Five

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Harry era sdraiato sul letto, gli occhi fissi concentrati sul biglietto d'invito bianco perla.

Era un invito per la cena di compleanno della madre di Louis. Cristo Santo, perché l'aveva invitato a cena? Cosa avrebbe dovuto fare? Sarebbe dovuto andare? Forse no?

La vera domanda però era: meritava davvero di partecipare a quella cena? Questa era ovviamente solo per i famigliari, gli amici più cari o una persona importante. Lui era così importante per Louis?

La cena si sarebbe tenuta tra altri tre giorni. Fece scorrere lo sguardo su tutto il biglietto e sul lato inferiore notò una calligrafia scarabocchiata.

Per qualsiasi domanda, per favore contattare Louis xxxx-xxxxxx

'Oh, pensa che io sia uno dei suoi fottuti clienti, eh? Che uomo d'affari noioso' pensò tra sè e sè, scuotendo la testa.

Non era un grosso problema se ci provava, giusto? Beh, non giudicare finché non lo hai provato. Senza ulteriore esitazione scrisse un messaggio a Louis.

Ehi. Sono Harry. Il fioraio. Vorrei chiederti riguardo alla cena di compleanno?

Inviò il messaggio, non ricevendo risposta per i seguenti 15 minuti.

Sì, Harry. Posso aiutarti in qualcosa?

Lesse il testo e rabbrividì. Era così formale anche negli sms.

Posso davvero partecipare alla cena? Non voglio sentirmi fuori posto.

Altri 13 minuti.

Spero davvero che tu possa venire. Vorrei davvero che tu fossi lì.

Harry sorrise. All'improvviso si ricordò dell'incidente del bacio di quel pomeriggio. Le sue guance diventarono immediatamente rosse.

Chi altro verrà alla cena?

Passarono 10 minuti.

Sono invitati solo i famigliari.

Solo membri della famiglia? Lui contava come famiglia? Sorrise ancora di più.

Va bene. Cosa dovrei indossare?

Passarono altri 8 minuti. Oh Dio. Era così lento.

Non preoccuparti del vestito Harry, indossa semplicemente quello che ti piace. E' solo una cena informale.

Una cena informale. Ne dubitava fortemente.

Ok, ma cosa devo portare in regalo? Non conosco tua madre e noi ci conosciamo a malapena.

6 minuti.

Non devi portare nulla. Basta solo la tua presenza.

Arrossì furiosamente, stringendosi al petto il cuscino.

Non esiste, morirei dall'imbarazzo se non portassi qualcosa.

4 minuti.

Va bene, e se portassi in regalo alcuni dei tuoi adorabili fiori, mio bellissimo fioraio?

Harry urló e mugoló nel cuscino, riuscendo a rispondere solo 5 minuti dopo.

Buona idea. Quali sono i fiori preferiti di tua madre?

2 minuti.

Sorprendila.

Che diavolo? Non conosceva nemmeno il nome della madre di Louis. Ma questo non era un grosso problema per lui, era davvero bravo nella scelta dei fiori.

Stai giocando duro, eh signor Tomlinson?

Scherzò e questa volta passò un solo minuto.

Non ti ho reso abbastanza duro oggi, Harry?

Dannazione, arrossì profondamente di nuovo.

Non intendevo in quel senso.

Ricevette risposta quasi immediatamente.

Mi manchi.

Era vero adesso? Si sentì le vertigini e urlò nel cuscino.

Anche tu mi manchi, signor Tomlinson.

Che diavolo, Harry? Quel ragazzo aveva già una ragazza! Ma ehi, lei lo stava tradendo, cazzo. E poi, era Louis quello che aveva iniziato a fare le prime mosse sessuali inappropriate. 

Poi, il suo cuore iniziò a battere forte nel petto quando vide lo schermo del suo telefono.

Louis sta chiamando...

Saltò praticamente sul posto, prendendo un respiro profondo prima di rispondere alla chiamata.

"Ciao?" sentì la voce di Louis dall'altra parte.

"Ciao" rispose, sorridendo stupidamente mentre le sue dita giocavano con i suoi riccioli.

"Sto interrompendo qualcosa?"

"No, sono solo sdraiato nel mio letto" rispose con un sorriso sciocco. Come se Louis avesse potuto vederlo in quel momento.

"Harry?" lo chiamò Louis. Amava quanto il suo nome suonasse perfetto sulla lingua dell'altro.

"Si?"

"Riguardo a quello che è successo oggi, uhm, mi dispiace se ti sei sentito a disagio" Harry si accigliò. Disagio? Perché diavolo avrebbe dovuto sentirsi a disagio?

"No, no, mi è piaciuto. Molto"

"Davvero? Grazie a Dio. Non voglio che le cose tra noi diventino imbarazzanti"

"No, stiamo bene" lo rassicurò, ma sentiva che qualcosa non andava.

"Bene"

Si ricordò improvvisamente della ragazza di Louis. Avrebbe dovuto chiedere di lei adesso?

"Umm Louis, posso chiederti una cosa?"

"Si certo"

Prese un lungo respiro profondo prima di parlare, dopotutto non aveva niente da perdere.

"La tua ragaz-"

"Harry, mi dispiace, è arrivata Eleanor, dobbiamo andare fuori a cena. Ci sentiamo più tardi?" Dannazione. Ogni. Cazzo. Di. Volta.

"Oh okay" rispose, il suo tono leggermente diverso.

"Harry?"

"Hmm"

"Harry."

"Sì"

"Vieni ancora alla cena, vero?"

"Si" se doveva essere onesto, esitò un po' prima di rispondere.

"Hai bisogno che ti passi a prendere?" tornò immediatamente entusiasta all'idea. Sembrava che Louis fosse il suo vero ragazzo. Però, pensare che ci sarebbe stata anche Eleanor gli uccise l'umore.

"Va tutto bene, posso venire da solo" decise di dire, con una certa tristezza nella voce.

"Bene. Devo andare adesso. Ciao, mio piccolo fiore riccio" Harry sorrise amaramente e, detto questo, Louis chiuse la chiamata.

Non gli piaceva questa situazione. Louis voleva solo giocare con il suo cuore o cosa? Aveva iniziato a provare dei sentimenti per lui, ovviamente l'aveva fatto. Louis lo baciava, lo chiamava con nomi dolci e lo trattava in modo speciale.

Eppure, usciva ancora con la strega. Doveva assolutamente dirgli la verità sulla sua ragazza, ma come avrebbe fatto a dirglielo?

Briefcase & Sunflowers |Traduzione Italiana|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora