Cicatrici

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I minuti passavano

Ma io aspettavo

Nella speranza di un nuovo inizio

Perché la fine è il tassello per ricominciare

Ho sempre pensato fosse un detto fittizio.


Aspettavo un segnale di aiuto,

Acuto

Come la nota più alta del pianoforte

Forse sfido troppo la sorte


Mi convinco che la tela su cui dipingo,

Debba avere tonalità scure

Dato che in tanti, contro di me, hanno usato parole dure.


Per proteggermi ho edificato mura.

Tardi mi sono reso conto non essere la cura

Alla mancanza di fiducia in me stesso

"Non sono capace" ripeto spesso.


Creatura acerba,

Aspra e cresciuta tra l'erba

Ti chiedo solo perché mi schernisci

Il mio animo annerisci.


Devi metterti nei miei panni

A me che ho sofferto per anni

Come puoi attribuire tanta amarezza?

Proprio a me, che in quel che faccio, ci metto dolcezza!



Basta.

Le tue ingiurie rifiuto

Per questo genere di cose

Ho imparato ad avere fiuto.


Non ti darò ascolto.

Hai già avuto troppe attenzioni

Il tuo messaggio ho colto.

So abbattere le tue insinuazioni.


"Sei grasso, come sei obeso!."

Oh, ma non mi hai offeso.

"Studia di più, ignorante"

Va bene, sto cercando di essere più costante.

"Cosce sproporzionate!"

Smettila di rovinare le mie giornate.


Le cattiverie, per me sono carburante.

Alimentano la mia voglia di riscatto, in maniera costante.

Hanno provocato ferite, ormai chiuse.


Ne è rimasta la cicatrice

Segno indelebile di chi sono stato.

Ma è storia vecchia... Ormai è passato.

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