Capitolo 1

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L'acqua è fresca.Vorrei gettarmi,come se volessi  pulirmi di tutto,il mio riflesso è bellissimo,non faccio altro che pensare a tutto.Lui non c'è piú,l'ho saputo proprio oggi,quell'incidente in moto..sará stata colpa mia?Non realizzo quello che è successo.
Io sono scappata da lui,lui era con lei,non riesco a capire,ho reagito in modo giusto ma lui ora è morto.
Bisognerebbe sempre pensare alle conseguenze delle proprie azioni.Quando Mrs Benson ha bussato alla porta di casa mia dovevo giá immaginare la tragedia.La feci accomodare sul divanetto nel salotto,preparai una limonata riuscita anche male e la raggiunsi subito.

-"Anya,è difficile da dire.."
-"Immagino che suo figlio le avrá giá raccontato della nostra lite,sono scappata,sapevo che da un po' di tempo mi tradiva e non mi pento di essere fuggita,se lei è venuta qui per dirmi di perdonarlo puó anche ritornare da lui a riferirgli queste parole".Mi sentivo un po' in colpa per averle parlato in quel modo ma come potevo immaginare.
-"É morto.Danny è morto".Fu allora che un brivido mi trapassó per la schiena.

La limonata che stavo bevendo era acida all'improvviso,c'era silenzio,mia madre scese dalle scale con la faccia di chi sapeva tutto e solo io non ero consapevole di quello che era successo.

-"No.."la prima parola che dissi dopo aver saputo.
-"No cosa" la madre di Danny non capiva,era in lacrime.
-"Non è possibile"credevo fosse uno scherzo.
-"La moto,maledetta moto,è la causa di tutto".

Hai presente quando vorresti spaccare tutto ma non ne hai la forza?Come quando vorresti fare qualcosa ma ti manca la capacitá per farla..o forse era solo rassegnazione.Fa male.Terribilmente male,come una lama nel petto,come qualcosa di indescrivibile,orribile la senzazione,orribile tutto.
Mrs Benson mi chiese di scrivere qualche parole da leggere al funerale.Era tutta colpa mia.Se non fossi fuggita lui non mi avrebbe rincorso ma cerco di giustificare il tutto.

-"Neanche la morte sarebbe la punizione giusta per quello che mi ha fatto"pensavo io poco dopo aver visto lui con l'altra.Ma quale mostro avrebbe potuto pensare quelle cose,la sua morte era colpa mia,la sua vita era spezzata a causa mia,quale mostro lo permetterebbe.
Ora sono qui che mi specchio,quest'acqua cosí bella senza colpe,ci venivo con lui e parlavamo del nostro futuro,facevamo progetti,ci divertivamo come se l'etá non avesse importanza.Ritorno a casa,la via è cosí desolata,il mondo è in bianco e nero,non ci sono colori,non sembra estate,sembra essere ritornati in autunno,casa mia è abbastanza lontana,sará meglio fermarsi a prendere qualcosa dal bar?È tutto così confuso,tutto è successo troppo in fretta,l'ho perso troppo presto,lo avevo giá perso dal momento in cui ero scappata,ma ora l'ho perso davvero.Lui non respira,non ha la possibilitá di farsi perdonare,non ha la possibilitá di scrivermi di quanto è dispiaciuto per quello che mi ha fatto e non puó regalarmi dei fiori per addolcirmi come lui era solito fare,ora posso solo dirglo addio per sempre sapendo di non avergli dato nemmeno un ultimo bacio.Arrivo a casa,sono distrutta,cerco di ascoltare della musica ma mi addormento senza che me ne accoggessi.Dopo nemmeno cinque minuti è giá giorno e sono in ritardo per il funerale.Mia madre è giá andata via mentre io cerco di sistemarmi per rendermi il piú presentabile possibile.La mia mezz'ora di ritardo non è notata da tutti tranne che da mia madre e Mrs Benson.Con coraggio mi avvicino alla bara,ora ero pienamente sicura che gli avrei detto addio.

-"Salve,sono Anya ed ero la ragazza di Danny.Le parole troppo semplici per descrivere una persona speciale come lui.."mi interrompo scoppiando in lacrime.

Tutti mi guardano,sono crollata davanti a tutti ed era ció che non volevo fare,soffrire in silenzio era ció che mi ero imposta.

-"Vi chiedo scusa,ma le lacrime sono apparse senza che io me ne accorgessi.Dicevo che non ci sono parole per descrivere una persona meravigliosa come lui.Non era perfetto,eravamo imperfetti insieme e questo l'ho sempre detto,mi faceva ridere come non mai ed anche piangere quando la situazione era critica.Parlavamo di noi,di ció che avremmo potuto fare,lui sognava di andare all'universitá e io sognavo di seguirlo,eravamo dei perfetti sognatori,questo peró non lo avevamo previsto.Il cielo è cosí grigio,l'aria è autunnale,non posso fare a meno di pensare che la sua morte lascerá il segno..con le lacrime agli occhi vi dico che la mia vita non sará piú la stessa..ed anche da qui scappo.."

Scappare era quello che mi riusciva meglio,correvo senza mai fermarmi,piangevo ricordando tutto,il mio cuore mi portó al lago dove c'era lo specchio piú bello del mondo,e specchiandomi ancora una volta,con le lacrime che cadevano nel lago,cado,mi piace pensare che non fosse un suicidio ma una pura casualitá,ero caduta nelle mie stesse lacrime mentre cadevo giú nel profondo osservando il mondo che sbiadiva avanti a me.

Ti raggiungeró anche se non lo vorraiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora