Taehyung si trovava seduto sull'immensa poltrona posta al centro della biblioteca, concentrato a leggere per l'ennesima volta le pagine del suo libro preferito, Romeo e Giulietta, mentre Jungkook era seduto su uno sgabello distante solamente qualche centimetro da Taehyung, che osservava ogni dettaglio di quella biblioteca.
Jungkook tossicchiò leggermente, e questo bastò per far attirare l'attenzione di Taehyung su di sè, che voltò il capo verso il sicario che sembrava annoiato, seduto senza fare nulla se non ad osservare.«Jungkook.»
Taehyung richiamò la sua attenzione per assicurarsi che lo stesse ascoltando, ma esso non voltò la testa, rimanendo fermo com'era già da un paio di ore.«Hai mai letto questo libro?»
Gli chiese sinceramente interessato, la risposta però tardò ad arrivare e allora il principe si rassegnò, rilasciando un leggero sbuffo, cominciando a pensare di essere troppo insistente ed assillante. Forse doveva solo zittirsi e far scorrere il tempo, alla fine il lavoro di Jungkook era quello di scortare Taehyung ovunque dovesse andare... eppure quella curiosità lo mangiava vivo.
Taehyung bramava sentire la voce di Jungkook, voleva sapere quella storia che tanto teneva rinchiusa, custodita, in quei occhi senza nessuna luce.Chissà...
Si chiese.
Chissà se magari un giorno riuscirà a liberare la sua mente dai demoni che lo attanagliano.
«Non so leggere.»
Una semplice risposta che Taehyung non si sarebbe mai aspettato. Eppure ne era tremendamente felice, nonostante la risposta, a parer suo, triste. Secondo lui, ogni essere umano presente sulla terra doveva possedere la capacità di leggere e scoprire nuovi mondi solo attraverso un ammasso di parole riposte in ordine su un semplice foglio. Leggere, era un dono della natura per Taehyung, poter leggere storie su storie, inventate da grandi scrittori, gli faceva provare una gioia immensa, come il poter provare gli stessi sentimenti del protagonista, l'angoscia, la felicità, l'amore, la tristezza. Scoprire nuove cose.
Perché se Taehyung non avesse saputo leggere, non avrebbe mai scoperto dell'esistenza dei suoi fiori preferiti, dell'esistenza di alcuni animali e insetti, e dell'esistenza del suo libro preferito, che lo accompagnava sin da quando era piccino, quel libro che la sua mamma gli leggeva sempre prima di andare a dormire, proprio come se fosse una ninna nanna.«Oh...»
Rispose allora Taehyung, scorrendo le pagine precedenti e iniziando a leggere ad alta voce dall'inizio quella storia, che mai l'avrebbe stancato.
«Nella bella Verona, dove noi collochiam la nostra scena, due famiglie di pari nobiltà; ferocemente l'una all'altra oppone da vecchia ruggine nuova contesa, onde sangue civile va macchiando mani civili.»
Prese a leggere con voce soave e delicata, mentre sentiva gli occhi di Jungkook bruciargli la pelle, causandogli dei brividi a lui sconosciuti. Esso non erano brividi dettati dalla paura, come quelli che lo ricoprivano quando si trattava di Taemin, lo sguardo di Jungkook addosso gli provocava brividi simili a scariche elettriche che gli percorrevano la spina dorsale.D'altro canto, il sicario rimase segretamente stupito, ma non lo diede a vedere. Perché il principe stava compiendo un tale gesto per una persona come lui, che non faceva altro che trattarlo male? Perché lo sta beando di quella storia che automaticamente gli portava in mente i vecchi ricordi di sua madre ormai defunta che gli leggeva quel tragico romanzo? Troppi ricordi, troppi pensieri, scosse la testa per ritornare in sé mentre Taehyung continuava a leggere ad alta voce indisturbato, non rendendosi conto di cosa stesse capitando nella testa dell'alfa al suo fianco.
«Ah, perché Amore, sì bello alla vista-»
«Si deve dimostrar così tiranno e crudele alla prova.»
Continuò automaticamente Jungkook, conosceva tutte le battute a memoria, da piccolo molte volte voleva dire alla sua mamma di non leggere più lo stesso libro, ma lui, buono com'era, si sedeva accanto a lei, con una mano sulla guancia e il gomito sul tavolo, mentre ascoltava ad occhi chiusi le parole della sua mamma, beandosi della sua dolce voce delicata come quella di una margherita.
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The Son Of The Moon And The Sun | Taekook
Romansa↳ E se il Re Kim proclamasse come guardia del corpo il tanto temuto sicario Jeon Jungkook, per suo figlio, Kim Taehyung, in pericolo? dalla storia: «Dimmi solo perché cazzo sono qua, Kim» «La mia richiesta è semplice, vorrei che tu diventassi la gua...