Capitolo 28

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Aitor

"Vai a scuola?"

Mi volto e osservo Jordan, fermo sulla porta. Ha gli occhi tristi e so il perché. Quando sono tornato a casa, dopo aver passato la mattinata da Fede, Xavier è venuto in camera a salutarmi e a dirmi che per un po' di tempo si trasferiva da Torch e Gazelle. Non ha detto il motivo, probabilmente ha saputo da Jordan che ero fuori dalla loro camera ad origliare la conversazione di questa mattina e ha preferito non rifilarmi bugie.

"Si, ci troviamo lì con tutti gli altri. Poi andiamo alla partita"

"Va bene. Torni a casa a cena? O rimani con i tuoi amici?"

Ci penso un attimo. Ieri avevo promesso a Lucian e Arion di mangiare qualcosa insieme, ma non voglio lasciare Jordan da solo.

"In realtà non ho nulla da fare. Oppure possiamo andare a mangiare qualcosa fuori. È da molto tempo che non andiamo da Hops Up!"

Lui mi sorride brevemente, poi si allunga e afferra il borsone, per poi porgermelo. "Va bene, dopo vediamo allora. Ora vai, altrimenti farai tardi"

"Tu non vieni?"

Scendiamo le scale insieme e arriviamo alla porta.

"Non lo so, Aitor. Mi piacerebbe ma sarebbe pesante il viaggio in macchina, dato che sono da solo"

Annuisco e mi giro, cercando di non fargli vedere il mio dispiacere. Poi però mi viene un'idea.

"E se venissi con noi?" lo guardo, prima di prendere il borsone. "Potresti chiamare il mister Sharp e chiedergli se c'è posto in pulman"

"Non avevi detto che non eri pronto per dire a tutti che eri nostro figlio?"

Mi gratto sulla nuca.

"Non lo sono ancora, in realtà. Però comunque hai giocato con gli allenatori, quindi non sarebbe strano vederti lì. Come quando è venuto Shawn."

Vedo che lui ci pensa per un attimo, poi annuisce. "Tu inizia ad andare, io chiamo Jude e vedo che mi dice"

Lo saluto ed esco di casa, incamminandomi verso il campo. Dobbiamo giocare contro quelli della Kirkwood e, anche se tutti in squadra continuano a ripetere che sarà una partita facile, ho i miei dubbi.

Arrivato al campo noto subito Gabi e Riccardo che parlano con Fede, mentre il mister è a qualche passo da loro con il telefono vicino all'orecchio. Immagino stia parlando con Jordan, perché quando mi avvicino lui mette giù e accenna un sorriso.

Non ci sono ancora tutti, per questo vado a sedermi accanto al pulman, raggiungendo Arion e Victor.

"Non dobbiamo sottovalutarli, la loro squadra sarà anche divisa al momento, ma sono comunque giocatori con una tecnica individuale davvero forte"

"Victor ha ragione. Se arriviamo al campo convinti di batterli, saranno loro a vincere" Riccardo resta in piedi, ma si avvicina a noi e ben presto alla conversazione si aggiungono tutti.

Io continuo ad ascoltarli, ma non intervengo mai.

"Oggi sei silenzioso" Sento dire da dietro, a bassa voce per non farsi sentire da nessuno se non da me. Quando mi giro, Gabi è alle mie spalle e mi guarda. "È successo qualcosa?"

Ho capito che mi piaci.

I miei genitori, che tra l'altro sono Jordan Greenway e Xavier Foster, hanno litigato per non so cosa e non so se faranno mai pace.

"No, non è successo nulla"

Lui non è convinto, ma non fa in tempo a dire altro che il mister Sharp ci richiama, dato che ormai sono arrivati tutti.

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