«Si trova nelle celle sotterranee al momento, Jungkook»
Il Re Kim ed il sicario camminavano per gli immensi corridoi del castello, entrambi diretti alle celle, 'ove si trovava la guardia, o meglio, ex guardia, Taemin.
Jungkook non ribattè alle parole del sovrano, non vi erano vocaboli per descrivere la situazione attuale nel castello, Jungkook aveva solamente l'inimmaginabile voglia di far subire le pene peggiori a quell'anima impura che era Taemin.
Un candeliere ciascuno era avvolto nelle mani dei due presenti, seguiti dalle guardie alle loro spalle. Più scendevano i malandati gradini dei sotterranei, più il freddo e il buio erano presenti, i corridoi erano stretti e poco curati, mentre le pareti rocciose non erano perfettamente lisciate come Jungkook era abituato a vedere da qualche mese a quella parte.
«Ci abbiamo provato Sire, sembra non voler dire nessuna informazione sull'accaduto»
Due guardie, Namjoon e Hoseok, gli vennero in contro mentre all'udire di quelle parole la rabbia di Jungkook pareva crescere ogni secondo di più.Jungkook non sentì altro, fin quando il Re prese parola.
«Sarai tu, Jungkook, ad estrapolare quelle informazioni da quella bocca.»
Il nominato fece saettare il suo sguardo immediatamente sul re, che già con gli occhi puntati sul sicario, trasmetteva una sicurezza che non ammetteva repliche.«Lasciami utilizzar-»
Jungkook non terminò di ribattere, che già il re apri nuovamente bocca, precedendo la sua frase.«Avrai a disposizione tutti i metodi e strumenti di tortura di cui avrai bisogno.»
Il re, con lo sguardo cupo e perso nel vuoto, interruppe i suoi passi per poi indicare con il proprio mento una porta in ferro posizionata di fronte loro.«Una volta sorpassato il confine di quest'entrata, vi sarà una stanza buia, 'ove presente in un angolo vi sarà una cella, mentre al centro vi sono tutti gli strumenti di cui potresti aver bisogno. Le guardie Kim Namjoon e Jung Hoseok faranno da testimoni.»
Il re protese una mano in direzione del sicario, reggendo un mazzo di chiavi.
Dopodiché, gli diede una pacca sulla spalla sinistra, e girò i tacchi per andar via, seguito dal restante delle guardie.Jungkook non perse tempo ad infilare le chiavi nella serratura, che emise un rumore che rimbombò per il corridoio.
«Al momento vi è in corso una deprivazione sensoriale da ieri notte, Jungkook»
Parlò Namjoon, osservando il volto concentrato di Jungkook mentre faceva dei passi avanti.Aprì la porta, scoprendo la stanza avvolta nel buio, non si udiva nemmeno il fruscio del vento, non vi era nemmeno uno spiraglio di luce, fortunatamente la vista di un alfa purosangue non tradisce mai, di conseguenza si abituò immediatamente al buio, riuscendo a captare tutti i dettagli li presenti, caratterizzando la stanza proprio come attimi prima, l'aveva descritta il sovrano, mentre le due guardie reggevano un candelabro l'uno, seguendo la figura dell'alfa dinanzi loro.
Jungkook si avvicinò all'angolo sinistro della stanza, dove presente, vi era una cella, e la figura di Taemin con le mani legate a lunghe catene che partivano dal terreno.
Jungkook prese un grosso respiro.
Non voleva perdere immediatamente la pazienza, doveva far confessare gli atti indegni che commise quell'essere, che altro non era se non un mostro.Si mise a braccia conserte, mentre, vicinissimo alla cella, osservava il viso di Taemin decorato perso nel vuoto, ma una volta accortosi delle tre presenze, un ghigno sinistro si formò sul suo viso.
«Ragazzi siete tornati! Jeon, Vedo che ti sei fatto vivo. Mi stavo annoiando con quelli lá.»
La guardia sorrideva osservando il viso infastidito di Jungkook, mentre lo vide prendere nuovamente un sospiro profondo.
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The Son Of The Moon And The Sun | Taekook
Roman d'amour↳ E se il Re Kim proclamasse come guardia del corpo il tanto temuto sicario Jeon Jungkook, per suo figlio, Kim Taehyung, in pericolo? dalla storia: «Dimmi solo perché cazzo sono qua, Kim» «La mia richiesta è semplice, vorrei che tu diventassi la gua...