<<Signor Victor...>>
<<Leroy?>>
<<Cosa sta succedendo?>>
<<A dire il vero... non l'ho capito bene nemmeno io. Brown ci ha svegliato all'alba ordinando di metterci in fila, poi ci hanno portato qui in cortile. Sembra che l'abbiano fatto solo con noi del braccio nord>>
<<Non ci hanno nemmeno fatto coprire naso e bocca>>
<<Lo so, non mi piace questa situazione. É ancora troppo presto per farci lavorare, anzi dubito proprio che ci abbiano portato qui per questo. Ieri hanno esagerato, hanno tirato troppo la corda. Nel caso in cui ci abbiano portati qui per... no, non ci voglio nemmeno pensare. A proposito, tu come stai?>>
<<Bene, penso>>
<<Oh, questo è l'importante!>>
<<Siamo qui per pagare le conseguenze di quello che è successo ieri. Lo sapete questo, vero?>>
<<Frank, sei qui>>
<<Già, Victor. Siamo tutti qui, anche la guardie. A parte Ozymandias, perché quando c'è da fare questo tipo di lavori è meglio non averlo nei dintorni. Che coincidenza>>
<<No, no non possono... erano anni che non si arrivava a tanto. Stare qui non può essere definito vivere, ma ormai era riuscito a diventare un inferno sopportabile!>>
<<Abbassa la voce Victor...>>
<<Cosa... cosa succede signor Victor?>>
<<Niente figliolo, non è un tuo problema>>
<<Invece è anche un suo problema. Tra noi non faranno alcun tipo di differenz->>
<<Ehi, che hai Frank?>>
<<Non è niente, Victor. Mi fa solo male la spalla... ieri notte i rinforzi, quando sono arrivati, mi hanno letteralmente sbattuto nella mia cella. Ma immagino che quello fosse niente>> <<Hanno fatto lo stesso anche con me, signor Frank>>
<<Lo so, ragazzo. Ed è quello che c'è da aspettarsi dai tipi che rappresentano un compromesso tra militari e guardie del carcere. Io mi chiedo se siano effettivamente persone, sai... non si sa dove i rinforzi stiano tutto il tempo, ma si dice che quando la situazione a Gale diventa brutta, beh non troppo brutta, loro arrivano in pochi secondi. In qualsiasi momento, a qualsiasi ora. Se però... la situazione diventa troppo brutta, a quel punto arriva l'esercito e io davvero ti auguro di non prendere mai parte a questo. Brown odia fare quella chiamata, ma ieri notte ha dovuto farla. E questo ora è un problema, non tanto per i rinforzi quanto per i militari. Perché adesso Stainertailer lo sa, sa come Brown ha gestito questa prigione. Capisci cosa voglio dire?>>
<<C-credo di si>>
<<Bene, ricorda quello che ti ho detto perché è importante che tu lo capisca subito. Guarda i fari...>>
<<Sono accesi>>
<<Esatto, Leroy. Proprio così, sono accesi. Ed è per merito dei rinforzi, che hanno avvisato i militari e quelli a loro volta hanno mandato subito qualcuno ad aggiustare l'impianto elettrico. Perché c'era una situazione al limite che lo richiedeva. In un'altra occasione saremmo rimasti giorni senza elettricità... non so se te ne sei accorto, ma questa prigionecade a pezzi e a nessuno importa. Tanto ci sono le acque che la circondano a tenerci a bada. Ormai Gale è diventata il fantasma di se stessa, è rimasta solo la sua leggenda a tenerla in vita. Hai visto che i rinforzi portavano caschi che coprivano interamente i loro volti? Questo perché non è importante che le persone li conoscano. Invece è importante che conoscano i volti dei militari, il volto di Stainertailer. Hai capito?>>
<<Ho detto che ho capito!>>
<<Basta così, Frank. Ehi... hanno portato qui anche Merlino>>
<<Brown e Romero... quei due bastardi. Adesso davvero non faranno alcuna differenza>> <<Non può succedere una cosa simile. No, per favore...>>
<<É curioso che sia proprio tu a dirlo, Victor. Sapevi almeno quanto me cosa succede se si tira troppo quel sottile filo fino a spezzarlo... non disperarti, non è da te e non è così che affrontiamo le cose qui. Io comunque il cappello di paglia non lo levo dalla testa. Me lo sono guadagnato. Questi degenerati si sono sparpagliati nel cortile come delle pecore. Brown, Romero e le altre guardie presto finiranno di portare gli ultimi detenuti dal braccio nord e se quando torneranno ci troveranno così... può quasi sembrare che abbiamo paura. No! Questi incoscienti non hanno paura. Ed è giusto così. Vieni, mettiamoci in fila contro il muro>>
<<Si, mettiamoci in fila contro il muro... Hai ragione, Frank. Lo sai? Scusami. Leroy, vai a metterti in fila accanto a Merlino>>
<<Ma cos->>
<<Stagli vicino, per favore>>
<<S-si... signor Victor>>
Victor e Frank si andarono a mettere con le spalle contro il muro di mattoni del cortile. Loro erano tra i più vecchi e avevano una certa autorità, che non si erano guadagnati con la violenza. Per cui anche tutti gli altri detenuti seguirono il loro esempio, capirono che quella era la cosa migliore da fare. Leroy si mise in fila accanto a Merlino, il quale lo salutò solamente con uno stanco sorriso.
<<Ciao Merlino... ti hanno già fatto uscire dall'infermeria, eh? Fortunatamente, sembra che lì da te la situazione fosse tranquilla. Ma ieri notte nel resto della prigione è scoppiata una specie di rivolta. Nemmeno io ho capito bene cosa sia successo, a dire il vero penso che nessuno qui l'abbia capito. Però adesso si è venuta a creare questa brutta situazione. Stai attento, Merlino... dico davvero, fai attenzione. Sono stati il signor Victor e il signor Frank a dirmelo>>
<<...>>
<<No, tranquillo. Non muoverti così tanto, mi avvicino io. Tu sembri ancora debole... a proposito, mi dispiace per quello che ti è successo ieri. Mi dispiace che tu sia stato così male e io non abbia potuto fare nulla. Ehm, senti... qui ho il tuo cappello. Riprenditelo, serve più a te che a me. Grazie per avermelo dato, ma la verità è che tu non dovresti proprio lavorare. Però te lo fanno fare comunque. Quindi riprenditi almeno il tuo cappello e usalo per riparati da questa luce accecante dei fari. Per favore. Tu e il signor Frank ve lo siete guadagnato, io invece no>>
<<...>>
<<Cosa? Mi hai appena dato una delle tue pacche sul braccio? Guarda che dovrei essere io a consolarti, non il contrario. Dai, sul serio... riprenditi il tuo cappello. Ti prego, fallo. Perché mi sento troppo in colpa a tenerlo io>>
<<Leroy, ragazzo... finiscila. Stai mettendo a disagio persino me! Merlino è davvero testardo, non si riprenderà indietro quel cappello. Per cui smettila di porgerglielo in quella maniera ossessiva>>