Cap 10

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- "comunque, anche se già te l'ho detto, mi piace la tua bandana"

Dissi sorridendo

Lui si slegò la bandana e me la diede in mano

- "prendila, te la regalo"

Non sapevo come reagire, anche se non me lo ha mai detto, so che ci teneva a quella bandana

- "non posso accettarla, davvero"

- "T/n, prendila, non ti preoccupare"

Decisi di tenerla, ma non sapevo come legarla o come metterla

- "mi daresti una mano a metterla?"

- "certo, subito"

Lui prese la bandana, la piegò e la legò sulla mia testa, delicatamente, sentivo le sue mani che mi accarezzavano leggermete i capelli e sentii un leggero brivido lungo la schiena, arrossii leggermente e mi girai verso di lui

- "stai davvero bene" disse lui

- "grazie" sorrisi io

Avvolse le mani intorno a me e mi abbracciò, io poggiai la testa sopra la sua spalla e iniziai a perdermi nei miei pensieri mentre guardavo il soffitto.

- "a cosa pensi?" Chiese Robin, leggermente incuriosito

Io mi girai verso di lui, con aria leggermente triste

- "secondo te usciremo mai da questo posto?"

Dissi con voce traballante, mentre lui continuava a tenermi tra le sue braccia, mi sentivo al sicuro vicino a lui, e gli parlavo come se ci conoscessimo, anche se ci conoscevamo solo da qualche giorno, sentivo che ormai era parte di me, anche se non era passato molto tempo dal nostro incontro nello scantinato, quell'orribile scantinato.

- "si, usciremo tutti da quest'orribile posto, sono sicuro di questo" Disse con aria speranzosa, baciandomi la fronte

Mi fidavo di lui, mi fidavo moltissimo di lui.

Guardai fuori dalla finestra, era notte fonda, io iniziai a sbadigliare e i miei occhi iniziarono a diventare pesanti.

In 5 minuti mi addormai sulla sua spalla, lui se ne accorse e mi baciò la guancia, stando attento a non svegliarmi.

La notte passò in fretta e la mattina dopo ci svegliammo da un rumore forte nella stanza di sopra.

Sobbalzammo tutti dalla paura e io mi aggrappai a Robin per la paura, lui non disse niente e mi abbracciò, accarezzandomi i capelli.

Sentimmo delle urla provenienti dalla stanza di sopra.

Non sapevamo chi fosse, cosa fosse successo.

Le urla continuarono per 3 minuti, e tutto d'un tratto si fermarono. Si sentiva il rapace ridere, ma ancora nessuno di noi capivamo chi fosse e cosa fosse successo.

Iniziai a provare un senso di malinconia e tristezza, capii da cosa era dovuto:

Mi mancavano i miei amici, mi mancavano Bruce e Griffin, ma soprattutto... Mi mancava la mia famiglia, mio fratello, mia madre e mio padre... Ma mi mancava anche qualcos'altro... Mi mancava il rapporto che avevo con Stella, e cazzo se mi mancava...

Mi persi nei miei pensieri, pensavo ai momenti che avevo passato con mio fratello e con la mia famiglia, pensavo alla prima che ho conosciuto Stella.

Ritornai nella realtà, quando la porta dello scantinato si aprì, vedemmo il rapace, in mano aveva un coltello.

- "cosa é successo di sopra" disse Stella, spaventata e arrabbiata allo stesso tempo

- "diccelo, subito" disse Finney

- "si, diccelo" disse Vance

Il rapace, sentendosi costretto a dire cosa é successo, inizio a raccontare

- "ho ucciso mio fratello, Max, ha quasi scoperto tutto questo, e non poteva sapere tutto ciò"

Eravamo scioccati, come aveva potuto uccidere suo fratello per questa cosa, era un pazzo... Bè sì era capito abbastanza.

Lui rise, la sua solita risata, che ogni volta metteva i brividi.

Sali le scale, chiuse la porta e se ne andò, lasciandoci soli nel seminterrato...

Ci furono alcuni minuti di silenzio e poi sentimmo uno squillo, vedova dal telefono al muro, quello da cui ci aveva chiamato Bruce

Stavolta si alzò Vance per andare a rispondere.

Alzò la cornetta del telefono e disse

"Chi é?"

Continua...

Nothing Ever Lasts Forever ~Robin Arellano~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora