Capitolo 3

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Sono abbastanza in ritardo.Seconda vita ma i vizi rimangono sempre gli stessi.Sono le 8 e tra cinque minuti dovrei essere a scuola,ma che materie ho oggi?Oggi è ventitrè:matematica,storia,scienze ed educazione fisica.
I miei capelli ricci non mi permettono una coda decente,invidio chi ha dei bei lunghi capelli lisci come quella custode.

-"Anya"è mia madre.
-"Mamma.."le parole mi mancano.
-"Sei in ritardo,dovresti mangiare piú velocemente la prossima volta e prepararti piú in fretta,non è possibile che tutte le mattine devi fare la stessa storia!"dice a voce alta.

Mia madre arrabbiata non è molto credibile,la sua voce alta non è davvero alta.
Esco di casa con la sensazione di aver dimenticato qualche libro.Decido di entrare alla seconda ora e di andare a prendere un drink per realizzare tutto.
Mi dirigo nel mio bar preferito vicino casa, il Coffe Star.

-"Ciao Vanessa!"saluto con un sorriso.
Nessuno mi risponde.
-"Veramente sono Lenny"il barista mi guarda in modo strano.

Era difficile abituarmi a quella situazione,due anni prima era tutto diverso,partendo dai bar che cambiano i baristi.

-"Oh scusami davvero devo essermi confusa"sono abbastanza imbarazzata.
-"Non fa niente..che ti serve?"
-"Un cicchetto di vodka liscia con un po' di limone grazie"

Lenny scoppia in una grossa risata.In un primo momento non riesco a capire,poi ricordo di avere solo sedici anni e avrei potuto bere tra due anni.Non era la giornata giusta per sistemare le cose.

-"Hai quattordici anni e vuoi giá bere?Scherzi?!"ride guardandomi negli occhi.
-"Ne ho sedici comunque"lo guardo arrabbiata.
-"Comunque non puoi bere,ti offro un'aranciata se vuoi"sembra serio.
-"No grazie non voglio essere offerta un bel niente,era il mio bar preferito ma a quanto pare tutto è cambiato qui dentro".

Mi alzo senza salutare e mi dirigo velocemente alla porta.

-"Come fa ad essere il tuo bar preferito se non ci sei mai venuta?"Lenny vuole umiliarmi.
-"Forse..non ti ricordi di me,con tutta la gente che viene qui è impossibile che ti saresti ricordato del mio viso"
-"Mi sarei ricordata del tuo bel visino e dei tuoi bellissimi capelli color rame e ricci"è serio.

Arrossisco,mi mette in soggezione,non so se vuole umiliarmi o farmi dei complimenti,ma sto sprecando tempo quando tempo non ne ho.

-"Devo andare a scuola,arrivederci o a mai piú signor Lenny"sono davvero arrabbiata e umiliata.
-"Signor..ho solo diciannove anni,comunque arrivederci anche a te bellissima"mi saluta ridendo con i suoi denti bianchi e perfetti.

Uscendo trovo Sally,la ragazza con cui Danny mi tradiva.
-"Anyaaa!"eravamo amiche allora.
-"Sally!"faccio la finta entusiasta.
-"Anche tu entri alla seconda ora?"
-"A quanto pare si,volevo un drink alcolico ma per sfortuna nello stato della Francia non è permesso bere a sedici anni"rispondo scocciata.
-"E si che rottura davvero..comunque a scuola c'è un ragazzo nuovo,è davvero figo,è nuovo come te dovresti parlarci,dovresti vedere quant'è bello,ha gli occhi verdi e i capelli color rame come te".
-"Danny.."
-"Danny?Chi è?"
-"È lui"cazzo,lei non sapeva il nome.
-"Che nome sexy,mi piacerebbe conoscerlo,dopo provo a parlargli e se vuoi prova a parlargli anche tu se ne hai il coraggio ovviamente,ragazzi cosí ti mettono in imbarazzo"

Potevo tenere la mia bocca chiusa.Io e Sally ci incamminiamo per andare a scuola.Entriamo e all'ingresso c'è la segretaria che ci chiede il motivo per cui siamo entrati alla seconda ora.

-"Anya stava male,l'ho portata al bar per un bicchiere d'acqua"

Il carattere di Sally era molto particolare,anche se conosceva una persona da poco di affezzionava subito,faceva di tutto per essere tua amica e questo lo apprezzavo tantissimo,non avrei peró mai creduto che si sarebbe poi in futuro comportata da vera stronza.

-"Per oggi vi lascio passare e siete giustificate ma la prossima volta non sará assolutamente cosí semplice!"

Entrando in classe riprovo la stessa sensazione della nuova arrivata.La scuola era cominciata giá da un bel po' di giorni ormai e l'unica mia amica era Sally,tutti mi guardavano ancora incuriositi.
Trasferirsi non è mai semplice.Mia madre dopo aver divorziato da mio padre,decise di cambiare cittá e di andare nella grande metropoli:Parigi.Per me era un sogno,non l'avevo mai vista,peró allo stesso tempo mi dispiaceva aver lasciato la mia vecchia scuola.Ed ora sono qui che vivo per una seconda volta quella strana sensazione che si prova quando qualcuno non ti conosce anche se è un po' diverso,io conosco la storia di ognuno di loro partendo da Pam al primo banco per finire a Josh all'ultimo.Mi siedo velocemente,prendo i libri e cerco di seguire anche se quelle cose le sapevo a memoria.

-"Signorina Anya Tompson!"il professore di matematica urla.
-"Mi dica"sono abbastanza tranquilla.
-"Si puó davvero permettere di non seguire?"
-"So eseguire quell'equazione di secondo grado alla perfezione"sono sicura di me stessa.
-"Vieni alla lavagna e dimostralo!"

Camminando per la classe intenta a raggiungere la lavagna c'è chi da una parte all'altra commenta in silenzio forse anche criticando per come avevo risposto per ció che stavo per fare.
Dopo due minuti l'equazione è risolta.

-"Ecco..ah e la prossima volta non metta in dubbio le mie parole"ritorno al mio posto ridendo.

Il professore sembra imbarazzato e anche meravigliato,come tutti del resto.Al suono della campanella esco dalla mia classe,dietro la porta c'è Danny.

Ti raggiungeró anche se non lo vorraiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora