_Capitolo 20 • sorprese inaspettate_

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ALLISON POV'S I raggi del sole mi costringono ad aprire gli occhi e vedere tutto sfocato, con due pugni strofino gli occhi per farsi che veda meglio

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ALLISON POV'S
I raggi del sole mi costringono ad aprire gli occhi e vedere tutto sfocato, con due pugni strofino gli occhi per farsi che veda meglio. Mi guardo intorno per poi trovarmi in un letto sotto le coperte, ma la cosa che più mi spaventa è che non sono in camera mia, ma in un'altra stanza ed è tutta in bianco, sento un odore strano, sono ospedale.

Ma cosa faccio in ospedale?
Chi mi ha portato qui?

Mi volto verso il braccio e vedo, che sul dorso della mano c'è un ago, poco dopo, spalanco gli occhi spaventata... Un ago!

Cosa fa un ago sul dorso della mia mano?
Con la mano sulla fronte mi volto nuovamente spaventata.

Dove sono?
Cosa ci faccio qui?
Perché sono in ospedale?
Cosa è successo?

Inizio ad agitarmi, il respiro inizia a farsi irregolare, il cuore inizia a battere più veloce,

Mi volto per vedere Rachel, lei appena si accorge che sono agitata mi prende la mano e dirmi con voce con pacato e dolce per tranquillazzarmi.
«Ei, calma ci sono io, tranquilla, sei con me!

Stephen si sveglia di colpo dal rumore della macchina, ma poi arrivano: il medico e le infermiere.
«E' successo qualcosa?»

Mentre il medico si avvicina a me per controllarmi il cuore.

Rachel lo tranquillizza annuendo.
«Si è solo spaventata, perchè appena si è svegliata non aveva capito dove stava, e si è agitata!»

Il medico annuisce sorridendomi.
«Non si preoccupi signorina argent, è normale che se si svenuti e il giorno dopo ci si spaventa perchè non si riconosce dove si è, si rilassi, ho detto ai suoi amici che volevo tenerla due giorni per accertamenti, ok?...»

Il mentre se va ci informa.
«Passerò più tardi per vedere come sta e le daremo più informazione sul medicinale»

Io annuisco, e lui se ne va con l'infermiera chiudendo la porta, poi chiedo confusa non capendo cosa sia successo massaggiandomi la fronte dal mal di testa.
«Cosa è successo? Perchè sono in ospedale?»

Lei titubante e pensierosa mentre avvicina la sedia sul lettino.
«Ti abbiamo portato in ospedale, perché Samuel ti ha iniettato del sonnifero.»

Appena sento quella frase, il mondo mi crolla addosso, rimango senza parole, il mio cuore smette di battere per non so quanti minuti, mi sento come se il mondo mi stesse risucchiando dal suolo facendomi sparire dalla circolazione.

Quella parola, non mi piace per niente!
Del sonnifero!
Sul serio Samuel è arrivato fino a questo punto?
Veramente?
Perché l'avrebbe fatto?
Non pensavo che sarebbe arrivato a questo punto.
Più va avanti e più sta diventando tutt'altra persona che non riconosco, e sinceramente, lo sto odiando e devo iniziare a considerare un mio nemico anziché amico.

One lie after another + 18 || COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora