Fede
Quando il film finisce, restiamo ancora un po' seduti, aspettando che i titoli di coda finiscano e che vengano accese le luci.
Sposto lo sguardo su Riccardo, ancora concentrato sull'enorme schermo davanti a noi. Mi prendo un momento per osservare i suoi lineamenti, sentendo il cuore battere forte.
È il mio primo appuntamento con un ragazzo e, nonostante ci siano anche i nostri migliori amici, per me è stato magico. Riccardo è veramente bello, sia dentro che fuori, e pe tutto il tempo non ha fatto altro che ricoprirmi di attenzioni e farmi sentire a mio agio.
Le luci si accendono e sbatto un paio di volte le palpebre per abituarmi, poi mi alzo, seguendo l'esempio di Aitor, già in piedi a stiracchiarsi.
Sono felice che sia venuto con me, anche se ha combinato non pochi disastri all'inizio della serata. Mi viene quasi da ridere se penso che Aitor credeva che il mio appuntamento appuntamento fosse Gabi.
Sposto lo sguardo su quest'ultimo, impegnato a fissare Aitor con la faccia da imbranato. Forse non è ancora pronto ad ammetterlo, o forse non lo sa nemmeno lui. Ma dal modo in cui guarda il mio migliore amico, sono sicura che qualcosa per lui lo provi.
Sono contenta di essermi trasferita alla Raimon. La Royal Accademy mi piaceva, era un'ottima scuola. Ma il problema è che erano tutti più freddi, concentrati solo sullo studio e sui vari club. Certo, qualche amico lo avevo. Ma la verità è che non è stato difficile lasciarli, e non mi mancano.
Inizialmente sono passata alla Raimon solo per stare più vicina a mio padre, ma ora non riuscirei più a lasciarla. Non dopo aver ritrovato Aitor. Non dopo aver conosciuto Riccardo, Gabi e tutti gli altri ragazzi.
All'inizio pensavo che avrei avuto difficoltà ad inserirmi, ma loro non mi hanno mai fatto sentire di troppo, oppure non voluta. Gabi soprattutto. Abbiamo legato pian piano, e sta diventando una persona molto importante per me. E beh, per Aitor.
Gabi è stato il primo ad accorgersi della cotta per Riccardo e si è dovuto subire tutti i miei dubbi e le mie paranoie. In classe ha addirittura convinto il professore a farmi sedere davanti lui e Riccardo, con una scusa molto stupida su come, stando seduta accanto alla finestra, il sole poteva infastidire i miei occhi chiari e sensibili alla luce. Sono seria, l'ha detto davvero. Con la facia di chi non ammetteva repliche. Il professore ha dovuto per forza accontentarlo.
E ha fatto di tutto per avvicinare me e Riccardo, fino a stasera. E ha anche accettato di venire stasera. Sinceramente, quando Riccardo mi ha chiesto di uscire ieri mattina, ero nervosissima. Se non ci fossero stati Aitor e Gabi, dubito sarei riuscita a parlare liberamente con Riccardo. Senza fare figure di merda, intendo.
"Andiamo?" Guardo Riccardo, che si è alzato e ora è accanto a me, e annuisco in risposta. Recupero il cappotto, che avevo lasciato sullo schienale della poltrona.
Non faccio in tempo a infilarlo che Riccardo me lo sfila dalle mani e lo apre, aiutandomi ad indossarlo. Mentre gli do le spalle, infilando il braccio destro nella manica, un sorriso sorge sulle mie labbra per questo gesto.
Usciti dal cinema, mi stringo le braccia intorno al petto, cercando di proteggermi dall'aria gelida che mi avvolge.
"Ti accompagno a casa?" Mi chiede il castano, mentre Aitor e Gabi sono di fronte a noi.
Lancio un'occhiata al primo. So che non gli piace il buio, non ne ha paura, però preferisce non rimanere solo di notte in strada. Lui mi guarda a sua volta e lo conosco abbastanza da poter dire che non vuole rovinarmi la serata.
"Si, tranquilli. Voi andate. Io e Aitor torniamo insieme. Alla fine dobbiamo fare la stessa strada." Guardo Gabi, stupita che abbia capito così presto ciò che stava succedendo tra me e il mio migliore amico. E so anche che sta mentendo, perché a casa sua io ci sono stata e so per certo che non è sulla stessa strada di quella di Aitor. Ma il turchese non può saperlo, quindi annuisce verso di me. Guardo per un secondo Gabi, chiedendomi perché stia mentendo. O ha paura che Aitor possa rovinare l'appuntamento con Riccardo, oppure vuole passare un po' più di tempo con Aitor, da soli.
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Start of something new // Ranmasa
Fanfiction//RanMasa// Aitor Cazador odia la scuola, le regole e dover essere gentile a forza solo per piacere a persone che prima o poi lo abbandoneranno. Lui preferisce fare qualche scherzo stupido con il quale attirare l'attenzione, piuttosto che dire un 't...