Two

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Harry era sdraiato nel suo letto, era ancora presto per prepararsi e andare al lavoro.

Nonostante l'ordine enorme di Louis, in qualche modo era riuscito a finirlo abbastanza presto. Grazie anche a Niall che lo aveva aiutato tantissimo. 

Louis Tomlinson.

Il nome dell'uomo che lo stava facendo impazzire. Non riusciva a togliersi dalla testa il bel viso di quell'uomo dal giorno prima.

I suoi bellissimi lineamenti, ancora aleggiavano nella sua mente, poteva ancora a sentire il suo forte profumo virile. La sua mano piena di vene mentre stringeva la valigetta e il modo in cui il suo sedere si muoveva perfettamente nel suo completo da ufficio attillato.

Sentì il sangue scorrere nella parte inferiore del suo corpo, come ogni volta che pensava a quell'uomo bellissimo. Cominciò così ad accarezzare dolcemente il suo cazzo semiduro.

Ah, merda. 

Non voleva masturbarsi al pensiero di un estraneo che conosceva a malapena. Ma Louis, quell'uomo aveva un forte effetto su di lui, in un modo sessualmente frustrante.

Aveva decisamente bisogno di una doccia fredda.

***

Dopo aver parcheggiato nel primo posto disponibile, prese con attenzione il grande e prezioso mazzo di rose rosse dal sedile della sua auto. Era lui l'addetto alle consegne, quindi eccolo lì, sentendosi più stupido che mai, mentre consegnava un mazzo di bellissime rose rosse come regalo di anniversario alla ragazza della sua nuova cotta.

Si, si sentiva stupido. Non sapeva nemmeno quale fosse la sessualità di Louis. Gli piacevano gli uomini? Ieri aveva palesemente flirtato con lui, ma forse era solo un gesto amichevole. Rispetto reciproco.

Dopo essere riuscito a salire al settimo piano, cercò la porta giusta per consegnare i fiori e una volta trovata, suonò sul campanello.

Mente aspettava che la porta si aprisse, pensò a quanto speciale questa ragazza dovesse essere per Louis e a quanto lei fosse fortunata ad avere un ragazzo come lui. Si chiese come a avrebbe reagito quando riceverà quel mazzo di splendide rose rosse.

La sua mente viaggiò nel passato, rievocando i ricordi di quando stava con Nick. Tutte quelle dolci e belle promesse che si erano dichiarati. Gli mancavano quei buoni e bellissimi vecchi giorni. Naturalmente gli mancavano solamente i ricordi. Nick era comunque uno stronzo e tutte le sue promesse finite nel bidone della spazzatura.

Quando dopo qualche minuto non ricevette risposta, suonò ancora una volta il campanello. 

"Perché diavolo questa ragazza ci mette così tanto tempo?" alzò gli occhi al cielo.

Stava per suonare il campanello per la terza volta, quando all'improvviso la porta si aprì, rivelando una ragazza intenta a sbirciare da dietro la porta. Sembrava scioccata.

"Signorina Calder?" chiese per conferma.

La ragazza rilasciò un lungo sospiro di sollievo quando lo vide. "Si, sono io" rispose a quel punto con voce arrogante, scostandosi i capelli.

Stronza.

"Sono qui per una consegna speciale per lei" disse mostrandole il suo sorriso più falso. Ma la ragazza di fronte a lui non sembrò né felice né eccitata. Alzò semplicemente gli occhi al cielo e prese il bouquet dalle sue mani.

'Wow, che maleducata' pensò. Lui avrebbe fatto i salti di gioia per tutta casa se avesse ricevuto un regalo così speciale in un giorno speciale come quello.

"Chi è, piccola?" si sentì la voce di qualcun altro dall'interno dell'appartamento, facendolo allarmare.

'Louis? Louis è qui?' pensò. 'Certo che lo è. Dopotutto quello è l'appartamento della sua ragazza.'

Ma un momento. Quella non era la voce di Louis. Avrebbe riconosciuto benissimo la voce che lo stava facendo impazzire e che lo perseguitava da tutta la notte, nonostante lo conoscesse solo da poco tempo. Non era sicuramente la voce di Louis.

"Nessuno, solo un fattorino" rispose la ragazza con un sorrisetto in faccia, irritante. Harry avrebbe voluto sputarle in faccia, invece le consegnò le ricevute e una penna per farla firmare, come prova di avvenuta consegna.

Era confuso e sconcertato. Voleva davvero sapere a chi apparteneva quella voce. Era davvero Louis? Forse aveva un mal di gola che gli aveva fatto cambiare tono.

Se quello era davvero Louis, non gli sarebbe dispiaciuto rivedere il suo viso. Almeno avrebbero potuto scambiarsi un saluto e lui rivedere il suo sorriso affascinante dalle sue labbra sexy. 

Provò a guardare dietro la porta, ma a quanto pare non dovette nemmeno provarci. Un uomo apparve da dietro quest'ultima, rivelando- un uomo che non conosceva.

Non era sicuramente Louis. Louis era basso, lui alto. Louis era bello, lui un po' bruttino. Però aveva chiamando 'piccola' la ragazza di Louis, quindi chi era lui? La sua mente era totalmente annebbiata da tutte quelle domande.

'Questa strega sta fottutamente tradendo Louis?' il suo cuore iniziò a battere fortissimo.

 "Oh, un bouquet di fiori? Che dolce ragazzo che è" parlò il ragazzo sconosciuto, con stupide risatine e sorrisetti.

Harry spalancò gli occhi, sentendo improvvisamente il suo corpo surriscaldarsi, entrambe le mani serrate forte a pugno. Che diavolo?

La ragazza si limitò a fare un altro sorrisetto stupido, poi gli restituì la penna e la ricevuta. Erano entrambi stupidi.

"Beh grazie, riccio" lo ringraziò lo stupido uomo, afferrando i fianchi della ragazza e baciandole i capelli. Poi, la porta si chiuse sbattendo proprio davanti alla sua faccia, lasciandolo scioccato.

Rimase immobile lì, stupidamente fermo, mentre perplesso cercava di capire quello che era appena successo. Aveva appena assistito alla scena più disgustosa e inquietante della sua vita. 

E poi, quello lo aveva chiamato riccio? Ew, solo Louis poteva chiamarlo così.

'Louis. Il mio povero Louis. La sua ragazza lo sta fottutamente tradendo, nel giorno del loro fottuto anniversario'

Voleva di piangere.

Cosa avrebbe dovuto fare adesso?





Nota Traduttrice

Colpo di scena!!! Cosa pensate che farà Harry adesso?

Briefcase & Sunflowers |Traduzione Italiana|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora