Oggi ~ 14 anni dopo
POV Margot«Le api nate in autunno sono destinate a sopravvivere più a lungo.» Sentii queste parole per la prima volta dalla zia Sveva. All'epoca avevo sedici anni e il mondo animale mi affascinava molto, specialmente quello degli insetti. Era un ottobre dalle temperature particolarmente rigide e, vicino a un'arnia, chiesi alla zia se le api andassero in letargo. Quel giorno, che oggi è un lontano ricordo, scoprii la strategia attuata da questi incredibili insetti: i maschi vengono cacciati dall'alveare perché considerati inutili, mentre le femmine, per ripararsi dal freddo, si dispongono come una palla attorno alla regina e con un movimento continuo dall'esterno verso l'interno mantengono la temperatura adatta alla sopravvivenza.
«E a mangiare? Come fanno a mangiare?» continuai con lo stupore negli occhi.
«Consumano le scorte di miele chiuse nelle singole celle dei favi dalle quali attingeranno solo in caso di reale bisogno. Ma dal momento che io e zia Claudia raccogliamo parte del loro miele, dobbiamo dare alle nostre piccole amiche il cibo necessario» rispose, donandomi un buffetto d'affetto sulla guancia.
Zia faceva l'apicoltrice ed era per me l'unica persona capace di saziare la mia fame di conoscenza sul tema. Spesso mi portava a vedere l'apiario dov'erano collocate le arnie, e seguivo con interesse il processo di raccolta del miele. In quelle occasioni, mi faceva indossare la tuta protettiva sul cui lato della manica, all'altezza della spalla, aveva fatto incidere la parola "Malva".
«Sai, Margot, uno dei fiori preferiti dalle nostre amiche gialle e nere è la malva. Rappresenta una fonte di nettare apprezzatissima. Come il girasole, questa pianta è eliotropica, significa che le sue foglie e i suoi fiori si muovono cercando sempre i raggi del sole» disse zia, un pomeriggio di una calda primavera, durante una passeggiata solo io e lei mentre infilavo nell'elastico dei calzini un quantitativo di fiori esageratamente alto. «La tua anima si muoverà seguendo la luce dei sogni. Io lo sento.» Aveva poi allungato la mano verso il mio caschetto biondo per spostarmi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. «Tu sei la mia bellissima Malva.»
Una folata di vento novembrino mi smuove i capelli e le foglie della pianta di cui porto il soprannome. L'ape solitaria, assopita sopra di esse, spiega le sue piccole ali per librarsi in aria. Porta con sé oltre al mio sguardo anche la nostalgia generata da quei ricordi, sbiaditi nel colore ed erosi nei bordi, vissuti con la zia migliore del mondo.
«Margot, amore, che stai facendo?» La voce di Stefano si manifesta dietro le mie spalle insieme al suo corpo. «Credevo fossi andata a prendere la sciarpa in macchina.»
«È ciò che ho fatto» riferisco, girandomi a guardarlo, svelando così il fagotto giallo e grigio stretto in grembo.
«Pensavo ti fosse successo qualcosa... Sei stata fuori per più di dieci minuti.»
«Scusa, mi sono lasciata distrarre da un'ape» spiego, indossando la sciarpa e allontanandomi dalla vegetazione nata tra il marciapiede e il muricciolo del parcheggio. Appoggio la mano destra sulla mandibola di Stefano per donargli un bacio sulle labbra. La tensione che aveva in volto si dissipa. «Rientriamo, dai.»
L'accorgermi di quell'insetto è stato fatale. Irresistibile l'atto di avvicinarmi per osservarlo meglio. Ogni componente della mia famiglia, lui incluso, comprende la reazione emotiva che le api scaturiscono nell'anfratto più interiore del mio animo. Ne conoscono le ragioni, dunque evitano di frapporsi tra me e i momenti in cui sono totalmente presa dalla contemplazione delle api. È una sorta di stato ipnotico dove esistiamo solo io e zia Sveva.
Loro mi ricordano lei.
Seguo Stefano all'interno della chiesa dove è appena cominciata la messa della domenica. Prendiamo posto sulla panca in terza fila; da qui mi basta un leggero movimento della testa verso sinistra per scorgere le nuche dei miei genitori, seduti nel lato opposto in seconda fila.
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IDROMELE A MEZZANOTTE
Romans[in revisione] • 🌶️ • Cosa accadrebbe se un serpente si innamorasse della luna? • Il cuore di Margot Serra, una ragazza cresciuta in una famiglia cattolica praticante, appartiene al fidanzato Stefano che rappresenta per lei tutto il suo mondo. Un'o...