🍯 20 - RETE DA PESCA

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31 Dicembre; 23:59
POV Margot

Quando la mezzanotte si avvicina, tutta Piazza Castello si prepara a brindare al nuovo anno.

Fino alla mezzanotte, un grande concerto con artisti locali e nazionali accompagna i festeggiamenti insieme a numerosi stand gastronomici dove si possono gustare specialità piemontesi.

Sul grande schermo è iniziato il countdown. La folla conta a ritroso sotto un effervescenza collettiva.

«3...» dico.

«2...» segue Anna.

«1...» intona Christian.

«BUON ANNO!» Urliamo in contemporanea a tutta Torino.

Dal palco si elevano una decina di fiamme verticali seguite da un'esplosione di coriandoli e palloncini. La notte si illumina con giochi pirotecnici e gli abitanti si riversano in strada per celebrare il Capodanno insieme.

Il nostro gruppo non comprende solo la mia collega, il suo fidanzato e me. Per l'occasione sono stati invitati amici di Christian e di Anna; molti dei quali mai incontrati prima. Siamo quindici in tutto.

Se giocassimo all'intruso, sarei io. Irrigidita dalla sensazione di essere estranea in una comitiva alla quale non appartengo, cerco di distrarmi osservando i fuochi d'artificio e godendo del clima festivo che avvolge il mio corpo protetto da una pelliccia elegante.

In un secondo momento, molte persone scelgono di continuare la nottata nei locali notturni della città dove la musica e le bevande continuano a fluire fino alle prime ore del mattino. Tra queste persone: noi.

All'interno della discoteca ordiniamo da bere, e cerchiamo di trovare un tavolo libero dove poter appoggiare i bicchieri. Margot-quasi-astemia è stata messa in panchina settimane orsono. Ora è Malva a dirigere il gioco, e ordina un Gin Tonic per ciascuna mano.

Anarchia troneggia su Pudicizia e ogni altro sentimento etico. Pensieri veloci, gesti istintivi, bramosia di eccessi; i comportamenti irresponsabili e le giustificazioni superficiali sono all'ordine del giorno da quando ho tracciato una X vermiglia sulla foto di Stefano attaccata al cuore.

Durante la nottata, ci dirigiamo in pista per ballare, intervallando le danze a momenti di pausa per sederci al tavolo.

Cicalecci e drink.

A un tratto, il ragazzo del gruppo di nome Gioele estrae dalla tasca della giacca un pacchetto di sigarette e ne sfila una con le labbra. È un trentenne sfacciato dal sorriso smagliante e lo sguardo penetrante. Rimango a fissare la gestualità della sua bocca finché i suoi occhi non intercettano il mio sguardo. A questo punto incurva un angolo della bocca, e lo osservo farmi l'occhiolino. Poi, senza dire una parola, si alza dal tavolo. Fa dunque il giro e si allontana, camminando spedito senza guardarsi indietro.

"No" mima Anna con le labbra. "Non lui" aggiunge severa senza emettere alcun suono.

Mi muovo con il fine di seguirlo. Anna, tuttavia, mi blocca il polso con la sua mano. Giro il viso per guardarla, e la vedo scuotere insistente la testa.

Aggrotto le sopracciglia e le rughe disegnano un enorme punto interrogativo sulla fronte. Vengo strattonata dalla mia collega, la quale brucia le distanze per avvicinare il viso al mio orecchio.

«Snake» rivela.

Colta da un flashback della durata di uno scatto fotografico, Cervello sogghigna, facendomi vagare tra i pensieri mentre Cuore diviene irrequieto. Un interruttore è stato acceso e ora proietta nella parete mentale, con la stessa intensità di quando li ho vissuti per la prima volta, immagini che sembrano appartenere a un'altra vita.

IDROMELE A MEZZANOTTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora