2 : non riesco più a vivere (A)

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(Daniel Sharman - Pinterest)

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A R E S
POV'S

Capitolo 2
25 Agosto 2019

"Le cicatrici ci ricordano dove
siamo stati ma non devono
determinare dove andremo."
-Criminal minds

Vuoto.

Il mondo mi crollò addosso in un solo istante ed io continuavo a sentirmi tremendamente vuoto. Io e Dickson eravamo amici da quando avevamo quattro anni, potevo fidarmi di lui e lui poteva fidarsi di me. Era come un fratello, esattamente al pari di Matthew e gli altri. Nonostante i bei momenti passati assieme a lui non riuscivo a dimenticare la nostra ultima conversazione. Se avessi saputo che quella fosse stata l'ultima volta in ci saremmo guardati negli occhi gli avrei ricordato quanto gli volessi bene e, soprattutto, di quanto fossi grato di averlo conosciuto.

Il giorno del suo funerale non ebbi il coraggio di spendere due parole per lui. Il suo cadavere era stato massacrato : secondo il medico legale era morto d'impatto, grazie alla prima coltellata che il killer gli aveva afflitto, esattamente al centro del cuore, ma nonostante la sua morte imminente continuava a colpirlo, violando e denigrando ciò che era rimasto di lui.

Il modus operandi fu lo stesso per gli altri : cadaveri massacrati e una prima coltellata dritto al cuore.

La navata della chiesa in cui si celebrarono i funerali delle vittime era ornata di fiori colorati. La madre di Dick disse che fosse un omaggio alle persone rimaste uccise per permettere alla loro anima di riposare in pace, ma la verità era che ognuno portava dei fiori colorati per sentirsi grati di non essere al loro posto, soprattutto come segno di ringraziamento per le cinque vittime.

Sua madre era distrutta ma suo padre mi sembrò a tutti fin troppo tranquillo.. La sua figura era composta e non versò neppure una lacrima. Era inquietante. Aveva appena perso il suo unico figlio ma la sua razionalità non lasciò mai il suo corpo. Sedevano al primo banco della chiesa, vicino agli altri familiari delle vittime.

<Il padre di Dick mi fa paura> mormorò Afrodite <Come può stare così fermo e composto in un momento simile. È sempre stato così?> il rumore dei suoi tacchi neri mi fracassò i timpani una volta finita la funzione. Mi riservai dei minuti per salutarlo per l'ultima volta poggiando, sulla sua bara, una rosa rossa.

Aveva truccato pesantemente i suoi occhi azzurri. Di solito amava appesantire le labbra con colori sgargianti e lasciare gli occhi nudi ma in quella circostanza fece completamente l'opposto. Probabilmente non voleva piangere : ogni volta che Anamy lo faceva, il motivo era prevalentemente questo.

<Forse deve ancora elaborare ciò che è successo?> bisbigliò Jo all'uscita della chiesa <Anche se, effettivamente, il suo comportamento è parecchio strano>

Truth or dare - The Raven Saga vol. 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora