusivi, i vestiti più "glamour" (così li definivano), catering a base di pesce e, addirittura, personaggi famosi. Io, a differenza loro, quel giorno lo avevo passato in compagnia di mia madre e il mio cane Trevor, i quali consideravo la mia famiglia. Avevamo mangiato indiano sul divano casa, guardando The Vampire Diares e fantasticando sulla bellezza di Damon, mentre il cane mangiava i nostri avanzi. Avevo poi ricevuto da mia madre un libro di poesie di Shakespare, uno dei miei autori preferiti, e da mio padre gli auguri per telefono due giorni in ritardo. I miei genitori erano due persone troppo diverse per pretendere di star bene insieme. Mio padre Jiles, era il classico inglese noioso che pensava solo al lavoro e vestiva unicamente di grigio mentre, mia madre Jocelyn di origini francesi, era tutt'altro che noiosa, aveva una vivacità che rendeva chiunque allegro. Jiles in casa era come un ospite, passava le sue giornate in ufficio, tornava e sedeva sulla poltrona ordinando cosa desiderava per cena. Non era come quei padri che alle recite scolastiche si spellavano le mani, urlando a squarciagola con sguardo orgoglioso "Quella è mia figlia!". E proprio come un ospite, un giorno preparò le sue valige ed uscì parzialmente dalla mia vita e per sempre da quella di mia madre.
Non ero il tipo di adolescente che ogni genitore sogna di avere, ammesso che ce ne sia uno. Non che io fossi una teppista, ma da quando mio padre era andato via di casa, non sorridevo più e non potevo essere definita una persona di buona compagnia. A volte mi chiudevo in me stessa, uscivo di casa e andavo a fare le mie lunghe passeggiate per schiarirmi le idee ascoltando gli Arctic Monkeys. Altre andavo dall'unica persona capace di farmi sorridere anche solo per un secondo: Gemma. La migliore amica che si potesse desiderare. Eravamo amiche dall'asilo e se non fosse stato per il nostro aspetto fisico completamente diverso, le persone ci avrebbero sicuramente scambiate per sorelle. Io avevo i capelli mossi e castani, gli occhi nocciola e una certa predisposizione all'infelicità, lei aveva i capelli biondi, gli occhi azzurri (come suo padre) ed era sempre di buon umore. Non per niente aveva una famiglia stupenda che le avevo sempre invidiato, un fratello maggiore meraviglioso, una mamma sempre allegra e ottima cuoca, e un papà chirurgo che ci aveva accompagnate al concerto degli Arctic Monkeys venendoci a prendere lontano dal luogo del concerto per non metterci in imbarazzo. Gemma era mia sorella, ed io ero la sua e questo ci bastava. Ora peró quando dormiva a casa mia e viceversa, invece di fantasticare sulle avventure di Barbie, stavamo sveglie fino all'alba immaginando la nostra prima volta. Lei sognava di farla con Taylor Lautner ed io, a sua insaputa, desideravo averla con suo fratello Harry. Harry Edward Styles era il ragazzo perfetto, era uscito da scuola con il massimo dei voti e ora faceva parte della Marina Militare, in futuro però, come aveva già stabilito da tempo, avrebbe studiato per diventare cardiologo. Era, inoltre, il ragazzo più desiderato da tutte le ragazze della mia scuola e non, le quali erano innamorate dei suoi occhi verde smeraldo e delle sue fossette che risaltavano ogni volta che sorrideva. Ed io ero pazzamente, completamente e assolutamente innamorata di lui.#SPAZIOME
Salve, è la mia prima fan fiction, non sono abituata a mette su "carta" le mie idee, ma da un po' di giorni a questa parte ho dei pensieri che mi girano per la testa e che mi piacerebbe condividere con voi. Spero vivamente che qualcuno la legga. :)
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R U mine?
FanfictionUn giorno ti svegli e sei un'adolescente, così dall'oggi al domani, ti ritrovi nel corpo di una sconosciuta che si veste solo di nero, si vede in sovrappeso e fa pensieri suicidi l'89% del tempo. E Chloe non fa eccezione. Innamorata del fratello del...