Andavo a scuola, all'epoca dei fatti, facevo la terza media, quell'anno mi aspettavano gli esami e ne ero terrorizzato. Ero stato sempre un tipo riservato, emotivamente suscettibile, timido e parecchio insicuro.
Il fatto stesso di ritrovarmi a dover parlare davanti a ben sei professori( alcuni dei quali sconosciuti ) mi faceva cacare sotto. E per di più ci sarebbero stati i miei compagni dietro di me ad attendere il mio turno per sfottermi. Potevo già sentire il loro sghignazzare dietro le mie spalle alla mia prima parola ripetuta. Ebbene sì, non mi ero fatto mancare niente , ero pure balbuziente.
Quando rientrai a casa dopo l'ultimo giorno di scuola, ricordo il viso di mia mamma, che mi aspettava sulla porta per assicurarsi,credo, che fossi tornato
senza altri lividi e con tutti i denti ancora al loro posto . Era stata sempre apprensiva, ma penso che avere come figlio uno come me le abbia provocato una forte ansia.Mi prese lo zaino dalla spalla, e mi accorsi che si teneva per forza di inerzia, solo da una spallina. Era lo zaino che aveva voluto comprarmi lei, l'estpack, per farmi avere sembianza di un ragazzino integrato, presumo. Cercava di comprarmi sempre buoni vestiti, di marca, anche se a me non interessava di nessuna in particolare.
Non ero mai stato ossessionato dalle marche, per me una cosa valeva l'altra. Non ero mai stato ossessionato in nessun modo dall'apparenza in generale. Non odiavo nessuno ne prendevo in antipatia chi amava stare al centro dell'attenzione solo perché io ero l'opposto.Non facevo del male a nessuno e avrei voluto ricevere lo stesso trattamento.
Così non fu. Ma ancora all'epoca dei fatti non lo sapevo.
Avevo solo un amico, Rudy, che era il diminutivo di Rodolfo. Uno di quelli non invitato mai a nessuna festa ed ignorato da tutte le ragazze . Come me. Ma Rudy a differenza mia aveva due abilità che lo immunizzavano in qualche modo . Per prima cosa non balbettava, quindi già questo dava meno nell'occhio ed era più " normale" di quanto lo fossi io, inoltre era bravo a scuola, ma bravo davvero. Il classico secchione , e grazie a questo veniva " graziato", perché passava loro i compiti in classe. Spesso durante quei compiti si trovava a doverne fare tre o quattro oltre il suo, e ciò nonostante aveva sempre la media del nove.
Io e Rudy diventammo inseparabili dalla prima media, il professore doveva averci visto giusto, perché ci mise lui nello stesso banco . Non lo avevo mai visto prima e neanche lui a me. Eppure fu intesa a prima vista. Rudy era un po' sovrappeso, per questo sudava spesso, aveva i capelli castani rossicci lisci come dei spaghetti, aveva anche le guance sempre rosse e piene di brufoletti. Insomma non era certo il classico ragazzo di cui le nostre compagne scrivevano nei loro diari.
Però era un simpaticone, aveva sempre la battuta pronta, faceva ridere spesso tutta la classe.
Ah ecco, mi ero dimenticato, aveva anche questa abilità unità alle altre due . La carta vincente. La simpatia .Comunque, tornando a mia madre e alla sua ansia, che appunto era peggiorata notevolmente negli ultimi anni, diciamo da quando avevo iniziato e quasi finito le medie, necessitava di calmanti e ansiolitici all'occasione.
Questa occasione si presentava più spesso del normale, all'epoca non sapevo quanto mia madre avesse una vera e propria dipendenza da questi farmaci. Però incolpavo me stesso ugualmente perché ero sicuro fosse mia la colpa se doveva assumerli.Ciaooo a tutti 👋 la storia sembra semplice, ma ha una particolarità... che vi dirò più avanti 😛 grazie per la lettura ✨✨
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Il Ponte Parlante
ParanormalEsistono luoghi nel mondo, dove si mescolano mistero e fede, per chi ne abbia. Dove il paranormale trova vita li dove forse qualcuno ha trovato la morte.