🍯31 - CENTO BACI

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Due città diverse
Lontane mille miglia
Ma io te parliamo
La stessa lingua
[Emma Muscat]

Due mesi dopo
POV Joshua

Sebbene il fuso orario renda scomoda la comunicazione, io e Margot siamo riusciti a mantenere un contatto quotidiano. Messaggi, foto, telefonate e videochiamate... quel che basta a farci sentire vicini nonostante i continenti.

Durante una chiamata della durata di tre ore, mi sono lasciato convincere dalle parole della biondina e sono finito ad accettare la proposta di Frank. Alle motivazioni dello zio si sono aggiunte quelle di Margot, la quale si è addirittura proposta di fornire dolcetti di forma fallica da regalare agli studenti durante le lezioni accademiche.

Ormai fatico a ricordare com'era prima. La sua luce è così folgorante da abbagliare qualsiasi ricordo di quando non era se stessa.

Giorno dopo giorno, è reduce da feste e gite con Anna e il suo gruppo di amici. Io le racconto delle clienti che si susseguono giornalmente e delle novità di restauro che riguardano il progetto condiviso con Frank. L'idea di diventare il gestore di un luogo così speciale mi emoziona e preoccupa allo stesso tempo. Moon, però, dimostra di avere fiducia nelle mie capacità più di quanto ne abbia io stesso. Ha voluto che le promettessi di invitarla all'inaugurazione, come lei farà per l'inaugurazione della Filiale Pink Cabossa. Da quel fronte i lavori procedono, ma non possiede ancora una data precisa del suo completamento.

Telefonicamente si tiene in contatto anche con Travor e Ashon. La situazione di salute di Bob non sembra migliorare ma per il momento è stabile. Da come mi è stato riferito, la famiglia sta analizzando la possibilità di mandarlo in una struttura per malati terminali così da poter decidere lui stesso come "dire addio alla vita".

Il giorno stesso dell'arrivo a Torino, Margot ha avuto una spiacevole discussione con i genitori adottivi riguardo le sue preferenze sessuali. La cosa è degenerata in un silenzio tombale durato una decina di giorni, al termine dei quali hanno affrontato un nuovo incontro. Non è andata male, ma a detta sua «Le loro idee sono dure a morire.» Ci vorrà tempo e continue spinte da parte della mia amica per farli uscire dalla caverna del bigottismo. Se mai usciranno.

Nonostante l'incoraggiamento costante della biondina, non sono riuscito ad avvicinarmi a nessun'altra donna dopo il nostro bacio nella stanza sessantanove. Lei continua a spronarmi affinché possa superare le mie paure così da accettare una vita sentimentale. Tuttavia, sono ancora bloccato nel mio guscio protettivo; consapevole che aprirsi alle relazioni richiede coraggio e una certa dose di vulnerabilità.

Nonostante le sfide e le difficoltà, stiamo mantenendo il giuramento. L'ultima volta che ho sentito Margot è stato, infatti, mezz'ora fa. A Torino splende il sole, e lei si sta godendo la sua domenica pomeriggio al Monte dei Cappuccini. Nel frattempo, io mi sto preparando per una serata piena di alcol e musica con i miei amici.

Guardo l'orologio sul mio polso, e segna le 21:00. L'ora perfetta per iniziare un'avventura notturna.

Calzo le scarpe con un sorriso di anticipazione, ma il pensiero di Moon mi attraversa la mente: mi chiedo se si stia divertendo.

Non vedo l'ora di condividere con lei i dettagli della serata al 230 Fifth, uno dei migliori bar sul tetto di New York secondo la The Rooftop Guide. Ricordo ancora il suo messaggio vocale furioso quando gliel'ho rivelato. Mi ha rimproverato per non averle mai proposto di andarci quando era in città. Mi sono sentito in colpa e ho promesso che la porterò appena farà ritorno.

Immagino già la smorfia che farà quando le manderò le foto delle viste sullo skyline di Manhattan con l'Empire State Building come punto focale.

***

IDROMELE A MEZZANOTTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora