La Maledizione {Dramione}

Capitolo 15

Draco

-cosa stai dicendo? Sei diventato scemo?-

Disse Hermione incredula, quasi ridendo

-volevi la verità? Eccola, questa è la verità-

Rispose Draco

-ti spiegherò tutto, ma non possiamo parlarne qui-

Disse guardando la porta

-vado a prendere il mantello, poi andiamo in cortile-

Non le diede nemmeno il tempo di rispondere che corse nel suo dormitorio a prendere il mantello che era piegato fra i suoi vestiti per poi tornare subito da Hermione

-Draco per me stai inventando assurde storie per prendere tempo, noi fratelli? Io adottata? Come puoi dire una cosa del genere?-

Disse fissandolo con occhi spalancati

-ti prego, vieni fuori con me e ti racconto tutto per bene-

Hermione lo fissò e lui capì che andava bene.
Aprì il mantello e coprì entrambi sotto di esso, si presero a braccetto e camminarono in silenzio fino al cortile dove finalmente potevano toglierlo

-sediamoci qui-

Si erano seduti sull'erba fredda, non vedevano nulla, era buio pesto ormai

-Draco spiegami ti prego-

Lo fissò, Draco fece un lungo sospiro

-Va bene..-

Le raccontò ogni cosa che gli avevano detto i suoi genitori, la maledizione, il nesso con gli incidenti eccetera

-io... no è impossibile-

Disse Hermione incredula scuotendo il capo. Draco le prese la mano ma notò che stava tremando, non per il freddo

-i miei... i nostri genitori ci hanno nascosto tutto per evitare questo dolore-

-non dire i nostri Malfoy, sono i tuoi-

Disse rabbrividendo quasi urlando 

-scusami, tu non c'entri niente-

Disse ancora guardandolo ma tolse la mano

-io comunque non li perdono, non li perdonerò mai. Nonostante tutto, loro dovevano dircelo, lo meritavamo-

Si alzò ma si bloccò improvvisamente portandosi le mani alla bocca

-Hermione che succede?-

Draco si mise in piedi di fronte a lei

-oddio... Luna...-

-Luna? Cosa c'entra adesso? Hermione cosa dici?-

Si stava preoccupando, Hermione alzò lo sguardo su di lui

-io sapevo tutto, tranne che ero io..-

Silenzio

-cosa...?-

Era senza parole

-quando quel fine settimana in estate mi hai ospitata, io la prima notte cercavo il bagno, ma mi ero persa. Così sono entrata in una stanza, dove c'era una botola, con all'interno una scatola contenente una specie di diario. Ritraeva delle foto di te neonato, con una bimba, di nome Luna... poi c'era una dedica di tua madre, che diceva che l'avrebbero dovuta dare via-