2. L'inizio di un cambiamento

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Jungkook si nascondeva con astuzia nell'ultima settimana. Le guardie del Re lo perseguitavano con costanza senza dargli un attimo di tregua.

In quel momento si trovava seduto in uno sgabello poco curato di una taverna stracolma di barbari. Era coperto come meglio poteva per non farsi riconoscere mentre beveva della birra, fin quando non vide la folla di uomini spostarsi per far spazio alle guardie del Re, lo si capiva per via dello stemma del regno Kim che sfoggiavano con fierezza nella loro uniforme, all'altezza del cuore.

«Cazzo.»
Mormorò a denti stretti quando li vide avvicinarsi a lui.

«Jeon Jungkook?»
Una guardia si avvicinò a lui squadrandolo dall'alto al basso, soffermandosi poi sulla mano del sicario piena di tatuaggi che sorreggeva un bicchiere straboccante di birra.

Il nominato semplicemente annuì osservando attentamente la guardia, mentre sentiva gli occhi di tutta la gente all'interno di quel bar, bruciargli la pelle per quanto lo stessero fissando come se avesse commesso un peccato enorme, dove lui non ne sapeva nemmeno l'esistenza.

«Seguici, la tua presenza è richiesta urgentemente dal Re Kim.»
Un'altra guardia si avvicinò per afferrargli un braccio e trascinarlo fuori con gli altri, ma Jungkook strattonò il braccio allontanandosi.

«Staccati, cazzo.»
Ringhiò a denti stretti, mentre, con la mano destra posò con noncuranza una somma di denaro bastante per quel calice di alcool che purtroppo, non poté godersi, dopodiché, seguì il restante di guardie uscire da quel buio locale infetto da puzza di birra e sudore.

Jungkook durante il tragitto stette in silenzio, osservando un po' il paesaggio e altre guardie parlare tra di loro. Poca professione, pensò. Il loro deve essere un lavoro onesto e a parer suo, parlare era uno spreco di tempo ed energie.

Il sicario si chiedeva quanto tempo ancora mancava per arrivare al palazzo, poiché erano già passate quattro ore e cominciava a stancarsi di quella situazione, ma fortunatamente vide in lontananza la dimora del Re. Si potevano vedere guardie che correvano da una parte all'altra per diffondere la voce del sicario finalmente trovato, mentre le ante dell'immensa porta che portava alla sala del trono, si aprirono frettolose ed una guardia con il cuore in gola e il fiatone annunciò al Re la presenza del sicario all'ingresso del castello.

Il Re uscì dalle grandi porte del palazzo portando con sè la sua aura maestosa.
Si trovò faccia a faccia con Jeon Jungkook, il sicario più bravo e ricercato di tutta la Corea, e non poté trattenere il luccichio nei suoi occhi, nell'averlo finalmente davanti a sè.

«Jeon Jungkook, sicario sin dalla tenera età di quindici anni, risolto a pieno tutte le tue missioni, non hai mai fallito, attualmente hai venticinque anni. Erro?»
Il Re disse quelle informazioni guardandolo negli occhi senza interrompere il contatto visivo.

Jungkook lo squadrò dall'alto al basso con un sopracciglio alzato, mentre annuì seccato.
In pochi conoscevano il suo volto, in pochi conoscevano la sua professione, ma non si sorprese che il Re avesse tutte quelle informazioni su di lui, in fondo quello che aveva davanti non era una persona qualunque.

«Prego, seguimi. Parliamo davanti ad un calice di vino, ti piace il vino?»
Il Re non era un tipo aggressivo, al contrario, era gentile e molto disponibile.

«Dimmi solo perché cazzo sono qua, Kim.»
Jungkook sollevò gli occhi al soffitto, mentre arrivarono in una sala, con due poltrone dal colore marroncino e i contorni d'orati, nel bel mezzo della stanza era posizionato un tavolino in cristallo, sempre con delle definitore in oro, quella stanza urlava oro da tutti i pori, così come tutto il castello.

«Con calma Jeon Jungkook, adesso ti spiego. Vedi, il mio unico figlio, Taehyung, è in pericolo, e la sua testardaggine non ci aiuta di certo a tenerlo al sicuro. Abbiamo provato di tutto, dal tenerlo nella sua stanza, al creare un'immensa biblioteca solo per lui così che non si possa annoiare.»
Il Re prese un attimo di pausa, nel mentre che Jungkook aspettava scocciato, il succo del discorso, prevedendo però cosa volesse chiedergli.

The Son Of The Moon And The Sun | TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora