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Il giorno seguento non fu meglio, mi alzai ancora stordita dal pianto della sera precedente..
Avevo dormito si e no un paio di ore, ero distrutta, ma mi alzai dal letto comunque, non avrei lasciato che qualcuno mi abbattesse, io ero più forte di così, o almeno, dovevo far sembrare di esserlo..

Andai in cucina, ancora dormivano tutti. Per fortuna. Non avrei sopportato le urla di Ellen ancora..quella donna mi odiava, ne ero certa. Ma era una cosa reciproca.
E la cosa valeva anche per george. Nemmeno si era degnato di difendermi. E infondo, so che anche lui non mi amava.. Ma nessuno l'ha mai fatto veramente.. Quindi sono abituata a questo tipo di cose.

Dopo aver fatto colazione, decisi di farmi una doccia e uscire un pó, era molto presto, ma avevo bisogno di una distrazione. Così, dopo aver preso le mie cuffie, il telefono e le chiavi con un pó di soldi, mi diressi in un negozio di dischi. Mentre camminavo, la canzone "lithium" dei Nirvana rimbombava nella mia testa. Quella canzone riusciva sempre e comunque a calmarmi. Era come una droga per me.
Arrivata davanti al negozio di dischi, entrai. Era il paradiso , o almeno ai miei occhi. La musica era il mio rifugio. Sarei giá morta da un pezzo senza di lei, credetemi.

Tutti i dischi scorrevano tra le mie dita mentre cercavo qualcosa di nuovo, per provare nuove emozioni. Mi fermai quando lessi il nome 'Sweet Children' quel nome mi era familiare. L'avevo giá sentito. Beh, comunque sia, qualcosa di quel disco mi affascinava, così decisi di comprarlo. Tanto, anche se non mi fosse piaciuto, avrei comunque provato sensazioni nuove,ed ero curiosa. Molto curiosa a dire la verita.

Mi fermai nel mio posticino dove mi rifugiavo sempre dalla vita e da tutti i problemi, quello vicino alla periferia. A pensarci bene, non ero mai stata in periferia. Ellen e George mi avevano sempre detto di non andarci perché ci abitava gente strana. Ma mi decisi, un giorno ci sarei andata. Si,tanto cosa potrebbe andare peggio? La mia vita é giâ una merda cosí, perció..

Dopo un pó decisi di tornare a casa. Se Ellen e George si fossero svegliati e non mi avessero vista, so che si sarebbero fatti film mentali e non potevo reggerli ancora.

Aprì la porta di casa un pó timorosa all'inizio

"Macy? Sei tu?" Sentì ellen dalla cucina

"Si" risposi salendo in fretta per rifugiarmi in camera mia

Misi subito il disco degli Sweet Children.

La veritá? Erano pazzeschi
I testi erano semplicemente qualcosa di magnifico. Sapete? Quel qualcosa che cercavo da sempre. Mi trasmetteva emozioni. Bellissime emozioni.
Anche se quel gruppo non era ancora famoso, ero certa che lo sarebbero diventati.
Mentre ascoltavo la voce del cantante e gli strumenti in sottofondo, Mi sentivo viva, viva per davvero.

Ma purtroppo la mia felicitá non durô un cazzo, come sempre.

"Dove sei stata, stamattina?" Mi chiese ellen entrando in camera mia

"Oh beh, avevo bisogno di schiarirmi un pó le idee così sono uscita un pó.. Sono andata in un negozio di dischi e ne ho comprato uno , di questa band che si chiama 'sweet children' , sono davvero forti, dopo di che sono andata- mi fermai per un secondo, nessuno sapeva del mio posto, e non avevo intenzione di dirlo proprio a Ellen- beh sono tornata qui a casa' conclusi infine

"Daccordo" disse lei con fare menefreghista

"Vuoi sentire qualcosa di questa band?" Le chiesi

"No. Non ascolto quello schifo di musica. Sono solo drogati e alcolisti che campano facendo stupide canzoni , ne sono sicura. Come tutte le altre band che ascolti. Tutti così, mi domando se tu sia come loro " poi mi rivolse uno sguardo freddo

Oh no. Poteva dire quello che voleva su di me. Ma non poteva insultare anche la musica che ascoltavo

"Beh, se tanto disprezzi la musica che ascolto e tutto quello che faccio, potevi anche non adottarmi, sarei stata anche meglio" gridai uscendo dalla camera

"Beh, prima non eri così! Ora sei diventata soltanto una puttana che fa soldi scopando, non è così? E che si droga, ne sono sicura. Dalla musica che ascolti si intuisce" disse "io e tuo padre ne siamo sicuri" disse con uno sguardo deluso

"Ellen, tu , tu non sai niente, e ripeto, proprio niente della mia cazzo di vita. Non faccio la puttana e mai lo farei. E non mi drogo. Puoi starne certa. Oh e forse volevi dire Io e George, non tuo padre. Voi non siete la mia famiglia. E mai, mai lo sarete" dissi con un tono freddo, privo di emozioni.

Lei non disse una parola, si limitó a guardarmi in modo schifato,e si giró per andarsene.
Ne avevo abbastanza di quella donna e di quel suo stupido marito.
Ho deciso, me ne andró via di casa. Lo faró per me. Non potevo sopportare ancora quei due e il fatto di sentirmi un disastro. Sapevo giá di esserlo.
Volevo soltanto vivere, vivere per davvero.
Mi Decisi, sarei scappata la notte stessa.

Rage And Love//green dayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora