14. Tredicesimo Giorno

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TREDICESIMO GIORNO
Sedona, Arizona

La prima cosa che Christian sente è il fuoco.

Il calore lo colpisce nello stomaco e si protrae su per il petto, per poi affievolirsi. La seconda volta che succede apre gli occhi di scatto.

La stanza è immersa nella luce del primo mattino ma non riesce a concentrarsi su quello, perché nota Mattia in mezzo alle sue gambe, le mani a tenergli fermi i fianchi e le sue bellissime labbra attorno al suo cazzo.

"Oh Cristo." boccheggia Christian buttando la testa indietro sul cuscino. Il fuoco che sente in tutto il corpo ora ha una spiegazione logica, mentre Mattia lo prende più profondamente, ruotando la lingua sulla punta del suo sesso.

"Piccolo," ansima Christian alzandosi sui gomiti per avere una vista migliore. Non si stancherà mai di vedere il biondo mentre glielo prende in bocca, specialmente quando incava le guance facendo spiccare le labbra oscene, la lingua a guizzare fuori ogni tanto.

I suoi capelli sono tutti spettinati dal sonno e dal fatto di averli lasciati ad asciugare naturalmente, ha l'impronta del cuscino su una guancia ad indicare che non deve essere sveglio da molto tempo. Il pensiero di Mattia che si sveglia per andargli subito a fare un pompino, lo porta a ricadere pesantemente sul materasso. Christian allunga una mano per immergerla nei capelli del ragazzo, accarezzandogli la cute mentre Mattia continua a lavorare con la bocca su di lui.

"Sei bravissimo, cazzo." sospira Christian, più a se stesso che all'altro. Mattia lo sente comunque e sorride al suo apprezzamento, gemendo contro di lui.

Christian alza un sopracciglio. "Ti piacciono i complimenti, eh?" In qualche modo Mattia riesce ad alzare gli occhi al cielo con ancora la bocca attorno al suo membro.

"Ne parleremo dopo." aggiunge Christian e subito dopo perde il respiro, visto che Mattia aggiunge la mano, oltre alla bocca, e raddoppia il suo piacere.

Lo sente risalire dalle dita dei piedi fino a colpirgli la schiena, tutto il calore che si concentra nei suoi testicoli.

"Oh, cazzo, cazzo, cazzo." geme Christian, inarcando la schiena e tirando forte i capelli di Mattia.

Il biondo mugola estasiato attorno al suo sesso ed è tutto ciò che gli serve per venire, l'intero corpo scosso da brividi e gli occhi a ruotare all'indietro, i fianchi sollevati dal letto.

Si ritrova poi ad annaspare in cerca d'aria, provando a tornare in sé, il cuore che batte ancora all'impazzata quando riapre le palpebre. Mattia sta risalendo sul suo petto lasciandogli una scia di baci dappertutto. Ha un sorrisetto soddisfatto quando raggiunge il suo viso e Christian lo attira a sé per baciarlo sulle labbra. "Che bel risveglio." mormora contro la sua bocca gonfia.

"Immagino." risponde Mattia, baciandolo ancora due volte prima di staccarsi. "Considerando che hai dormito nudo, mi sembrava la cosa migliore che potessi fare."

Christian scoppia a ridere e lo attira a sé per un altro bacio, poi fa scorrere una mano sulla curva della schiena del più piccolo. "Oh guarda, anche tu hai dormito nudo." Se lo preme addosso, finché non cade su di lui, i loro fianchi a collidere assieme.

"Sapevo che saresti stato già duro." sussurra Christian mentre Mattia inizia a muovere il bacino contro la sua coscia. Se lo spinge ancora più vicino e Mattia sussulta alla dolce frizione.

"Ti ecciti sempre quando mi succhi il cazzo?" Christian parla mantenendo un tono di voce controllato, anche quando Mattia continua a spingersi contro la sua gamba, piccoli gemiti che fuoriescono dalle labbra socchiuse e i denti affondati sul labbro inferiore, mentre lo aiuta nel movimento con la mano destra appoggiata alla base della schiena del ragazzo.

Walk That Mile - Zenzonelli's versionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora