HAILEY
Osservai Dorian nella sua camera
mentre si allenava: era a petto nudo e stava eseguendo delle flessioni.
La schiena, lucida di sudore, attirava irresistibilmente il mio sguardo sulle sue imponenti braccia. I capelli umidi gli coprivano gli occhi e, per resistere alla tentazione di avvicinarmi, strinsi la tenda nel pugno.Non mi capivo, avvertivo una sensazione insolita e da settimane seguivo gli allenamenti di Dorian senza alcun motivo apparente. Provavo solo una strana scarica di calore nello stomaco. Il cuore mi batteva forte e stringevo le cosce tra loro. Chiusi gli occhi inspirando profondamente, cercai di calmarmi, di comprendere perché osservassi il mio vicino di casa durante gli allenamenti. O, meglio, perché lo facessi continuamente.
Sapevo a memoria i suoi orari: quando mangiava, quando tornava da scuola, lo osservavo studiare e concentrarsi sui videogiochi. Mi divertiva sentirlo imprecare e facevo sempre molta attenzione per non essere vista. I momenti che preferivo erano quelli in cui usciva dalla doccia, con solo un asciugamano attorno alla vita e il corpo gocciolante. Le punte dei capelli neri perdevano acqua e io perdevo me stessa seguendo il percorso delle singole gocce mentre scivolavano fino all'asciugamano. Non avrei dovuto farlo; era sbagliato, anche perché Dorian era la persona che odiavo di più al mondo.Si sollevò di colpo dal pavimento e mi affrettai a nascondermi dietro la tenda, imprecando mentalmente per essermi distratta. Andò in bagno e capii che era il momento della doccia. Il nostro rapporto era... strano. Era pur sempre il mio vicino di casa con cui trascorrevo il tempo. Sì, passavamo gran parte delle giornate insieme e io ne approfittavo per ammirarlo da vicino. Aveva appena compiuto diciott'anni ed era diventato un uomo a tutti gli effetti. I suoi tratti marcati e la muscolatura ben definita lo dimostravano chiaramente. Era notevolmente più alto di me e il suo sguardo aveva perso ogni traccia di innocenza che ero abituata a vedere. Quel poco che restava. Dorian era diventato il ragazzo più affascinante su cui avessi mai posato gli occhi ed era desiderato da ogni persona della città. Bellissimo e competente in ogni cosa, era acclamato e accolto ovunque. Con un ego smisurato, aveva affinato il suo carattere di persona insopportabile. Soprattutto con me. Ma non mi dispiaceva, dopotutto era sempre stato così, quindi cosa sarebbe cambiato?
Uscì dal bagno avvolto nel suo
consueto asciugamano, che quella volta lasciò cadere proprio davanti alla finestra, mostrandomi il suo culo sodo. Sussultai e spalancai la bocca, colta dalla sorpresa e dall'imbarazzo. Tuttavia, il momento fu breve, poiché il bastardo si rivestì quasi immediatamente con i boxer.
Deglutii e avvertii di nuovo il calore irradiarsi nel basso ventre. Non riuscivo a spiegarmi perché avesse su di me quell'effetto.
Perché Dorian?C'erano tanti bei ragazzi con cui poter soddisfare le mie improvvise voglie. Probabilmente era dovuto al fatto che avevo sedici anni e stavo iniziando a provare forti impulsi sessuali. Non riuscivo mai a seguire i racconti delle mie amiche, che parlavano di essersi fatte toccare dai loro ragazzi. Non avendo mai vissuto esperienze simili, rimanevo sempre in silenzio, senza nulla da raccontare. Non ero brutta ma nemmeno al loro livello, quindi ogni ragazzo sembrava fuori dalla mia portata.
Sospirai vedendolo sedersi alla scrivania per prendere le cuffie da gamer. Era l'ora dei videogiochi, così chiusi la tenda e mi sdraiai sul letto. Affondai il viso tra i cuscini e gridai per la frustrazione.
—————
Sentii il letto muoversi e aprii
leggermente gli occhi. Il buio mi avvolgeva e, in esso, riuscii a mettere a fuoco un volto. Mi alzai di scatto, ma una mano si posò prontamente sulle mie labbra, tappandomi la bocca. -Shhh- mormorò, riconobbi il suo profumo e mi calmai. Accese la luce sul comodino e incrociai un paio di occhi scuri. -Dorian!- Esclamai, scostando la sua mano. -Ti sembra normale entrare in casa mia a quest'ora?-
-Quest'ora?- Rispose con indifferenza. -Sono appena le undici di sera.- Si affrettò a chiudere il balcone da cui era entrato. -Sei l'unica che dorme già a quest'ora.-
-Perché sei qui?- Chiesi e lui ghignò. -Mi annoiavo, così ho pensato di infastidire la mia cara
vicina.- Alzai gli occhi al cielo. -Lasciami dormire- dissi, distendendomi di nuovo. Il ragazzo fece il giro del letto e si accovacciò accanto a me.
-Il tuo letto si è rotto? Non mi stupisco, vista la quantità di donne che porti per fare sesso- sbottai con tono sprezzante, rendendomi conto solo dopo quanto fossi stata rude. Scoppiò in una fragorosa risata e si avvicinò a me, cingendomi la vita. -Tranquilla piccola Hailey non è rotto, preferisco scoparmele sulla scrivania- disse, facendomi l'occhiolino. Gli diedi le spalle, sentendo il petto bruciarmi.
Sì, oltre a conoscere la sua routine, sapevo anche con quante donne si intrattenesse. E questo mi dava enormemente fastidio.
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Baby, don't blame me [ANTEPRIMA]
RomanceLui è la mia rovina e mi trascinerà con sé all'inferno. E la cosa che più mi distrugge è che io glielo lascerei fare, basta che stia con me.