Cap 6

115 5 0
                                    

La porta del bagno si aprì lentamente... Davanti ci trovammo un ragazzino della nostra età, aveva i capelli ricci, una maglietta grigia con le maniche lunghe blu, in mano aveva una penna a razzo sporca di sangue

- "chi siete?" chiese il ragazzo, confuso

- "chi sei tu" disse Stella

- "io sono Finney Blake, e voi chi siete?"

Guardai la penna a razzo sporca di sangue, mi si geló il sangue

- "che hai fatto con quella penna? Perché è sporca di sangue?"

- "ho provato a colpire il rapace per scappare, ma ho colpito solo il braccio, tranquilla, però ancora non mi avete detto chi siete"

Tutti noi ci presentammo e uscimmo dal bagno, andammo nella stanza dove si trovava il telefono, non riuscivo ancora a capire perché tenere un telefono la sotto se non funzionava.

Erano passati due giorni da quando io e Stella siamo state rapite, si fece notte e tutti noi eravamo stanchi, avevamo solo un materasso su cui sdraiarci ma non bastava per tutti, perciò qualcuno decise di dormire sul pavimento, io dormivo sul materasso insieme a Stella, Robin e Vance, mentre Griffin, Finney e Billy dormirono sul pavimento. Quella notte fece particolarmente freddo e io iniziai a tremare e battere i denti.

Sentii delle braccia avvolgere il mio corpo, alzai leggermente la testa e vidi Robin che aveva un leggero sorriso sul suo volto, abbassai la testa, smisi di tremare e nelle sue braccia mi sentivo protetta, mi addormentai quasi subito, ancora nelle sue braccia.

Mi svegliai durante la notte a causa di un colpo proveniente dal piano di sopra, probabilmente era il rapace, sentii altri colpi, Anche Robin si svegliò, mi guardò, io lo riguardai

- "che cos'era?" chiesi io

- "non lo so, probabilmente è stato il rapace che si sarà arrabbiato per l'ennesima partita a poker con i suoi amici drogati" lui dice ridacchiando

Ridacchiai anche io

- "allora probabilmente si mette la maschera per coprire le occhiaie visto che invece di dormire sta sveglio a giocare a poker" dissi io

Lui ridacchiò

- "sei simpatica, sei anche molto carina" disse lui

- "grazie..." dissi io, ero rossa in faccia

- "sei rossa in faccia, è successo qualcosa?"

Merda, lo aveva notato

- "no non è successo niente, tranquillo..." dissi io, arrossii ancora di più

- "dimmi qualcosa su di te" disse lui

- "cosa vuoi che ti dica?"

- "da dove vieni? Non ti avevo mai vista prima"

- "Io vengo dall'Italia, mi piaceva stare li, ma i miei genitori per lavoro si sono dovuti trasferire"

- "mi dispiace"

Sentimmo un colpo di sopra, un colpo che mi fece sobbalzare per lo spavento, guardammo la porta davanti a noi, io mi spaventai e mi avvicinai a Robin, lui mise un braccio attorno a me, io lo guardai, lui mi riguardò con un leggero sorriso.

Dopo un po' mi staccai e dissi:

- "scusa..."

- "tranquilla, sinceramente mi piace stare vicino a te" disse lui

Io arrossii, ero rossa come un peperone, lui mi guardò e disse

- "sei rossa in faccia, di nuovo"

Io sorrisi, leggermente imbarazzata

- "però sei carina quando arrossisci" disse lui, sorridendo

- "grazie..." dissi io

- "ho detto solo la verità"

- "mi piace la tua bandana"

- "grazie, sono contento che ti piaccia"

- "dimmi qualcosa di te, che tipo di persona sei" chiesi io

- "ero la seconda persona più forte della scuola, da qua puoi capire che tipo di persona sono" disse lui, ridacchiando

- "si, ho sentito parlare di te a scuola, ma non pensavo di trovarti qui, da quanto è che stai qui?"

- "una settimana più o meno"

- "ah, e come sei stato rapito"

- "stavo andando a comprare una cosa, ma il rapace mi ha preso e perciò, eccomi qua"

- "ah, mi dispiace"

Io mi avvicinai un po' di più a Robin, le nostre facce erano molto vicine, sentivo il suo respiro sulla mia guancia e le nostre labbra si sfioravano, ad un certo punto Robin si avvicino e...

Continua...

Nothing Ever Lasts Forever ~Robin Arellano~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora