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Misi tutti i miei vestiti in un borsone, e un pó di soldi e cose che mi sarebbero servite per andare un pó avanti. Ma ero giá decisa a trovarmi un lavoro per campare

Erano quasi le dieci di sera, decisi che era il momento adatto per fuggire. Sarei sgattaiolata via dalla finestra di camera mia.
Prima di andare, peró, guardai per quella che sarebbe stata l'ultima volta, camera mia. Era l'unico mio rifugio qui in casa. L'unico posto per me al sicuro.
Mi mancherá, credo.

Okay alla fine mi decisi ad andare.sentì delle voci provenire dal piano di sotto, ma non ci feci caso. Era soltanto quella stronza di Ellen che gridava come sempre.

Pensai subito di andare nel mio piccolo rifugio vicino alla periferia,infondo era la mia unica speranza ed é sempre stato il posto dove venivo per scappare un pó da tutti i problemi che mi circondavano.

Pensai a cosa avrei fatto in futuro. Se non avessi trovato un lavoro e poi non avessi soldi, che cosa avrei fatto? Beh, all'inizio ero spaventata, ma poi ho pensato
Fanculo, un modo troveró. Fanculo a tutto.
Non me ne frega se dovró marcire qui, almeno mi sento libera. E non c'é cosa più bella.
Non permetteró di farmi sottomettere da qualcuno. Io devo farmi valere.

Una cosa mi tornó in mente. Mi ero promessa che sarei andata in periferia. E credo che quello fosse il momento perfetto. Insomma, se non ora, quando.
Ormai sono qui, sono scappata di casa. Non me ne frega più di niente ormai. Voglio soltanto vivere e trovare la mia vera strada. Voglio vivere un'avventura.

Così presi il mio borsone e la mia chitarra. Ah giusto, non ve lo avevo detto. Io suono la chitarra, da molti anni ormai. Anche quella elettrica. E non sarei scappata senza portarla con me, ovviamente.
Ne avevo bisogno.

Così mi incamminai. Wow, quelle strade erano davvero buie, e sentivo un forte odore di Alcool provenire da lontano. Così seguì quell'odore. Lo so, nessuno l'avrebbe mai fatto. Perché diciamocelo, chissá chi poteva esserci.
Ma io invece la trovavo una cosa eccitante da fare, così andai.

Senti delle voci maschili scontrarsi con altre femminili, poi risate , suoni di strumenti. Sentivo anche le bacchette che picchiettavano su una batteria.

Era così eccitante.

Entrai in quel vicolo buio, segui ancora le voci, ed eccoli la.

C'era un gruppetto di ragazzi. Tutti mi fissarono, io feci altrettanto.

Wow, sembravano così strani, ma qualcosa di me voleva conoscerli. Sembravano una famiglia. Quella cosa che io non avevo mai avuto. E Avevano qualcosa che mi attraeva.

"E questa chi é" disse arrivando un'altro di loro.

Avrá avuto più o meno la mia etâ, forse un anno di più, poco importa.
Era biondo finto, aveva un paio di occhi verdi , e un piercing al naso.
Era vestito in modo strano. Si, mi piaceva.il suo stile era proprio simile al mio.

"Io- Io sono Macy" dissi facendomi sentire da tutti

"Ma che ci fai qui, insomma, nessuno ti ha detto di stare lontana da questo posto?" Ribatté il ragazzo col piercing bevendo un sorso della sua birra

"Si , e quindi? Vuoi farmi anche tu la ramanzina? " "ne ho giá avuta abbastanza. E poi non me ne frega niente. Ero soltanto curiosa. Posso anche andarmene se non mi volete."
dissi con un tono un pó seccato

Lui mi guardó, guardó gli altri, poi tornó a guardare me. Io feci altrettanto

"Mi piaci, ragazzina" mi sorrise.

"Grazie" ribattei

Devo ammettere che aveva un bel sorriso. Ma era un pó troppo sfacciato quel ragazzo

"Ma, cos'é che ti porta qui da noi" si rivolse poi un'altro ragazzo a me. Era alto, biondo anche lui, e aveva gli occhi azzurri. Ho notato i suoi tatuaggi e il suo modo strambo di vestire. Mi piace. Giá. Sembra okay

"Beh, volete la veritá ? " dissi guardando tutti. Loro annuirono

"Sono- sono scappata di casa. Giá" " é tutto un fottuto casino" dissi io normalmente

"Hai fatto bene ragazzina. Sei forte " disse il finto biondo

"grazie, anche voi sembrate okay" risposi

"Comunque , io sono Billie joe" si avvicinó il finto biondo col piercing.da più vicino i suoi occhi erano ancora più verdi e ancora più belli.
Mi sorrise vedendo il modo in cui lo guardavo. Boh non so, ero molto presa dai suoi occhi.

"Io sono Mike" accennó con un sorriso il biondo tatuato

Gli sorrisi a mia volta

"Oh , io sono frank, ma chiamami Tré" si avvicino e mi strinse la mano. Era strano anche lui, come tutti gli altri , ma mi faceva tenerezza. Teneva in una mano le sue bacchette.quindi era lui prima a suonare.

"Io sono jimmy" mi guardó un altro. Aveva anche lui dei capelli strambi . Aveva la matita agli occhi e uno stile molto simile al mio, e a quello degli altri. Mi sentivo meno sola, in un certo senso.
"Piacere " dissi

Lui continuó a guardarmi. Era il più misterioso di tutto. Vedremo quando lo conosceró meglio.

Poi mi presentai con tutti gli altri. Erano tutti molto simili ma allo stesso tempo diversi. Ognuno era unico a modo suo. E mi piaceva. Avevano un senso di individualitá. Quello che ho sempre voluto avere.

Passammo il tempo a parlare e bere un pó. E a divertirci

"Okay ragazzi, é stato bello conoscervi. Ora tolgo il disturbo, magari ci vediamo domani" dissi io alzandomi dopó un pó che si era fatto tardi

"Macy" mi richiamó Billie guardandomi attentamente

Lo guardai

"Puoi restare con noi. Ormai sei una dei nostri, e saremmo felici di ospitarti con noi. Sei una apposto. " disse accennando un sorriso guardandomi e poi volgendo lo sguardo per terra

"Davvero? Insomma, io posso comunque dormire per strada, non é un probleme" dissi sicura

"No. Ti vogliamo qui. Noi ospitiamo sempre quelli che vengono qui. Perció-

Si avvicinó a me prendendomi il borsone che mi ero messa addosso e lasciandolo cadere a terra

"Puoi restare qui. Ti divertirai, vedrai. Qui é uno sballo" " e poi siamo come una grande famiglia" disse guardandomi negli occhi

A quelle parole mi sentì quasi gli occhi lucidi. Io non avevo mai avuto una famiglia.. Non mi ero mai sentita di appartenere ad una famiglia.. Anche se avrei voluto tanto..

Tutti annuirono accennando qualche sorriso

"Beh... Mi avete convinta. Resteró" sorrisi

"Allora festeggiamo, vieni" disse billie e subito porgendomi un altra birra

Mi sentivo accettata. Sentivo di aver trovato qualcuno come me. Qualcuno che sentiva soltanto il bisogno di vivere. Di libertá. Volevano essere liberi. Indipendenti.
Volevano contare qualcosa in questo mondo.

Proprio come me.

Rage And Love//green dayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora