capitolo 7

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Calliope pov's
Dopo un estenuante weekend a ripulire l'intera casa dalla festa organizzata da Jared, mi distendo sul letto distrutta. Dello scorbutico nessuna traccia non so dove sia finito né dove abbia passato la notte, spero che sia tornato da dove è venuto anche se una parte di me sa che non è così.

"Sicuramente sarà tra alcol e confusione."

Sospiro, ma che mi importa?

Non è passata neanche una settimana e già mi stravolge la quotidianità.

La sveglia suona fastidiosamente e, seppur io abbia mille ragioni per non abbandonare il letto, prendo tutta la forza che ho di alzarmi, raccolgo i capelli in una coda e apro la mia cabina armadio: opto per dei skinny jeans ed una maglietta color cappuccino il tutto abbinato alle mie immancabili vans. Le mie occhiaie sono così evidenti da vedere un chilometro di distanza, ma non ho per niente voglia di truccarsi questa mattina. Scendo di sotto e mi dirigo in cucina per prepararmi l'immancabile caffè affinché possa caricarmi di abbastanza energia per la giornata. Dopo aver sistemato la borsa con tutto l'occorrente per le lezioni esco di casa per andare a scuola e dopo aver chiuso la porta alle mie spalle, decido di andare a piedi per distendere i nervi.

Percorro il corridoio della scuola per raggiungere il mio armadietto così da poter alleggerire il peso che i libri scolastici causano sulla mia schiena. Dopo aver riposto quello che non mi serve ed essermi procurata il necessario Mattias mi si affianca e mi cinge le spalle in una stretta amichevole.

<Buongiorno Calliope come...> è sul punto di domandarmi come sto ma quando fa per voltarsi verso il mio volto le parole gli si sgretolando sulla punta della lingua.

<Hai dormito? Non hai affatto una bella cera>.

< Affatto. Ho passato il fine settimana a ripulire il caos causato da Jared e per di più non si è ancora fatto vivo!> Alzo leggermente la voce presa dallo sfogo.

< Per quanto possa sembrare fuori dal normale è un bravo ragazzo> Afferma nel vano tentativo di rassicurarmi.

< Lo conosci?>

<Frequentiamo la stessa palestra e i nostri orari coincidono il più delle volte. È capitato che io gli dessi dei consigli e viceversa. È molto educato e gentile: una volta mi ha offerto la sua bottiglia d'acqua perché ha visto che non l'avevo portata.> Spiega.

<Oh, ho capito. E pensi di sapere dove sia adesso il palestrato tutto muscoli e niente cervello? Magari oltre ad occupare case e anche un abusivo di palestre.> Lo sguardo di Mattias si concentra su un punto vuoto dietro di me lasciandomi ancora più confusa. Si può sapere perché Jared fa questo strano effetto sulle persone?

< Proprio dietro di te, Occhi di ghiaccio.>

Sobbalzo.

Non era la voce di Mattias.

Era Jared... Accidenti!

Mi volto verso di lui e incrocio le braccia, costretta ad alzare la testa per guardarlo per quanto è alto.

<Non essere preoccupata per me mammina, sono ancora vivo e vegeto.>

< Questo si che è un vero peccato. È per tua informazione, il casino che hai lasciato a casa mia insieme alla tua combriccola l'ho pulito io!>

< Come domestica non sei niente male, complimenti. Vuoi anche un completino in intimo per immedesimarti meglio? > Sorride beffardo.

< E tu come stronzo sei il primo in classifica. Ti impegni per esserlo o lo sei di natura?> lo sfido.

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