10 - Jax

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Sono giorni che non riesco a dormire. Non ci riesco da quando ho dovuto cacciare via Gideon. Mi è dispiaciuto per il ragazzo, ma quelli di Gene non erano semplici richieste. Mi sento in colpa ed è la prima volta che provo quest'emozione. Gideon cercava aiuto e credevo di poterglielo dare, ma nemmeno io posso andare contro un ordine diretto del mio alpha.
«Che cos'hai?» Gene non è solo il mio capo branco. Anche se la maggior parte della gente lo vede come uno psicopatico e un assassino, è più di questo. Lo considero un amico, un compagno di battaglie. Ne abbiamo passate tante insieme ed è l'unico al mondo a conoscere un lato di me che cerco di nascondere agli altri.
«Niente.» Gli rispondo anche se non crede alle mie parole.
Lui continua a guardare una mappa. «Non mi chiedi altro?»
Adesso finalmente alza la testa e mi guarda. «Che ti dovrei chiedere?»
«Che ne so, insisti un po'. Ti sei arreso subito.»
«Non sei la mia donna, Jax.»
Per carità!
«Lasciamo stare, va.»
«Ma che cavolo Jax... si può sapere cos'hai? Nemmeno Taliha mi dà noia come te. Prima mi rispondi "niente", poi pretendi che io insista. Che cazzo ti succede?»
«Niente.»
«Non farmi innervosire...»
Comincio a camminare per la stanza. «Non lo so, mi sento strano.»

Non mi piace quello che sto provando. Non mi piace quello che sento perché sono sempre più convinto, più passa il tempo, che quello che sto sentendo altro non è che rimorso. Non riesco a smettere di pensare alla faccia di Gideon quando è stato costretto a ritornarsene a casa sua.

Mi guardo bene dal dire tutto ciò a Gene; non vorrei sinceramente che mi staccasse la testa.

«Beh, vedi di fartela passare subito subito perché ho un lavoro da affidarti.»

Questo finalmente mi distoglie dei miei pensieri. «E sarebbe?»

«Aiden ha trovato una traccia.» Gene si siede sul tavolo con un sorriso che va da orecchio ad orecchio. «Ci siamo, Jax. Siamo sempre stati un passo indietro fino ad ora; adesso è il momento di cambiare le carte in tavola.»

«Posso divertirmi come voglio?» Gli chiedo mentre mi scrocco le dita.

«Puoi fare quello che ti pare, ma prima ottieni le informazioni che ci servono. Scopri dove si nasconde quel cane di Luca e dei suoi capi. Fallo e finalmente avremo due piccioni con una fava. Potremmo annientare l'organizzazione Ombra e zittire i vecchi gamma.»

Faccio un piccolo inchino come se fossi un principe dell'Ottocento. «Come comanda lei, mio re.»

Non appena le tenebre calano mi ritrovo al punto di ritrovo con Aiden. È uno dei migliori delta che io conosca e avrò bisogno del suo aiuto per ritrovare la traccia.

«Gene mi ha detto che hai delle informazioni per me.»

Aiden toglie il casco e smonta dalla moto. «So bene che non vedevi l'ora di sfogarti un po'.» Sogghigna. «Da qui in poi dobbiamo proseguire nella nostra forma animale. La traccia che ho trovato era debolissima e, a dirla tutta, l'ho fiutata per puro caso durante una delle mie ronde. Seguendola ho trovato un delta. Probabilmente si è distaccato dal suo branco e, a quanto pare, ha una disperata voglia di ritrovarlo.»

«E chi siamo noi per impedirglielo, dico bene?»

Entrambi iniziamo a spogliarci e l'aria frizzantina mi provoca un piccolo brivido lungo la schiena. Una volta nella mia forma di lupo, mi sento libero. Vorrei tanto poter ululare, ma questo potrebbe mettere in allerta i lupi nelle vicinanze e sinceramente è una cosa che vorremmo evitare in questo momento. Arrivare di sorpresa è sempre l'arma vincente in una caccia come questa.

Iniziamo a correre e lo facciamo senza alcuno sforzo perché, tanto per cominciare, siamo due soldati esperti e perché poi correre liberi con il vento che sfiora il nostro fitto pelo, ci fa sentire in pace; in armonia con la terra stessa.

Per sempre con teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora