Cuori Affranti, Parte seconda: Parole assassine

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Riflettendo sui miei vecchi trascorsi,

mi è inevitabile pensare,

a quanto in realtà siano serviti.

Come quei casi in cui percorsi

quella strada chiamata amare

Portando con me sentimenti oramai esauriti.


Il suo vocio,

e ad affermarlo sono proprio io,

ricorda lo starnazzare di un'oca

voce che prima ritenevo fioca.


Qualsiasi cosa possa uscire dalla sue viscere

Mi fa riflettere su quanto ancora debba crescere.

Tanta è l'immaturità, da farmi rabbrividire.

Tutte queste, sono cose che subito avrei voluto capire.

Il continuo sminuire i successi e passioni altrui,

fa pensare a quanto, suoi periodi di vita, siano stati bui.


Perchè i sani principi che in me risiedono

In lui, infinita acerbità vedono.

E quel che a questo punto posso credere, è che abbiano ragione.

Perché altrimenti cercherei di fare opposizione.

Ma sto accettando la realtà dei fatti.

Ovvero, che due stili di vita prima tra loro attratti,

Si siano rivelati incompatibili.

Dunque, l'uno per l'altro, non più appetibili.


Una colpa non me ne faccio.

Non userò parole di ghiaccio,

però,

Sono pronto alla parola fine,

dico basta alle parole assassine.

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