Aitor
Le cinque arrivano subito e, quando suona il campanello, corro giù dalle scale per aprire a Fede, che entra con una busta enorme in cui presumo ci sia il suo cambio.
"Muoviti! Non abbiamo tanto tempo. Alle sei e mezza ci incontriamo davanti al cinema"
"Sì, ciao anche a te."
In risposta vengo trascinato al piano di sopra, dove Fede apre l'armadio e inizia a analizzare i miei vestiti.
Raggiungo il letto e mi ci stendo sopra, con le gambe che penzolano fuori, portano le mani sopra la testa. Sento rumore di grucce e chiudo gli occhi, tanto tutto ciò che devo fare è vestirmi una volta che lei avrà finito.
"Fatto! Vai a farti la doccia. Io userò il bagno al piano terra."
Le faccio il saluto militare e cammino per il corridoio, raggiungendo il bagno. Apro l'acqua e regolo la manopola sulla temperatura giusta. Mentre si riscalda, mi spoglio, gettando tutto nel cesto dei panni sporchi.
Quando entro nel box, l'acqua bollente mi scorre addosso e mi rilassa i muscoli. Starei qui sotto per ore, ma so che se lo facessi davvero, Fede sarebbe in grano di prendermi per un orecchio per farmi uscire. Quindi mi sbrigo a lavarmi e asciugarmi. Una volta infilati i boxer, mi fermo di fronte lo specchio, frizionando i capelli con un asciugamano.
"Hai fatto? Sei lì dentro da quaranta minuti!!" Il bussare frenetico alla porta mi fa alzare gli occhi al cielo.
"Asciugo i capelli e ho fatto!"
Una volta che ogni ciocca è asciutta, pettino un'ultima volta i capelli e poi infilo i pantaloni grigi scelti da Fede, a cui ha abbinato un maglioncino bordeaux con una fantasia a rombi ricamata.
Entro in camera. Fede è davanti allo specchio a figura intera dell'anta dell'armadio, impegnata a spazzolarsi i capelli in maniera frenetica.
"Si può sapere perché sei così nervosa?"
Mi siedo di nuovo sul letto, mentre mantengo gli occhi su di lei.
"Voglio che sia tutto perfetto" Sbuffa, quando non riesce ad addrizzare un ciuffo di capelli che ha deciso di non voler rispettare la riga e andare nella parte destra, invece di restare a sinistra come dovrebbe.
Sorrido per il suo nervosismo e mi alzo, raggiungendola. Delicatamente prendo il ciuffetto e lo pettino con le dita, per poi fissarlo dietro al suo orecchio.
"Sei perfetta. Non c'è motivo per cui tu debba essere nervosa"
È davvero bella stasera: indossa una gonna nera a tubino che le scopre le gambe, coperte però da una calzamaglia semi-trasparente nera. Ha abbinato il tutto con un maglioncino beige con la scollatura a barca. I capelli biondi sono leggermente arricciati, a formare delle morbide onde che le ricadono oltre le spalle.
"Dici sul serio?"
Si morde il labbro, guardandomi attraverso lo specchio.
"Si, Fede. Sei bellissima"
Lei si gira e mi getta le braccia al collo, abbracciandomi forte.
"Ti voglio un mondo di bene, Aitor."
"Anche io" Le lascio un bacio sulla guancia e le prendo la mano, portandola al piano di sotto.
Lanciando uno sguardo all'orologio, vedo che solo le sei e venti, abbiamo dieci minuti per raggiungere il cinema. Dovremmo farcela.
La aiuto ad infilarsi il cappotto, poi metto il mio e recupero cellulare e chiavi, che subito lascio nella borsa di Fede.
Mentre camminiamo, mi stringo nelle braccia. Non piove, ma c'è un'aria gelida.
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Start of something new // Ranmasa
Fanfiction//RanMasa// Aitor Cazador odia la scuola, le regole e dover essere gentile a forza solo per piacere a persone che prima o poi lo abbandoneranno. Lui preferisce fare qualche scherzo stupido con il quale attirare l'attenzione, piuttosto che dire un 't...