PROLOGO

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HAILEY

-Hey piccola, questo bel culo quanto costa?- Riesco a malapena a distinguere la voce dell'uomo tra la musica assordante a quelle che rimbombano nella mia mente. Si mescolano e creano un tumulto di pensieri indefinibili e privi di tema. A cosa sto pensando, esattamente? E se non stessi riflettendo affatto? Se fosse tutto un'illusione?
Beh, non sarebbe la prima volta, in effetti.

Non ho neanche notato di essere testa in giù, aggrappata all'asta di metallo, esponendo il mio corpo a tutti i presenti. Capisco da dove proviene la voce e mi affretto a tornare in una posizione più decorosa, che mi permetta di parlare senza il rischio che il sangue mi affluisca alla testa. Un ragazzo è in piedi davanti al mio palco personale e le luci al neon mettono in risalto la lussuria nei suoi occhi mentre osserva il mio corpo semi-nudo. Lascio la presa dall'asta e mi avvicino al maniaco che emana un forte odore di alcol e sigarette. Per quanto affascinante possa essere, rimane comunque un individuo viscido. Alza la testa per guardarmi meglio, e io mi chino leggermente per compensare la differenza di altezza. Infine, mi abbasso ulteriormente per permettergli di non perdere l'equilibrio, ubriaco com'è. -Il mio culo non è in vendita, sono una ballerina non una prostituta. Tenta con Margaret, sono sicura che sarà felice di averti come cliente.-

Gli lancio un occhiolino che sembra destabilizzarlo. Prova ad afferrarmi per il braccio, ma sono più veloce di lui e riesco a rialzarmi prima. Mi osserva, completamente soggiogato dalla mia presenza, dal mio viso, dal mio corpo, come se fosse in uno stato di trance. Comincio a pensare che non sia merito mio, bensì degli stupefacenti probabilmente consumati nei bagni del club. -Ho girato l'intero locale e nessuna è riuscita ad incantarmi come te... tu sei... non umana, sicuramente. Un angelo.-

O il diavolo, aggiungerei, ma mi limito a sorridere e a riprendere a volteggiare sull'asta. Il ragazzo non demorde; per circa tre ore, o almeno credo che siano passate tre ore, resta seduto su una sedia davanti al mio palco, godendosi lo spettacolo e lanciando banconote di cifre assurde. Mi gira la testa e sento il bisogno di vomitare, ma non voglio che i miei soldi vadano sprecati così, nel gabinetto; quella merda è costata parecchio. Mi costringo a fermarmi perché rischio davvero di dare spettacolo, e decido di andare al bar a prendere un bicchiere d'acqua. Stranamente, il ragazzo segue con gli occhi ogni mio movimento ma non fa alcun gesto. Quando inizio a pensare di averlo seminato, lo vedo alzarsi e dirigersi verso il bar.
Alzo gli occhi al cielo, divertita.

-Ciao Rajin- saluto il cameriere, il cugino di Laetitia, che mi rivolge un sorriso amorevole. Nel tempo libero, viene a dare una mano al locale per guadagnare qualche soldo extra; come biasimarlo, è quello che sto facendo anch'io dopotutto.
-Hailey, cosa vuoi bere? A patto che tu sia nelle condizioni per farlo- mi dice con uno sguardo minaccioso. Scoppio in una risata sarcastica.
-Ti sembra che non possa reggere l'alcol? Comunque, versami dell'acqua.-
Rajin mi dà le spalle e inizia a procurarmi ciò che ho chiesto. Mi accomodo al bancone e attendo con pazienza. Stasera il club è più affollato del solito e mi chiedo il motivo. Tutti gli uomini infedeli e ricchi sono forse in ferie?
Mi immergo nuovamente nei miei pensieri, osservando le altre ballerine coinvolgere gli spettatori in una danza sensuale e carica di peccato. La sala è rotonda, con piccoli palchi sparsi ovunque, su cui si esibiscono le ballerine come me. Un'altra parte della sala è occupata da diversi tavoli, dove si riuniscono i tipi viscidi per brindare e fischiare a ogni ballerina. Poi c'è il bar dove mi trovo ora e infine in un angolo più appartato del locale, ci sono delle stanze coperte da una spessa tenda di velluto, dove ogni cliente può portarsi una ragazza in cambio di denaro. So bene cosa state pensando e no, non so cosa ci sia esattamente dietro quelle tende, poiché non ci sono mai stata. Mi limito a ballare attorno alla mia asta sul piccolo palco personale; non sono una prostituta e non lo sarò mai per nessuno.

Baby, don't blame me [ANTEPRIMA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora