15. Quattordicesimo Giorno

375 30 1
                                    

QUATTORDICESIMO GIORNO
Sedona, Arizona

Christian sente quando Mattia inizia a svegliarsi. Innanzitutto percepisce il corpo dell'altro muoversi tra le sue braccia poi un'ondata di aria fredda quando il biondo si alza definitivamente dal letto. Gli rimbocca le coperte e Christian si sente così appagato e rilassato che potrebbe quasi tornare a dormire. Ascolta Mattia entrare in bagno, tirare lo sciacquone e aprire l'acqua del lavandino. Sente i piedi del più piccolo sul tappeto della suite, e aspetta impaziente che il biondo scivoli di nuovo sotto le coperte insieme a lui, ma ciò non succede.

Lentamente, apre gli occhi per vedere la schiena di Mattia di fronte a lui. Il ragazzo è seduto sul bordo del letto, rivolto al muro, con la testa tra le mani. Solo vederlo in quella posizione lo fa rabbrividire, incerto su come comportarsi. Quando Mattia si volta verso di lui, torna a chiudere rapidamente gli occhi, da vero vigliacco qual è.

Mattia si sposta sul materasso per ritornare sotto alle coperte, Christian aspetta di sentire la pelle calda del biondo vicino a sé, ma più i secondi passano più quello che desidera non accade. Riapre gli occhi quel tanto che basta per vedere Mattia rannicchiato sul bordo del letto, le coperte avvolte attorno al corpo e la schiena completamente rivolta verso di lui.

Christian osserva il divario tra loro, cercando di capire cosa trattenga l'altro ragazzo dall'attraversare quello spazio e avvicinarsi. Allunga lentamente una mano per sfiorare la scapola di Mattia, ma il più piccolo si ritrae improvvisamente. Christian si sente come se mille coltelli gli avessero trafitto lo stomaco.

"Dimmi." risponde piano il biondo, guardando oltre le sue spalle.

"Tutto ok?" domanda Christian, la voce roca e assonnata.

"Sì.." risponde Mattia, come se non avesse voglia di continuare il discorso.

Christian ritrae la mano e si limita a fissare la schiena dell'altro ragazzo, improvvisamente troppo sveglio per riuscire a dormire. È ancora notte, lo capisce dal fatto che dalle finestre non filtra neanche un accenno di luce; sente l'ansia invadergli il corpo ed è sicuro che non riuscirà a riprendere sonno.

Mattia si stende di nuovo sul materasso e Christian osserva il suo respiro regolare, chiedendosi se sia già tornato a dormire. Si sente improvvisamente perso, non sa cosa fare e come risolvere la situazione. Non riesce a capire cosa sia successo tra lui e Mattia dopo che si sono addormentati, tutto quello che sa è che la distanza tra il suo corpo e quello dell'altro sembra infinita.

*

Una volta che il sole è sorto e illumina la stanza, la situazione si fa imbarazzante, Christian non trova nessun'altra parola per descrivere quel momento. Non si dicono nulla tranne un biasciato "Buongiorno." Si danno il turno per farsi la doccia, poi preparano le valigie, recuperando i vestiti sparpagliati per la stanza ed evitando di guardarsi negli occhi. Christian odia questa tensione tra loro, ma non sa cosa dire o cosa fare per aggiustare la situazione.

Comincia a pensare a come raccontare al biondo tutto quello che prova e come si sente quando si trova insieme a lui, ma Mattia pone fine alla sua sofferenza rompendo per primo il silenzio. Stanno facendo il letto quando l'involucro del preservativo che hanno usato la notte precedente emerge da sotto il lenzuolo. Entrambi lo fissano come se fosse qualcosa di sporco e illegale, infine Mattia lo prende tra le dita e dice sorridendo. "È stato molto utile, vero?"

Christian è senza parole, alza lo sguardo per incontrare gli occhi del biondo. Non capisce cosa voglia insinuare Mattia con le sue parole, è una battuta molto scadente. Come se volesse far capire che Christian lo ha usato per i suoi comodi.

"Grazie per la scorsa notte, comunque." dice infine Mattia, arrotolando la carta del preservativo tra le mani. "La migliore scopata che ho avuto da mesi."
Christian inspira così forte che ha paura che Mattia possa averlo sentito. Sente la bocca secca e le orecchie fischiare, colpa del biondo che continua a considerare ogni cosa successa tra loro soltanto come una buona scopata. La sua unica consolazione è il fatto che il sorriso sulla bocca di Mattia non raggiunge mai i suoi occhi. Christian osserva il più piccolo indossare la solita maschera e il solito sorriso finto, ma ciò che si riesce a percepire al di sotto di tutto quello, è il dolore. Lo stesso dolore che si riflette sul suo volto, ne è più che sicuro.

Walk That Mile - Zenzonelli's versionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora