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"No, non credo sia il caso, sai? Quella è pazza. Mi sembra il tipo di persona capace di fare dei casini che... ma secondo te dove l'ho messo? Ah, eccolo"

Simone allungò la mano verso il cestino di vimini, si era infilato sotto una catasta di cose indecifrabili. "Forse dovrei mettere in ordine" disse tra sé e sé. Iniziò a rovistarci dentro, finché non trovò un vecchio taccuino con la pelle lista e le pagine ingiallite. Finalmente.

"Ragazzi e ragazze, l'ho trovato! So che non sarà un granché, ma secondo me ne possiamo trarre qualcosa di buono. Sono vecchi appunti, ma qualcosa ci sarà pur scritto. O sbaglio?"

Tutta la discussione era nata a causa di una ragazza, non si ricorda chi, in chat c'era troppa gente. Aveva posto un quesito interessante e ne era nato un dibattito molto acceso, ma privo di ira o risentimento. Simone adorava passare le giornate parlando di argomenti kinky all'interno dei gruppi, agli aperitivi, alle cene, ai primi incontri. Insomma, gli piaceva. Punto. Il lavoro di trader stava andando bene, doveva alzarsi presto ma poi aveva pressoché tutta la giornata libera. Non era ricco come DiCaprio in The Wolf of Wall Street, magari, ma bastava a pagare l'affitto e le bollette. E tutti i giochini nuovi che stava acquistando.

"Allora, che c'è scritto?"

"Calma, signori e signore, calma. Non diciamo sempre che la fretta genera ogni male? Ora mi siedo comodo, vi lascio scannare un pochettino, e intanto sfoglio questa piccola bibbia. Magari non trovo nulla eh, ma tentar non nuoce"

"Ma valà, qualcosa ci deve pur essere"

"Sì, ci deve essere"

"No, e se c'è ci saranno scritte delle cagate. I vecchi non capiscono nulla"

Sempre i soliti, sempre a fare caciara. Sospirò e si sedette alla scrivania, iniziando a sfogliare il taccuino. Il suo mentore glielo aveva regalato qualche anno addietro, affinché lui avesse sempre e comunque un punto di riferimento. Gli mancava, doveva ammetterlo. Senza di lui non sarebbe quello che è ora, senza di lui sarebbe ancora quel ragazzetto timido che rimaneva chiuso tutto il giorno in cameretta. Non che ora sia diverso. Simone non usciva molto, da qualche tempo preferiva stare in casa. D'altronde lì aveva tutto ciò di cui necessitava. A che pro doversi vestire bene, uscire, interagire con persone di cui non gli interessava nulla? Poteva benissimo lavorare da casa, interagire da casa, fare sessioni a casa. La casa era tutto il suo mondo, e il mondo esterno gli interessava ben poco.

Aveva trovato gli appunti sull'argomento della discussione, prese a leggerli concentrandosi il più possibile mentre gli altri urlavano nelle cuffie. Si fermò un secondo a pensare se fosse giusto divulgare certe informazioni, soprattutto dato l'argomento delicato. Con i neofiti bisogna fare attenzione, c'è sempre il rischio che facciano qualche gesto avventato. Spesso la voglia di fare è travolgente e si sottovalutano i rischi, cosa che non va assolutamente bene. Sospirò e chinò la testa all'indietro fissando il soffitto. Pensa Simo, pensa. Cosa avrebbe fatto Lui? Probabilmente avrebbe preso tempo e spiegato con calma, passo dopo passo, a distanza di una settimana l'una dall'altra. Ma lo avrebbe fatto in presenza, monitorandolo e bacchettandolo se necessario. Cosa che Simone, online, non poteva fare.

"Ragazzi e ragazze, mi dispiace, ma qui non c'è nulla. Temo che dovrò cercare un po' meglio. Nel frattempo, secondo me conviene che Lucius stia fermo e si informi prima di fare qualche cazzata. Ho ragione?"

Un sì corale giunse alle sue orecchie, sorrise. Ancora una volta aveva la sensazione di aver fatto la cosa giusta, contrariamente alle sue ultime decisioni in campo sentimentale. Aveva tagliato con un po' di persone, si sentiva schiacciato dal peso delle interazioni. Aveva bisogno di aria. Si alzò, andò verso la sala da pranzo e prese una mela, iniziando a spiluccarla. Il caos dei viandanti lo faceva impazzire, d'altronde quelle vecchie finestre non filtravano alcun suono. Gli piaceva quel palazzo, storico, antico, d'altri tempi. Però avrebbe voluto anche un po' di tranquillità, di tanto in tanto. Per fortuna i muri erano spessi, così i vicini non potevano sentire nulla mentre lui faceva le sue cose. A proposito, dov'era finita Sunny?

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