COPERTINA CREATA DA ME
|Secondo il mito, quando il dio della guerra, Ares, vide la dea della bellezza, Afrodite, se ne innamorò perdutamente. A differenza di quanto era solito fare con le altre amanti, iniziò a corteggiarla. La riempì di doni e adul...
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♡ |Prima che iniziate a leggere il capitolo vi do una rinfrescata sui secondi nomi dei Miller : Victor è il secondo nome di Apollo. Victor da Vittoria, un nome che significa forza e vittorioso. Leone è invece quello di Hermes : il suo significato deriva dalla forza e coraggio che ha da vendere un leone. Iris è invece il secondo nome di Artemide, Ginevra quello di Athena e Margaret quello di Eris. Tutte le figlie di Arthur Miller hanno nomi di fiori, considerando il fatto che siano, effettivamente, i preferiti di Kim. Anche Afrodite ne ha uno : il suo secondo nome è Narcisa, che deriva sia dal fiore in sé che dal mito narcisista che lo accompagnava.|
💐 A F R O D I T E (N A R C I S A) POV'S
Mia madre era solita definire la relazione con mio padre con la frase "La vendetta è un piatto che va servito freddo".
Sempre all'apparenza composta e pacata, rappresentava il prototipo di donna e moglie perfetta. Io tra tutte ero quella che le somigliava di più, sia esteticamente che caratterialmente. Proprio per questo motivo ero la preferita di mio padre, ma allo stesso tempo la figlia che temeva di più.
Lui amava definirsi Urano mentre lei Gea. Lui il cielo, lei la terra. Lui una povera vittima, lei una manipolatrice che ottiene sempre tutto ciò che vuole, e tra questi "tutto" è compreso anche il loro matrimonio.
Mia nonna ci raccontava sempre che nostra madre non era abituata a perdere e la competizione con un'altra donna francese , il quale nome è Monique Devereaux, la spinse a dover obbligatoriamente conquistare mio padre. Lui proveniva da una famiglia quasi povera, che aveva acquisito il cognome di nostra madre per cancellare definitivamente quel velo di vergogna che gli macchiava il passato. Lei invece, era la vera e propria discendente di Annabelle Miller, la primogenita e l'unica donna che aveva ereditato quel tanto ambito tesoro. Le sue sorelle invece lavoravano in secondo piano, ma pur sempre all'interno della stessa azienda.
Urano e Gea non andavano d'accordo e le loro litigate erano impresse nella mia mente fin da quanto ne avevo memoria. Il cielo odiava la terra, ma non aveva altra scelta che convivere con lei, ma lei stessa, d'altro canto, desiderava di rimanere impassibile ad ogni suo gesto, per quieto vivere, nonostante anche da parte sua non ci fosse più amore. O forse, non ce n'era mai stato.
Mia madre partorì tre coppie di gemelli nel giro di pochi anni, per permettere di salvare l'apparenza del loro rapporto.
Prima di tutti, Artemide e Apollo : due facce della stessa medaglia che riuscivano a completarsi in qualsiasi cosa facessero. Lui il sole, lei la luna. Lei sempre a caccia di attenzioni e di approvazioni verso i miei genitori, lui la cura per ogni suo male. Lui più solare del sole, lei più lunatica della luna. Victor, il secondo nome di lui, perché per mio padre, che desiderava tanto avere solo figli maschi, fu una vera e propria vittoria riceverlo come primo dono. Iris lei, come i fiori preferiti di nostra madre. Artemide viveva nell'oscurità, da sempre evitata per via dei successi di Apollo, il quale riusciva a prevalere su qualunque cosa facessero. Lui veniva considerato un vero e proprio esempio da seguire, lei doveva guadagnarsi ogni traguardo con sforzo e fatica per ricevere anche solo un complimento.
