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A R E S
POV'SCapitolo 5
10 settembre 2019''Perdona e dimentica, è così che si dice.
E un buon consiglio, ma non è molto realistico.
Quando qualcuno ci ferisce, anche noi vogliamo ferirlo.
Quando qualcuno ci tratta ingiustamente,
noi vogliamo essere giusti.
Senza perdono, i vecchi rancori non passano,
le vecchie ferite non guariscono e la cosa
migliore che possiamo sperare
è che un giorno saremo abbastanza
fortunati da dimenticare."
- Grey's AnatomyLa città di Ravenwood nacque grazie a tre geni che la scoprirono all'inizio dell'800.
Jeremy Sprouse fu un medico prestigioso che veniva soprannominato "il combattente della morte". La mia famiglia gli discende direttamente ma, quella linea di sangue così pura fu spezzata dalla nostra adozione e quella della generazione precedente. La storia di Ravenwood narra che costui fu maledetto da uno sciamano poco prima della sua morte e, questa suddetta maledizione, portò la linea di discendenza degli Sprouse ad esser marchiata per sempre da sciagure e disgrazie.
Probabilmente era vero, ma faticai sempre a crederci. Vivevamo nel lusso e potevamo permetterci ogni cosa volessimo. Se questa fosse stata una sciagura, molto probabilmente era quella migliore che potesse capitarci.
Annabelle Miller, una sarta, e Iside DeNilo, una ex dama di compagnia della regina Adelaide, furono le due donne intraprendenti che decisero di dare il via a questo assurdo progetto che, assieme a Jeremy Sprouse, portò alla nascita di RawenWood il 20 di settembre del 1809.
Ogni anno eravamo soliti festeggiare questo anniversario e, come ogni volta, la nostra casa si trasformava immediatamente in un Atelier perché, secondo mio padre, le sue piccole principesse dovevano essere le più belle di tutta la festa.
Nonostante l'aria di festa che si respirava, però, mi sentivo vuoto : non avevo più avuto un confronto con Afrodite dopo l'ultima litigata in macchia e Rei evitava i miei messaggi da quel giorno. Non che mi importasse così tanto di lei, ma sentire di aver perso mi procurava un senso di disagio non indifferente.
Non ero abituato a perdere, ma una cosa era certa : Rei non sarebbe venuta alla festa della fondazione con me, mentre andarci con Afrodite avrebbe scatenato l'ira di mia madre e di tutti i pettegoli che ne fossero presenti. Rimanevo da solo e ciò significava dover rinunciare al ballo che si sarebbe tenuto durante la festa.
Nonostante questi pensieri, però, vissi quella giornata e quelli che gli precedettero al meglio delle mie potenzialità, onorandomi anche della presenza dei miei genitori per il pranzo. Capitava raramente e ogni volta che succedeva regnava un silenzio poco indifferente. Tutti tacevano. Tranne Matt, lui parlava sempre.
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Truth or dare - The Raven Saga vol. 1
Teen FictionCOPERTINA CREATA DA ME |Secondo il mito, quando il dio della guerra, Ares, vide la dea della bellezza, Afrodite, se ne innamorò perdutamente. A differenza di quanto era solito fare con le altre amanti, iniziò a corteggiarla. La riempì di doni e adul...