Era assurdo. Aveva quasi baciato Louis. Non che non gli piacesse, anzi lo voleva davvero. Ma quell'uomo meraviglioso aveva già una ragazza. Una ragazza strega. Ma allora perché aveva provato a baciarlo?
Adesso era in piedi nell'ascensore, da solo, con in mano un vaso di bellissimi e freschi girasoli per Louis. Gli piaceva l'idea di regalargli dei fiori. Sembrava che si stessero frequentando, ma non era così. Che storia triste.
La porta dell'ascensore si aprì e lui uscì, dirigendosi verso una grande porta di legno. Davanti c'era un bancone ora vuoto, probabilmente perché era ora di pranzo.
Bussò alla porta. Il suo cuore era un po' deluso sapendo che forse Louis non era nel suo ufficio, ma era uscito per pranzo. Voleva davvero rivedere il suo bel viso.
Poi però sentì urlare un "Avanti!" dall'interno della stanza e si sentì sollevato. Aveva riconosciuto la voce angelica di Louis e sorrise in automatico.
Girò con attenzione la maniglia della porta e fece un passo dentro l'ufficio. Scrutò la stanza e vide Louis alla scrivania, intento a scrivere qualcosa. Indossava un paio di occhiali da lettura e Harry deglutì con la gola secca perché, santo figlio di puttana, Louis era così sexy. Questo era semplicemente sex appeal allo stato puro.
"S-signor Tomlinson?" si schiarì la gola.
Louis alzò la testa per vedere il ragazzo riccio fermo sullo stipite della porta. Poi si aprì mostrando il suo sorriso solare.
"Harry! Prego, entra!" lo invitò felicemente, alzandosi dal suo posto e togliendosi gli occhiali, poggiandoli sulla scrivania.
Harry fece un passo timido verso di lui, le sue guance di un rosso cremisi.
"Ehm, ho portato i girasoli" li alzò praticamente in faccia all'altro. Si sentiva così timido per qualche sconosciuto motivo.
"Sono davvero carini" commentò Louis con voce dolce "Ma tu lo sei di più. Voglio dire, il più carino del mondo"
Il suo sorriso si allargò talmente tanto da raggiungere i suoi occhi. Le sue fossette comparirono e nascose il viso dietro i girasoli. Louis ridacchiò a quello.
"G-grazie. Dove posso mettere i fiori, signore?" chiese ancora arrossendo follemente.
"Appoggiali pure sulla scrivania, grazie"
Lui obbedì e appoggiò il vaso sopra la scrivania da ufficio di Louis. Non c'erano molti oggetti sopra, solo un MacBook, una penna e alcuni fogli di carta. E anche i suoi occhiali da lettura e-
"Quante volte devo dirti di chiamarmi Louis, hmm?" sentì un respiro caldo sbuffare dietro le sue orecchie, facendogli tremare interamente il corpo.
Sentì due piccole mani afferrargli i fianchi da dietro, il suo corpo ora completamente premuto contro la scrivania.
"Mi dispiace Sig-Louis" cosa diavolo stava facendo Louis?
"Ti piace davvero tanto essere così sottomesso nei miei confronti, hm?" gli sussurrò Louis con sensualità all'orecchio. Le sue ginocchia tremarono e, giura su Dio, a questo punto era disposto a fare qualsiasi cosa l'altro gli chiedesse.
Harry sentì la punta calda della lingua del maggiore leccargli e mordergli il lobo dell'orecchio, per poi scendere a baciargli dolcemente il collo. Il suo respiro si fermò e inclinò la testa di lato per concedergli più spazio.
"L-Louis" il suo corpo tremava totalmente.
Louis afferrò rudemente una manciata dei suoi riccioli e tirando gli inclinò ancora di più la testa. "Lo vuoi, vero?" parlò piano nel suo orecchio, con voce bassa e seducente.
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Briefcase & Sunflowers |Traduzione Italiana|
Fiksi Penggemar"Tu sei il mio sole e io sono il tuo girasole" Harry è un normale noioso fioraio e Louis è il tipico CEO. Tutto cambia quando si incontrano. ATTENZIONE Questa ff non mi appartiene, tutti i diritti vanno a @_NO_JimmyProtested_ che mi ha gentilmente d...