Dove Sono?

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15 gennaio 1978

Mi svegliai leggermente scossa da quello che avevo sognato la sera prima, sembrava talmente vero..... Mi alzai dal letto e andai in cucina per fare colazione, i miei genitori mi diedero il buongiorno con un sorriso stampato in faccia, e così fece pure mio fratello, ma io ero ancora molto agitata e scossa dal sogno della notte prima. I miei genitori capirono che c'era qualcosa che non andava, e mi chiesero:

- "T/n, tutto ok?"

- "si.... Tutto ok, sono solo stanca"

Che bugia.. Non ero stanca per niente.

I miei genitori non chiesero altro e andai a vestirmi, presi lo zaino e andai a scuola, non incontrai Stella per strada, iniziai a farmi mille paranoie

"e se fosse stata rapita?"

"ti prego Dio dimmi che non è stata rapita" dissi io, ero spaventissima, non credevo in Dio e non ci credo tutt'ora, ma in quel momento era l'unica cosa in cui potevo sperare, Dio. Appena arrivai a scuola, andai in classe. Avevo inglese, non era nemmeno iniziata la lezione che già mi annoiavo. Dopo 10 minuti bussarono alla porta della classe, era Stella, tirai un respiro di sollievo:

- "scusi per il ritardo" disse stella

- "ok, vai a sederti" rispose il professore

Stella si sedette vicino a me

- "ma che fine avevi fatto" dissi io

- "non sono riuscita a svegliarmi" rispose stella

- "vabbè, proviamo a seguire la lezione" dissi io

Io e stella seguimmo la lezione ma ci stavamo annoiando una marea, quando fini la lezione stella mi chiese di tornare a casa insieme e di andare a casa sua nel pomeriggio, io accettai e andai alla mia prossima lezione.

La giornata passo molto velocemente e finalmente arrivo il momento di andare a casa, non aspettavo altro, iniziai a camminare con stella verso casa. Quando arrivammo davanti a casa di stella mi salutó, io la salutai e mi avviai verso casa mia, ero da sola, non c'era un anima in giro, ma mentre continuavo a camminare per la mia strada, vidi un van nero, che mi passò accanto, cominciai a tremare e iniziai a correre.

Arrivai a casa sana e salva, ma prima di entrare guardai la strada, il punto dove era stato rapito Billy, una lacrima scese sulla mia guancia, sentivo dei sensi di colpa, mi sentivo in colpa per non aver provato ad aiutarlo, sentivo quasi come se fosse colpa mia. Entrai in casa, i miei genitori avevano preparato il pranzo, io e mio fratello ci sedemmo a tavola ed iniziammo a mangiare.

A tavola c'era un silenzio tombale, di solito parlavamo molto in casa, sopratutto a tavola, probabilmente erano stanchi, anche io ero leggermente stanca anche se non ero nemmeno a metà giornata, ma io sono sempre stanca.

Quando finii di mangiare, andai in camera a fare i compiti, avevo da fare inglese, matematica, scienze e francese, iniziai immediatamente a farli e verso le 16:00 qualcuno busso alla porta, andai ad aprire ed davanti mi trovai stella

- "andiamo a fare un giro?" mi chiese

- "si, aspetta 5 minuti che mi preparo" risposi io

- "ok"

Mi preparai uscii con stella, andammo a casa sua e ci siamo messe a parlare

- "comunque io non sopporto proprio la prof di matematica, è un sacco noiosa" dissi io

- "hai ragione, anche la prof di scienze lo è" disse stella

- "ei ti va di andare a fare un giro?" mi chiese

- "ok, andiamo" risposi io

Usciamo di casa e facciamo un giro per il quartiere, era tutto molto tranquillo e non girava nessuno, decidemmo di andare a prendere qualcosa da mangiare in un negozio, prendiamo le patatine e una bottiglia d'acqua e uscimmo, mentre camminavamo un signore fece cadere la spesa per terra:

-  "che sbadato!" disse il signore

- "le serve una mano?" chiese stella

- "si, potresti passarmi il cappello lì" disse guardandomi, io presi il cappello e glielo passai

- "io, sono un mago part-time, volete vedere un trucco di magia?" disse lui sorridendo, aveva la faccia colorata di bianco, degli occhiali da sole e il cappello da mago, era anche vestito tutto di nero, vicino a lui c'era un van nero, dentro il van c'erano dei palloncini neri

- "sono palloncini neri quelli?" chiesi io

Lui non mi rispose, prese i palloncini e li avvolse intorno a me e stella, spruzzo uno spray nella nostra bocca e ci mise dentro il van, subito dopo buio totale.

Io e stella ci svegliammo dentro una stanza. Eravamo state rapite.

Nella stanza c'era un materasso, una finestra molto piccola e un corridoio piccolo, in fondo al corridoio c'era un bagno, con dei tappeti arrotolati. Ci guardammo intorno e attaccato alla parete c'era un telefono nero, provai ad usarlo, ma da dietro sentii una voce

- "non funziona" disse un uomo

- "chi sei" dissi io

- "tu sai benissimo chi sono" disse lui ridendo e uscendo dalla stanza

Io e stella ci sedemmo sul materasso, pensando ad un modo per uscire, ma sentimmo delle voci provenienti dal bagno

Continua....

Nothing Ever Lasts Forever ~Robin Arellano~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora