James Pov's:
Le menzogne sono per gli egoisti, ma a volte bisogna esserlo per proteggere le persone più care dalla verità. Dicono che è meglio una brutta verità rispetto ad una bella bugia, ma questo lo dicono solo quando conoscono il modo per superare le prime. Chi sa di poter affrontare le brutte verità è perché sa che in un modo o nell'altro riuscirà ad affrontarlo superarlo a testa alta.
Io invece sono uno tra i tanti egoisti, perché racconto le belle bugie mentre le brutte verità le tengo solo per me.
Io non ho mai voluto questo, non ho mai voluto cedere.
Ho fallito. Ho fallito. Ho fallito.
Sono stato debole, lei è riuscita a far forza sulla ingenuità di cui ogni bambino è caratterizzato, ancora troppo piccolo per capire la dinamicità degli eventi e scegliere da che parte stare.
Un bambino di nove anni non sa ancora distinguere il bene dal male e di certo non potrebbe mai paragonare la figura materna come un cattivo.Sono stato incastrato quel maledetto sette febbraio, una parte di me è ancora lì, seduto a osservare come le accuse riversate su nostra madre siano parole al vento poiché lei ha lo sguardo perso nel vuoto, incapace di rispondere e non perché non sa come difendersi, bensì le circolano chissà ancora quante sostanze nelle vene.
Il suo sguardo privo di vita la portava in uno stato ipnotico nel quale solo lei sapeva cosa stesse succedendo, almeno credo.Per tutta la sentenza il suo sguardo era sempre rivolto verso il basso a fissare le mani, forse sta viaggiando con la mente e sta visualizzando tutto il male che ci ha inflitto con quelle mani.
Non mi aspettavo di vedere nostro padre, se ne stava al fondo del tribunale a fissare indignato la sua ex moglie, io studiai il suo sguardo e capii che stava per avere il senso di vomito dalla marea di sensi di colpa che lo stavano inondando. Quando lui si accorse che lo stavo osservando mi rivolse un debole sorriso, come se si fosse pentito di averci lasciato nelle mani della donna con cui ci ha donato la vita. Fu la prima volta che lo vidi da quando ci lasciò, sette anni fa e i segni dell'invecchiamento marcarono il suo viso: è dipinto di rughe sulla fronte e le radici dei suoi capelli furono tendenti al bianco.
Calliope non lo vide ed io non glielo riferì, sentendomi un completo idiota a non dirle la verità. nonostante sapessi quanto le avrebbe fatto piacere.Ad ogni compleanno prima di soffiare le candeline sulla brioches che le portavo nella sua stanza allo scoccare della mezzanotte, il suo desiderio fu sempre lo stesso, che papà tornasse a salvarci mentre stringeva lo stesso orsacchiotto che durante la sentenza abbracciò per darsi forza.
È da quel maledetto sette febbraio che io iniziai a diventare un fratello peggiore di quanto non lo fossi già.
Le strinsi la mano per impedire alle lacrime di avere la meglio, lei si voltò verso di me e i suoi enormi occhi scuri le illuminarono il viso. Rivolsi un ultimo sguardo dietro di me quando scoprii che mio padre ha abbandonato l'aula, un po' ci speravo nel rivederlo qualche istante in più ma era venuto per assicurarsi che per lui diventammo definitivamente un capitolo chiuso.
Se penso di aver fallito come fratello maggiore, il ricordo di mio padre che se ne andò via abbandonandoci al nostro destino mi porta a pensare che forse, in fondo, io non sono così egoista nel nascondere l'autenticità dei fatti a mia sorella al fine di proteggerla. Compresi che un uomo fallisce in tre circostanze: nel momento in cui deluderà la propria madre, quando tradirà sua moglie e il giorno in cui abbandonerà i propri figli. Mio padre fallì tre volte e lo confermò dentro quel dannato tribunale, quando lasciò l'aula prima ancora che entrasse nostra madre.Il sette febbraio è stata la prima di una lunga serie di segreti e bugie che si sovrappongono creando grandi centrali di manipolazione dentro la mia testa.
La mia mano strinse quella di Calliope per dargli forza mentre con l'altra strinsi il pezzo di carta con rabbia e aggressività che mia madre fece cadere di proposito dietro i passi duri delle guardie, troppo concentrate a svolgere il loro onorevole lavoro.
Lei mi rivolse l'unico sguardo che contraddisse gli occhi vuoti che ha sempre rivolto a tutti: lo sguardo che assunse in quel momento era maligno, le palpebre furono assottigliate e le pupille l'oscurità del suo cuore si fusero con il nero delle sue pupille.Non ebbi avuto l'occasione per leggerne il contenuto, ma la curiosità era troppa e mi stava facendo fremere. Abbandonai il tribunale scacciando le lacrime represse fino a qualche momento prima, così da tacere le chiacchiere degli occhi più attenti e, varcata la soglia, mi diressi verso le scale che si trovarono al fondo del corridoio e mi sedetti assicurandomi di non essere visto da occhi indiscreti.
"Ogni dodici del mese vieni a trovarmi. Se pensi di esserti liberato di me ti sbagli di grosso".
🖤🥀SPAZIO AUTRICE🖤🥀
Innanzitutto, grazie per avermi concesso una possibilità. Lo apprezzo molto.🌟
• Sebbene questo sia un capitolo di passaggio, servirà per entrare nella vita di James che, a partire da questo momento, diventerà un personaggio chiave.
• Spero che Jared e Calliope stiano stuzzicando le vostre curiosità, ne vedremo delle belle.
🖤Vi lascio i social in cui potrete trovarmi🥀
IG —> _beckystoriess_
TikTok —> ___beckystoriess_Vi aspetto!
STAI LEGGENDO
Anime affini
ChickLitCalliope e James ci sono sempre stati l'uno per l'altra, il loro amore fraterno e indecifrabile. Sono legati da una famiglia a pezzi: dopo l'abbandono del padre, la madre perse se stessa e trascinò i fratelli dentro questo turbine di dolore. Grazie...