9 - Garrett

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Porca miseria! Lo sapevo!
L'altro giorno avevo avuto un presentimento, ma non volevo esserne sicuro.

Teresa è la mia compagna. Il mio lupo e il mio istinto non potevano sbagliarsi. C'era qualcosa in lei, nel suo odore. Qualcosa che mi attirava in maniera spasmodica.

«Tu sei la mia compagna, Teresa.» Le mie parole appaiono come una dichiarazione d'amore dovuta all'eccitazione e nulla di più ai suoi occhi. Per lei potranno essere parole vuote e prive di significato, ma per me...

Per me adesso lei è diventata il centro del mio universo. D'ora in poi io vivrò per lei; respirerò per lei; morirò per lei. Tutta la mia esistenza sarà basata su di lei.

C'è solo un problema.

Come spiegherò la situazione al mio branco? Tutto questo sta succedendo nel peggior momento possibile. I branchi sono in subbuglio e il conflitto è quasi alle nostre porte. I Gamma si fanno sempre più agitati. La storia di Taliha e Gene è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Come spiegherò tutto questo? Ma soprattutto: come lo spiegherò a Teresa?

Tutti questi pensieri mi distolgono per un attimo da lei. Siamo ancora legati nella nostra intimità e solo il suo spostarsi mi riporta alla realtà. Le afferro i finchi con più forza e la riposizione dove stava.

«Hai già fretta di andartene?» Le chiedo cercando di farla sorridere.

«Non ho motivo di rimanere ulteriormente. Credo di essermi sdebitata con te oggi.»

Mi sembra di sentire il suono di un vaso di cristallo che va in mille pezzi. Probabilmente è il mio cuore che va in frantumi.

«C...cosa?» Sembro un ragazzino che ha preso il suo primo palo. «Di che stai parlando? Sei venuta a letto con me per sdebitarti? Fai sul serio?»

«Sei arrabbiato?» Teresa sembra realmente convinta di quello che sta dicendo e la cosa fa ancora più male.

Vorrei dirle che mi sento piuttosto ferito in questo momento, ma me ne guardo dal farglielo sapere.

«Scioccato, direi. Non ti facevo una che si concede per ringraziare qualcuno.»

Sbamm – Lo schiaffo arriva subito. Ammetto di essermelo leggermente meritato.

«Ho esagerato, scusami.» Le dico con il muso lungo.

«Me ne torno a casa. Non cercarmi più, Garrett.» Teresa alza i tacchi, si risistema e si incammina seguendo lo stesso percorso dell'andata.

Bravo, ottimo lavoro – Il mio lupo sembra essere più intelligente di me.

Mi fiondo nella sua direzione.

«Teresa dai aspetta!» Mi servono poche falcate per raggiungerla. «Mi sono espresso male. Parliamone.»

«Che cosa c'è da parlare? Cosa abbiamo da dirci?»

«Ma fai sul serio? Non puoi andartene così dopo quello che è appena successo.» Sembro un toro impazzito.

«Mi hai appena dato della puttana.» La sua voce è ferma e monotono, come se la conversazione riguardasse qualcun altro. Non riesco a credere alla freddezza che mostra in questo momento. Potrebbe competere con Gene.

Faccio un paio di passi più lunghi e mi posizioni proprio davanti a lei. «No, no. Non farai questo giochetto con me. Io non ti ho dato della puttana; ho solo rielaborato ciò che tu mi hai detto in un altro modo. Ti ricordo che mi hai detto e cito testualmente: Non ho motivo di rimanere ulteriormente. Credo di essermi sdebitata con te oggi. O ricordo male?»

Teresa incrocia le braccia al petto. Mette paura il suo sguardo. «Levati dai piedi, Garrett.»

«Okay, okay... Time out!» E faccio il segno di pausa con le mani. «Che cazzo è successo? Ho fatto qualcosa che ti ha fatta arrabbiare? Ti ho fatto male mentre facevamo l'amore? Puzzavo? Parlami.»

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