Sunny era scivolata via dalla sua vita, cercando di essere comunque presente. Ma lui non la sentiva più sua e, di fatto, lei non lo era. Avevano interrotto il loro rapporto e la distanza iniziava a farsi sentire, ma lui non riusciva a sentire il tempo che scorreva.
"Che strana sensazione" pensò assorto mentre reclinava lo schienale della poltrona. Quante erano passate, due settimane? Eppure le giornate trascorse con Sunny sembravano ben più distanti, quasi fossero state un sogno. Aveva deciso di prendersi una pausa pur sapendo che sarebbe durata poco. Certi appetiti non potevano placarsi così facilmente e la fame di essi sarebbe tornata ben presto a stringergli le budella. Quel tipo di rapporto, quel tipo di interazioni, quelle emozioni, ormai facevano parte di lui. E, una volta scoperte, non potevano più essere rinchiuse in un angolo buio dell'anima e dimenticate. Ci aveva provato in passato, ma non aveva funzionato. Si alzò e decise di darsi una rinfrescata sotto la doccia così da scacciare via quei pensieri. L'apatia lo avvolgeva ormai da giorni e si sentiva decisamente più giù del solito. Qualche sua amica lo aveva invitato ad alcuni eventi e lui aveva gentilmente declinato l'offerta. Doveva dedicare più tempo a se stesso per capire cosa voleva veramente nella sua vita, cosa veramente gli donava soddisfazione. Alla fine, tutte le relazioni che aveva avuto da qualche tempo si erano poi dissolte nel nulla e non per la natura di quelle relazioni, quanto forse per la loro precarietà
"O forse sono semplicemente io a essere sbagliato. Forse mi intestardisco troppo sul voler far funzionare delle relazioni che hanno già alla base dei problemi"
Con Sunny sapeva già come sarebbe andata a finire, eppure ci si era comunque affezionato molto. Avevano fatto un bel percorso e lui era stato fin da subito consapevole che, da un punto di vista sentimentale, non ci sarebbe mai stato nulla. Eppure quando l'ha accompagnata all'aeroporto e l'ha osservata allontanarsi trascinandosi il trolley dietro di sé, ha iniziato a sentirsi vuoto. In passato avrebbe riempito quel vuoto con un'altra persona, una nuova sub, una nuova sfida. Ma non questa volta. Doveva imparare a gestire la fine di un rapporto per poterne intraprendere un altro.
Si spogliò e il contatto con il gelido marmo del pavimento del bagno lo fece rabbrividire. L'inverno si stava lentamente avvicinando, e con esso le feste. Ormai vedeva i suoi giusto a Pasqua e Natale, nonostante non gli avessero mai fatto pesare il fatto che lui si presentasse da solo avvertiva sempre un certo disagio. Suo fratello si sarebbe sposato a giugno dell'anno prossimo, aveva già un figlio, e lui "ancora rincorreva le ragazzine" o almeno è quello che sosteneva suo fratello quando, appoggiati alla ringhiera del balcone della casa dei suoi, fumavano una sigaretta insieme. Iniziava ad odiare le domande che si ripetevano di anno in anno. Ma con quella? Con quell'altra? E come mai?.
Domande, solo vuote domande. I come stai detti con un tono di voce falso, i ti vedo bene privi di significato. Si era allontanato da tutti per evitare certe cose, eppure quelle situazioni e quelle domande si ripetevano ciclicamente. Il profumo del bagnoschiuma al sandalo gli impregnò le narici e per un attimo sorrise. L'unica cosa che amava dell'inverno, oltre i cappotti che adorava, erano le docce calde che gli riscaldavano le ossa. Fin da piccolo aveva sempre patito il freddo, anche se per gli altri freddo non era, e le docce riuscivano sempre a farlo stare bene e lo aiutavano a sentirsi meglio. Solo sotto la doccia riusciva a svuotarsi veramente, sia mentalmente che fisicamente. Si accorse che non gli mancava Sunny, ma piuttosto gli mancava la presenza di una persona nella sua vita. E quel vuoto non poteva continuare a colmarlo con altre persone.
"Devo solo lavorarci su, devo.."
Il telefono appoggiato sul lavandino iniziò a vibrare con insistenza. Ecco, nemmeno una doccia in santa pace poteva godersi.
Uscì coprendosi poi con l'accappatoio bianco e morbido, gocciolando vistosamente sul marmo. Prese il telefono e fissò lo schermo, aveva diverse chiamate perse da suo fratello. Strano non si faceva mai sentire. Ecco, di nuovo il telefono che vibra.
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Oltre la finestra
RomansaSara è una ragazza che ha perso tutto, nel tentativo di esprimere se stessa. La sua stanza è il suo luogo sicuro, quello da cui si ripara dal mondo che continua a farle male. Oltre la finestra, vede scorrere la vita di Simone, la vita che ha sempre...